Troppo piombo è un luogo comune usato in passato quando verita' e fantasie spesso si incrociavano e comunque era sinonimo di cartuccia lenta . I vecchi cacciatori davano un'empirica interpretazione al colore del sangue ed altri particolari per giustificare il fenomeno del ferimento . altri tempi , altri materiali , meno preparati forse ma non stupidi e sapevano porre rimedio anche sul campo alle mancanze delle proprie munizioni .
Se spari 36 gr di piombo in cal. 12 con una polvere vivace sono troppi , se li spari con una lenta sono giusti se li spari con una molto lenta sono pochi e poi qualunque carica anche se spinta dal propellente adatto ne deve avere la giusta quantita' per raggiungere il giusto equilibrio.
La cartuccia che fulmina il selvatico a 30m è equilibrata in quel momento non è per sempre , quella che va sempre è un'utopia l'equilibrio della carica viene meno non per freddo , umidita' , caldo , nebbia e quant'altro , le moderne polveri non
risentono in modo significativo di questi fenomeni se non spinti all'eccesso ma risentono della pressione esterna che li accompagna . Quindi non possiamo dire che il ferimento del selvatico ferito dipende da TROPPO PIOMBO , a volte ma sicuramente non sempre . L'equilibrio di cui sopra puo' essere rotto da tante cause e non sempre le stesse , alcune di queste menzionate nei messaggi precedenti da alcuni colleghi , sarebbe lungo ed improbabile elencarle tutte . Ciao