Sicilia – Rubate nel nido due rarissime Aquile del Bonelli. (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Per continuare a offrire contenuti di alta qualità e mantenere il sito attivo e funzionale senza ricorrere a fastidiose interruzioni pubblicitarie, abbiamo bisogno del tuo aiuto. La tua donazione è fondamentale per sostenere le spese di gestione, manutenzione e sviluppo di questo sito, permettendoci di rimanere un punto di riferimento per tutti i cacciatori. Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza e ci permette di continuare a crescere, arricchendo migratoria.it con nuove funzionalità e approfondimenti esclusivi. Come segno della nostra gratitudine, vogliamo premiare la tua generosità: il tuo account riceverà automaticamente l'accesso a privilegi premium per ben 365 giorni. Questo ti darà accesso ad articoli in anteprima, funzioni extra e contenuti speciali, pensati appositamente per i cacciatori più fedeli.

E' tramite persone come te che siti come MYGRA possono continuare ad esistere e divulgare notizie a favore dell' attività venatoria e della CACCIA in Italia! Un enorme grazie a tutti coloro che decideranno di sostenerci!
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€260.00
26%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Alberto 69
Autore

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Registrato
23 Ottobre 2011
Messaggi
21,348
Punteggio reazioni
8,848
Età
55
Località
Giugliano in Campania (NA)
[h=1]Appello per una ferrea vigilanza del territorio[/h][h=3]Il sospetto del racket dei rapaci giocolieri e l'esiguità della pena – I protezionisti: un colpo gravissimo per un'Aquila che rischia l'estinzione.[/h]Aquila.jpg

Il furto è avvenuto l’altro ieri in provincia di Agrigento. Sulla parete rocciosa dove stava nidificando la rarissima Aquila, sono stati trovati numerosi segnali dell’avvenuto saccheggio. Dei due giovani, invece, non c’è più alcuna traccia.C’è tristezza ma anche rabbia tra i protezionisti del Coordinamento Tutela Rapaci Sicilia, che da settimane sono ormai impegnati in un instancabile lavoro di tutela dei siti di nidificazione. Con questo ritmo, dicono mostrando studi scientifici, l’Aquila è destinata a scomparire. Un colpo durissimo per la biodiversità del nostro paese, essendo peraltro la Sicilia l’unica regione italiana dove ancora nidifica la rara Aquila.L’aspetto più inquietante della vicenda è però quello del luogo ove è avvenuto il furto. Un nido già conosciuto dalle Forze dell’Ordine. Quel posto, un paio di anni addietro, era infatti divenuto il punto di partenza di un’ampia attività del Corpo Forestale dello Stato che, su delega delle Procura della Repubblica di Caltanissetta, catapultò da Roma i suoi migliori investigatori. La Sezione Investigativa Cites riuscì a ricostruire i percorsi dei poveri aquilotti depredati. Venne così rilevato un lucroso quanto vasto traffico di uccelli rapaci che coinvolgeva numerosi paesi europei. Dalla Sicilia verso il centro europa. Qui, riciclati con documenti falsi, tornavano in alcuni casi proprio in Sicilia, dove sono stati poi sequestrati. Un’Aquila in particolare, riferì allora il Corpo Forestale dello Stato, faceva specifico riferimento ad un ben preciso nido. Un giro di delinquenti che, per quanto vasto, è ancora circoscrivibile, soprattutto per i basisti locali. Eppure lo stesso nido torna ad essere depredato.Allora il Corpo Forestale dello Stato riferì delle attività di falconeria illegale, purtroppo a volte incentivate da manifestazioni di stampo medioevale, pagate con soldi pubblici. Ancora più espliciti i volontari del Coordinamento, secondo i quali il boom dei furti nei nidi è avvenuto dopo la modifica della legge sulla caccia che ha legalizzato tale forma venatoria. Non tutti illegali, ovviamente. Prima di tale intervento, però, i bracconieri specializzati nei falchi, erano solo alcuni tedeschi, con scarsi appoggi locali. Depredavano, in particolare, i nidi dei falchi pellegrini fino all’interno della città di Palermo. Oggi si punta in alto. Falco Lanario ed ancor di più l’Aquila del Bonelli. Finanche in quei luoghi per i bracconieri decisamente pericolosi.Eppure, riferiscono sempre i volontari, anche quest’anno si era provveduto ad allertare i Distaccamenti della Forestale siciliana e l’Azienda Foreste demaniali. Per questo, ora più che mai, è importate rinnovare l’appello per una vigilanza ferrea del territorio . I bracconieri, infatti, si appoggiano a personaggi locali che sanno molto bene come muoversi. In queste ore sono sicuramente impegnati nei pressi di altri nidi. Ad agevolarli, purtroppo, anche l’esiguità della pena. Basti considerare che un falconiere fermato dalla Forestale siciliana in occasione di una manifestazione folcloristica di stampo medioevale, è stato recentemente condannato al pagamento di 500 euro. Questo nonostante, riferiva l’accusa, sarebbe stato trovato in possesso di due Falchi privi della necessaria documentazione. Per capire di cosa stiamo parlando, basti considerare che un’Aquila del Bonelli può arrivare a valere anche 15.000 euro.E dire che l’indagine di due anni addietro, partita proprio da quello stesso nido di Aquila del Bonelli ora depredato, si era avvalsa della comunicazione di nomi di numerosi sospetti basisti. Siciliani, pedine ma forse anche clienti, del traffico internazionale di uccelli rapaci. Dati alla mano, commentano dal Coordinamento Tutela Rapaci Sicilia, l’Aquila del Bonelli è così avviata ad estinguersi. Questo nonostante sia tutelata da disposizioni nazionali ed internazionali, come nel caso della Direttiva comunitaria dalla quale sarebbero peraltro arrivati cospicui finanziamenti per la Regione siciliana.Un pugno di volontari, invece, continua a presidiare i nidi.I genitori dei due aquilotti rubati, hanno così nuovamente avuto distrutta la stagione riproduttiva. Volano alti e distanti da un nido ormai inutile. I due piccoli, molto probabilmente, sono già stati portati via dalla Sicilia.
 
dovevano cascare dalla parete rocciosa e rompersi le caviglie...... che maledetti ********.....

- - - Aggiornato - - -

invece di andare a trovare il pelo nell'uovo a gente onesta la forestale , la polizia provinciale , i volontari frustrati non possono vigilare su queste cose.....?????
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

🔐 CONTENUTI PREMIUM

Nuovi messaggi

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
      Ciao! Scrivi un messaggio in chat per parlare con gli utenti online
      Indietro
      Alto