[h=2]Il Burian tornerà a colpire: sarà la volta nel Nord?
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Il Buran si spingerà ancora una volta verso il nostro paese nel prossimo fine settimana. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo
Aldo Meschiari: 07-02-2012 ore 08:18
Non c'è tregua in questa eccezionale fase invernale. Mentre le regioni centro-meridionali continuano ad essere fortemente penalizzate da copiose nevicate, insistenti soprattutto lungo il versante adriatico, nuovi scenari gelidi e nevosi si vanno preparando nel comparto emisferico e euro-atlantico. Infatti, come avevamo già sottolineato nel precedente editoriale, si andrà riformando il famigerato Ponte di Weikoff, e un nuovo afflusso di aria gelida siberiana si getterà sull'Italia.
La dinamica di tale nuovo peggioramento è molto complessa, e richiederà ancora conferme che potrete ricevere dai vari bollettini meteo del MTG. Sostanzialmente, dopo una relativa tregua al Centro-Nord nelle giornate di mercoledì e giovedì, ma con neve ancora diffusa al Meridione sino a quote collinari, si andrà riformando il connubio tra l'Alta Azzorriana e l'Alta Siberiana, passando per la Scandinavia. Come possiamo osservare nella Multi MTG modificata, il ponte altopressorio che si verrà a modellare risucchierà nuova aria gelida siberiana verso l'Europa e l'Italia.
La scheggia impazzita sarà una goccia fredda di matrice artica, che staccatosi dalla Scandinavia si getterà verso sud nel corridoio siberiano, puntando verso l'Italia. Ecco che nel fine settimana un nuovo afflusso di aria gelida continentale, il Buran, colpirà soprattutto il Settentrione e in misura minore il Centro-Sud. Tornerà a 850 hPa l'isoterma di -15°C sulla Pianura Padana e la -20°C sulle Alpi. Difficile per ora stabilire se la nuova ondata gelida colpirà nettamente anche il Centro-Sud: stando alle ECMWF questa possibilità esiste.
Fino a ieri si avevano due possibili scenari evolutivi riguardo all'esatto posizionamento della goccia fredda nell'impatto contro l'Italia. Il nocciolo gelido potrebbe favorire la formazione di un minimo sul Ligure o Alto Tirreno, in spostamento verso sud-est: in questo caso sarebbe neve copiosa su diverse zone del Settentrione, ma anche al Centro a quote collinari. Oppure il nocciolo potrebbe favorire la formazione del minimo più a sud, verso le regioni centrali in spostamento verso sud: in tal caso la neve sarebbe copiosa in Emilia Romagna e nelle aree a sud del Po, e ancora una volta sulle regioni centrali.
Molto poi dipenderà dal movimento stesso dell'area ciclonica che ancora una volta si creerà nel Mediterraneo Centrale: uno spostamento verso nord significherebbe neve che imbianca la Pianura Padana. Una sua ricollocazione verso sud, comporterebbe nuove copiose nevicate sulle regioni centrali.
In definitiva esistono le condizioni perché anche il Settentrione, anche le aree a nord del Po, possano essere coinvolte da nevicate nel prossimo fine settimana. Vista però l'estrema delicatezza di questa linea tendenziale (individuare l'esatta traiettoria di tale proiettile gelido non è certo facile) ribadiamo ancora una volta che aspettiamo nuove conferme modellistiche prima di sciogliere definitivamente la prognosi.
Aldo Meschiari -
tratto da meteogiornale.

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Aldo Meschiari: 07-02-2012 ore 08:18
Non c'è tregua in questa eccezionale fase invernale. Mentre le regioni centro-meridionali continuano ad essere fortemente penalizzate da copiose nevicate, insistenti soprattutto lungo il versante adriatico, nuovi scenari gelidi e nevosi si vanno preparando nel comparto emisferico e euro-atlantico. Infatti, come avevamo già sottolineato nel precedente editoriale, si andrà riformando il famigerato Ponte di Weikoff, e un nuovo afflusso di aria gelida siberiana si getterà sull'Italia.
La dinamica di tale nuovo peggioramento è molto complessa, e richiederà ancora conferme che potrete ricevere dai vari bollettini meteo del MTG. Sostanzialmente, dopo una relativa tregua al Centro-Nord nelle giornate di mercoledì e giovedì, ma con neve ancora diffusa al Meridione sino a quote collinari, si andrà riformando il connubio tra l'Alta Azzorriana e l'Alta Siberiana, passando per la Scandinavia. Come possiamo osservare nella Multi MTG modificata, il ponte altopressorio che si verrà a modellare risucchierà nuova aria gelida siberiana verso l'Europa e l'Italia.
La scheggia impazzita sarà una goccia fredda di matrice artica, che staccatosi dalla Scandinavia si getterà verso sud nel corridoio siberiano, puntando verso l'Italia. Ecco che nel fine settimana un nuovo afflusso di aria gelida continentale, il Buran, colpirà soprattutto il Settentrione e in misura minore il Centro-Sud. Tornerà a 850 hPa l'isoterma di -15°C sulla Pianura Padana e la -20°C sulle Alpi. Difficile per ora stabilire se la nuova ondata gelida colpirà nettamente anche il Centro-Sud: stando alle ECMWF questa possibilità esiste.
Fino a ieri si avevano due possibili scenari evolutivi riguardo all'esatto posizionamento della goccia fredda nell'impatto contro l'Italia. Il nocciolo gelido potrebbe favorire la formazione di un minimo sul Ligure o Alto Tirreno, in spostamento verso sud-est: in questo caso sarebbe neve copiosa su diverse zone del Settentrione, ma anche al Centro a quote collinari. Oppure il nocciolo potrebbe favorire la formazione del minimo più a sud, verso le regioni centrali in spostamento verso sud: in tal caso la neve sarebbe copiosa in Emilia Romagna e nelle aree a sud del Po, e ancora una volta sulle regioni centrali.
Molto poi dipenderà dal movimento stesso dell'area ciclonica che ancora una volta si creerà nel Mediterraneo Centrale: uno spostamento verso nord significherebbe neve che imbianca la Pianura Padana. Una sua ricollocazione verso sud, comporterebbe nuove copiose nevicate sulle regioni centrali.
In definitiva esistono le condizioni perché anche il Settentrione, anche le aree a nord del Po, possano essere coinvolte da nevicate nel prossimo fine settimana. Vista però l'estrema delicatezza di questa linea tendenziale (individuare l'esatta traiettoria di tale proiettile gelido non è certo facile) ribadiamo ancora una volta che aspettiamo nuove conferme modellistiche prima di sciogliere definitivamente la prognosi.
Aldo Meschiari -
tratto da meteogiornale.