Starne quelle vere: dove cacciarle ancora in Italia (1 utente sta leggendo)

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Re: Starne quelle vere: dove cacciarle ancora in Italia

ad ogni modo la mia zona natale (pianura padana) non è mai stata caratterizzata da questo animale.All'epoca qui era la patria delle lepri e degliuccelli d'acqua oltre ai fagiani (veri).
Le lepri sono ormai sono contate sulle dita delle mani non in un comune ma in quasi tutto l'atc, in quanto non hanno più l'habitat e credo sia assieme alla scriteriata pressione degli anni 60/70 sia il maggior motio della loro scomparsa e della difficile lore reintegrazione.
Altro fattore che ha contribuito al "cataclisma" per rispondere all'amico che chiedeva perche non se ne fossero accorti ai tempi e non avessero rimediato...bhe se ne sono accorti solo che invece che usare il cerello come comunque molti dei vecchi facevano molti hanno pensato alla furbata.
I ripopolamenti! All'epoca gli alleamenti non erano seguiti controllati modernizzati e gli animali non erano selezionati quindi oltre a non resistere quelli immessi, sono iniziate le prime malattie trasmissibili e genetiche che hanno definitiamente fatto sparire l'animale per autonomasia legato alla CINOFILIA.
Tutto ormai fa l'habitat ragazzi e il lavoro del cacciatore tutto l'anno con e senza fucile.
 
Re: Starne quelle vere: dove cacciarle ancora in Italia

l'errore purtroppo è stato compiuto in passato, quando la caccia era troppo libera e i carnieri erano senza limiti...mio zio(zio di mamma) e mio nonno me ne hanno raccontate di tutti i colori, con quei numeri ke si facevano era inevitabile che la stanziale prima o poi sarebbe stata sterminata.

ad oggi è giusto dare la colpa ad habitat, urbanizzazione ecc... ma il danno è stato fatto e se non si previene poi è difficile curare....
 
Re: Starne quelle vere: dove cacciarle ancora in Italia

Si ma è ancora possibile rimediare, intervenendo prima di tutto sull'ambiente....ma il problema è che non si fa niente e si va avanti con quei pollastri lanciati in primavera di cui non ne rimane uno per settembre....
 
Re: Starne quelle vere: dove cacciarle ancora in Italia

I lanci sono quello che consente a noi cacciatori di uscire, ripeto e lo avrò già scritto un miliardo di volte, se facessero solo un censimento non si caccia più niente, lepri e fagiani sono presenti solo per i ripopolamenti, di selvatico non c'è più nulla (o poco, mi tengo stretta quelle poche lepri che girano qui nei dintorni di casa mia, c'è anche una femmina, che fortunatamente ogni anno almeno 2 piccoli li partorisce e alla fine considerando che le femmine sono abbastanza territoriali quelche cosa rimane, poi qui non si può cacciare anche se sono in zona libera, appena sotto casa c'è la AFV ma chi ci caccia non spara alla lepre, il concessionario vuole 200€ a capo), per cui i ripopolamenti sono indispensabili per poter andare ancora a caccia, almeno per quel che concerne la stanziale... poi consideriamo che anni passati anche le aziende erano obbligate ad introdurre i capi a seconda del territorio, tot ettari voleva dire tot fagiani/starne/pernici.
La monocultura ha poi dato la mazzata finale, penso al mio territorio, boschi impossibili da praticare, campagna che è ormai prato, granoturco, granoturco, prato... fino ad arrivare alla bassa novarese dove iniziano le risaie e ci sono per il 99.9% solo quelle... (una volta queste erano il paradiso del beccaccino e delle anatre, oggi ecco forse rimane qualche anatra, perchè i beccaccini... [badair.gif] )

Poi se il giorno che arrivano quei 4 polli che aspettano al territorio si assiste a scene ridicole come quelle viste sabato mattina, vuol dire che siamo ormai al caffè... la frutta l'abbiamo mangiata già da tempo...

Ciao!
 

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