Saluti a tutti! Dopo il cervo all’argentina pietanza direi impegnativa, passiamo a qualcosa di meno impegnativo, carne bianca leggera nutriente molto gustosa: la quaglia. Purtroppo non si tratta di quaglie selvatiche, ora ricordi, provenienti dalle stoppie umbre, o altipiani abruzzesi, o ex-cocomeraie o pomidoraie ricche di portulaca della pianura pontina, naturalmente quaglie settembrine grasse e maturissime: eccellenti! Altrochè la beccaccia! Di quaglie si parla nella Bibbia e nella Storia! Comunque le quaglie in questione provengono da un allevamento personale esteso agli amici, niente robe strane: sol sfarinato e grandiol.
5 quaglie scongelate lentamente sciacquate e spruzzate di succo di limone. Pepe e sale. Preparato per l’interno, un battuto di varie erbe aromatiche con un eccesso di salvia, aglio tritato. Una fettina di pancetta che da “ l’onto”.
Le ricompongo legandole con spago da cucina, insieme ad una fettina di pancetta e una foglia di salvia.
Casseruola con fondo spesso, olio, e dopo averle rosolate da tutte le parti, continuo la cottura a fuoco basso, lascio che mandino fuori l’acqua propria di cottura e quando si è riassorbita una bella spruzzata di vino bianco, due rametti di rosmarino alcune coccole di ginepro e via lentemente fino a colorazione di avvenuta cottura. Morbide e saporite! Accompagnate da: tagliatelle ripassate nel fondo di cottura? Riso bianco? Risottino alla parmigiana insaporito con il fondo? Patate al vapore? Purè di patate? Polentina bianca morbida? Quadrelli polenta grigliati? Niente di tutto ciò, mio malgrado insalata mista di stagione.
Comunque ottime. Niente a che vedere con le Cailles en sarcophage (sublimi) presenti nel Pranzo di Babette.




State Bene!!
5 quaglie scongelate lentamente sciacquate e spruzzate di succo di limone. Pepe e sale. Preparato per l’interno, un battuto di varie erbe aromatiche con un eccesso di salvia, aglio tritato. Una fettina di pancetta che da “ l’onto”.
Le ricompongo legandole con spago da cucina, insieme ad una fettina di pancetta e una foglia di salvia.
Casseruola con fondo spesso, olio, e dopo averle rosolate da tutte le parti, continuo la cottura a fuoco basso, lascio che mandino fuori l’acqua propria di cottura e quando si è riassorbita una bella spruzzata di vino bianco, due rametti di rosmarino alcune coccole di ginepro e via lentemente fino a colorazione di avvenuta cottura. Morbide e saporite! Accompagnate da: tagliatelle ripassate nel fondo di cottura? Riso bianco? Risottino alla parmigiana insaporito con il fondo? Patate al vapore? Purè di patate? Polentina bianca morbida? Quadrelli polenta grigliati? Niente di tutto ciò, mio malgrado insalata mista di stagione.
Comunque ottime. Niente a che vedere con le Cailles en sarcophage (sublimi) presenti nel Pranzo di Babette.




State Bene!!