Rimbrunire la canna (1 utente sta leggendo)

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Ho già fatto rimbrunire 2 canne del Benelli 121, se il lavoro è fatto bene torna praticamente nuova. Per i prezzi dipende da chi ti fà il lavoro, dato che la preparazione è lunga e da essa dipende gran parte del risultato finale; inoltre, considera che utilizzando gli acidi migliori (dovrebbero essere quelli della Ciba) solo quelli costano oltre 30 €.
Questo è quanto mi ha detto l'amico che mi ha fatto il lavoro.
Non conosco i brunitori a freddo.

Ciao
 
Io dovento affrontare la ribrunitura, sia della canna che della carcassa ho fatto fare il camouflage al fucile.
Ergo con 150 Euro (ce ne vogliono solo 100 per la canna) fo fatto fare tutto il fucile compreso i legni.
L'ho fatto da 2 anni (anche grazie all'amico Diego della Val trompia) e non ho nessun problema.

ciao Sergio
 
Moizo ha scritto:
Un amico mio ha fatto ribrunire la propria canna del suo s.90 da un armiere della zona, spesa di soli 150 euro.(la canna e' tornata nuova....gli ha solo consigliato di olearla piu' spesso rispettto a prima ...chissa'????)

Se aggiungeva 50 € la comprava nuova
 
balestite ha scritto:
Qualcuno ritiene che l' imbrunitura modifichi la tempera dell' acciaio ed è quindi contrario a questa operazione.

La brunitura moderna per bollitura in bagno caustico ossidante prevede una temperatura massima di 140° che non può causare alterazioni al metallo essendo molto lontana dalla gradazione di rinvenimento.
La brunitura di vecchio tipo con ossidazioni ripetute, bollitura in acqua e scratching, invece prevede al massimo 100°.

Le vecchie eccellenti canne St. Etienne hanno le bindelle saldate a stagno, non a castolin o lega d'argento, come si fa oggi.
Queste ottime canne avevano il tubo brunito col vecchio metodo ad ossidazioni ripetute e bollitura in acqua, metodo che rispetta la saldatura a stagno e non crea parziali distacchi.
Il fodero invece (svitato e separato dal tubo) era brunito a parte in bagno caustico ossidante ed assemblato col tubo a finiture completate.
Per questo motivo quindi è sempre raccomandabile non ribrunirle mai queste canne francesi in bagno caustico, ma piuttosto anche senza dividere fodero e tubo, fare una brunitura a ossidazioni ripetute su tutto il gruppo, solo così si avrà la certezza di non compromettere la blanda saldatura della bindella.

Cordialità
G.G.
 
G.G. ha scritto:
balestite ha scritto:
Qualcuno ritiene che l' imbrunitura modifichi la tempera dell' acciaio ed è quindi contrario a questa operazione.

La brunitura moderna per bollitura in bagno caustico ossidante prevede una temperatura massima di 140° che non può causare alterazioni al metallo essendo molto lontana dalla gradazione di rinvenimento.
La brunitura di vecchio tipo con ossidazioni ripetute, bollitura in acqua e scratching, invece prevede al massimo 100°.

Le vecchie eccellenti canne St. Etienne hanno le bindelle saldate a stagno, non a castolin o lega d'argento, come si fa oggi.
Queste ottime canne avevano il tubo brunito col vecchio metodo ad ossidazioni ripetute e bollitura in acqua, metodo che rispetta la saldatura a stagno e non crea parziali distacchi.
Il fodero invece (svitato e separato dal tubo) era brunito a parte in bagno caustico ossidante ed assemblato col tubo a finiture completate.
Per questo motivo quindi è sempre raccomandabile non ribrunirle mai queste canne francesi in bagno caustico, ma piuttosto anche senza dividere fodero e tubo, fare una brunitura a ossidazioni ripetute su tutto il gruppo, solo così si avrà la certezza di non compromettere la blanda saldatura della bindella.

Cordialità
G.G.

Oltre alla saldatura della bindella, per cosa differiscono le canne S. etienne
da quelle prodotte in seguito in italia? materiali, forature, finiture interne ecc..
Io ho voglia di comprarmi un benelli Sl80 ma non so se cercarlo a tutti i costi con canna S. etienne o se accontetarmi di uno con canna italiana
 

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