Direi che siamo all'apoteosi del "non senso". Ci siamo: si comincia col processo alle intenzioni. In questo periodo, quando ho del tempo libero, vado nei pressi di uno dei miei appostamenti fissi (luoghi molto simile all'Eden), attivo il Plurifon e mi leggo un libro: mi possono multare? Probabilmente a qualcuno verrà in mente di poterlo fare.
 
Direi che siamo all'apoteosi del "non senso". Ci siamo: si comincia col processo alle intenzioni. In questo periodo, quando ho del tempo libero, vado nei pressi di uno dei miei appostamenti fissi (luoghi molto simile all'Eden), attivo il Plurifon e mi leggo un libro: mi possono multare? Probabilmente a qualcuno verrà in mente di poterlo fare.

Naturalmente il problema è durante la stagione venatoria.
Oramai la giurisprudenza è chiaramente indirizzata a considerare atteggiamento di caccia non solo vagare col fucile in mano, ma anche ogni atteggiamento che implica una successiva azione venatoria.
Nella fattispecie un richiamo acceso di notte, per i motivi detti, aà sanzionato.
 
D'accordo Lando .... ci siamo. Ci sono però situazioni e contesti che variano e nessuno potrà mai dimostrare che l'utilizzo in giornate di silenzio venatorio di un richiamo vietato sia per birdwatching piuttosto che per attirare uccelli in migrazione e cacciarli poi il giorno dopo. Pensa solo quei contesti " artificiali " appositamente realizzati per dar conforto e pastura. Quindi si fà di tutta l'erba un fascio e come si fà a sanzionare in base alla 157 Mario Rossi ornitologo ( senza pda ) che studia l'atteggiamento di un branco di anatre in pastura notturna attratte dal verso registrato. Non si può fare il processo alle intenzione. Sono d'accordo che certi mezzi sono utilizzati quasi esclusivamente per fini venatori o d'addestramento anche al di fuori della stagione venatoria. Raramente ho visto utilizzarli per fini fotografici ..... fosse per me ne vieterei la vendita e fine dei giochi. Oppure consentiti a tutti e sempre.
 
Naturalmente il problema è durante la stagione venatoria.
Oramai la giurisprudenza è chiaramente indirizzata a considerare atteggiamento di caccia non solo vagare col fucile in mano, ma anche ogni atteggiamento che implica una successiva azione venatoria.
Nella fattispecie un richiamo acceso di notte, per i motivi detti, aà sanzionato.

E' proprio per questi motivi che ho parlato di "processo alle intenzioni". Se giustifichiamo quanto sopra, qualunque "sega mentale" può diventare pericolosa. Se mi comporto correttamente e rispetto la legge, non mi dovrebbe accadere proprio nulla! Ed invece...
 
Assolutamente contrario al richiamo elettronico,e mi dispiace dirlo ma quando qualcuno viene pizzicato e sanzionato non riesco a provare quel senso di solidarietà che mi lega alla nostra passione,...chi è causa del suo mal pianga se stesso.....
 
Assolutamente contrario al richiamo elettronico,e mi dispiace dirlo ma quando qualcuno viene pizzicato e sanzionato non riesco a provare quel senso di solidarietà che mi lega alla nostra passione,...chi è causa del suo mal pianga se stesso.....

Non capisco il senso del tuo intervento. Secondo te, se qualcuno (in particolare il sottoscritto), nei ritagli di tempo libero, usa il richiamo elettronico, è giusto che venga sanzionato? Io penso proprio di no; ed attualmente, a nessuno è ancora venuto in mente di contestarmelo.
 
Ho trovato questa sentenza più aggiornata al 18 gennaio 2016 dove si specifica meglio la circostanza di atteggiamento di caccia ...

Ottimo chiarimento. Solo per il fatto che avevano un colpo in canna nel fucile nel fodero, a mio avviso, meriterebbero il carcere (e non l'ammenda da 800 euro).
 
Direi che siamo all'apoteosi del "non senso". Ci siamo: si comincia col processo alle intenzioni. In questo periodo, quando ho del tempo libero, vado nei pressi di uno dei miei appostamenti fissi (luoghi molto simile all'Eden), attivo il Plurifon e mi leggo un libro: mi possono multare? Probabilmente a qualcuno verrà in mente di poterlo fare.

ciao assolutamente non esiste multa. io sono anni che vado a mare con tanto di stanpi e plurifon ( ovviamente a caccia chiusa ) .
 
Secondo me gli animali vanno lasciati in pace a caccia chiusa, personalmente non approvo l'utilizzo di richiami acustici neanche x finalità di studio o di bird-watching, questa è solo la mia opinione personale, poi ognuno la può pensare come meglio crede. Certo che a caccia l'impiego di richiami elettronici è altamente impattante ed è per questo che sono proibiti; ammiro invece alcuni colleghi che con richiami meccanici o a fiato magari auto costruiti riescono ad ottenere dei risultati in termini di carniere di sicura soddisfazione.
 
ciao assolutamente non esiste multa. io sono anni che vado a mare con tanto di stanpi e plurifon ( ovviamente a caccia chiusa ) .

Meno male! Grazie del riscontro.

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Secondo me gli animali vanno lasciati in pace a caccia chiusa ...

Che disturbo potrò mai arrecare? In coscienza, mi sento tranquillo.

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E' la seconda volta che sbaglio: ho cliccato "non mi piace" a Fabio d.t. Mi scuso veramente. Era mia intenzione cliccare la mia approvazione. Credimi, Fabio: è stato un errore.
 
Meno male! Grazie del riscontro.

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Che disturbo potrò mai arrecare? In coscienza, mi sento tranquillo.

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E' la seconda volta che sbaglio: ho cliccato "non mi piace" a Fabio d.t. Mi scuso veramente. Era mia intenzione cliccare la mia approvazione. Credimi, Fabio: è stato un errore.
Tanto faccio collezione !! Figurati
 
Assolutamente contrario al richiamo elettronico,e mi dispiace dirlo ma quando qualcuno viene pizzicato e sanzionato non riesco a provare quel senso di solidarietà che mi lega alla nostra passione,...chi è causa del suo mal pianga se stesso.....



IO i santi a caccia non l'ho mai trovati ...anzi....spesso ho incontrato gente poco da santificare con comportamenti molto ma molto scorretti che poi stranamente condannavano a zero quello che facevano gli altri...ovviamente nulla verso di te

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Secondo me gli animali vanno lasciati in pace a caccia chiusa, personalmente non approvo l'utilizzo di richiami acustici neanche x finalità di studio o di bird-watching, questa è solo la mia opinione personale, poi ognuno la può pensare come meglio crede. Certo che a caccia l'impiego di richiami elettronici è altamente impattante ed è per questo che sono proibiti; ammiro invece alcuni colleghi che con richiami meccanici o a fiato magari auto costruiti riescono ad ottenere dei risultati in termini di carniere di sicura soddisfazione.

In Europa ci sono paesi dove non solo non puoi usare fischi a mano e a voce ma dove neanche gli stampi puoi usare....figuriamoci i richiami vivi....io sarei perfettamente d'accordo con loro cosi' se gli animali vengono e' solo perche' sei nascosto bene e gli piace il tuo chiaro
 
IO i santi a caccia non l'ho mai trovati ...anzi....spesso ho incontrato gente poco da santificare con comportamenti molto ma molto scorretti che poi stranamente condannavano a zero quello che facevano gli altri.. - - - Aggiornato - - -

Ma guarda un po': a me è capitata la stessa cosa. Comunque, una discrepanza la vedo: come mai si vendono tanti fonofil, se tutti sono contrari al loro utilizzo? Tutti appassionati di birdwatching? Sarà.
 
Buongiorno, ho letto le due sentenze e le ho trovate molto interessanti.
Penso però che in entrambi i casi più che parlare di "atteggiamento" di caccia si tratta di caccia vera e propria, visto che soprattutto nel primo caso erano già stati visti fuori dalla macchina con i richiami ed il fucile carico, per poi procedere con il fermo una volta in macchina (penso solo per motivi di maggiore sicurezza e precauzionali degli agenti della forestale).
Altra cosa penso che sia accendere il richiamo elettronico per avvicinare e capire meglio il comportamento degli animali senza arrecare o provare ad arrecare nessun danno, fuori dalla stagione venatoria in canotta e bermuda per esempio.
 
Non capisco il senso del tuo intervento. Secondo te, se qualcuno (in particolare il sottoscritto), nei ritagli di tempo libero, usa il richiamo elettronico, è giusto che venga sanzionato? Io penso proprio di no; ed attualmente, a nessuno è ancora venuto in mente di contestarmelo.

Il mio intervento era volto nel considerare l'utilizzo a stagione in corso.
Considerando piccoli casi in cui potrebbe essere oggetto in complemento per lo studio,chi si vuole divertire lo può fare tranquillamente con i mezzi consentiti.
 
Aggiungo questa sentenza relativa all'uso dei richiami elettronici dove si evince con chiarezza che costituisce esercizio di caccia il mettere in uso un richiamo elettronico...
 

Allegati

  • animali_sentenze_130.pdf
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Aggiungo questa sentenza relativa all'uso dei richiami elettronici dove si evince con chiarezza che costituisce esercizio di caccia il mettere in uso un richiamo elettronico...

Interessante la sentenza che fà anche capire che l'utilizzo del richiamo può essere sanzionato anche a chi non è in possesso di pda con l'accusa di favorire l'attività venatoria di terzi. Credo che sia ineccepibile l'intento del condannato ed il giudice non ha fatto altro che applicare la legge sottolineando nella sentenza che rimane evidente la finalità dell'utilizzo. A caccia chiusa non sarebbe accaduto perchè in mancanza di fucile l'evidenza dell'attività di bracconaggio ( a caccia chiusa non si può parlare di normale azioni venatorie ) non può sussistere.
 
Bene. Se questa sentenza non rappresenta un "processo alle intenzioni", vorrei proprio sapere quando si può usare tale espressione. Vediamo d'applicare questa interpretazione al mio comportamento: a) io uso il registratore nei pressi del mio capanno; b) la selvaggina s'abitua a frequentare il posto; c) io, che fra tre mesi caccerò in quel luogo, sono nell'illegalità. Certo che la mia ipotesi è molto "tirata ed estremizzata", ma non per questo non mi preoccupa: se, per una condanna, anziché guardare ai fatti, si vanno a cercare possibilità estremamente improbabili, la vedo veramente dura. E pensare che in questo paese, quando ha fatto comodo, per una questione di principio si sono cambiate delle leggi!
 
Bene. Se questa sentenza non rappresenta un "processo alle intenzioni", vorrei proprio sapere quando si può usare tale espressione. Vediamo d'applicare questa interpretazione al mio comportamento: a) io uso il registratore nei pressi del mio capanno; b) la selvaggina s'abitua a frequentare il posto; c) io, che fra tre mesi caccerò in quel luogo, sono nell'illegalità. Certo che la mia ipotesi è molto "tirata ed estremizzata", ma non per questo non mi preoccupa: se, per una condanna, anziché guardare ai fatti, si vanno a cercare possibilità estremamente improbabili, la vedo veramente dura. E pensare che in questo paese, quando ha fatto comodo, per una questione di principio si sono cambiate delle leggi!
E' Attività venatoria, " Ogni attività prodomica e preliminare, nonchè ogni atto che dall'insieme delle circostanze di tempo e di luogo renda evidente la finilità la caccia ( cfr sez. 3 18088 del 16/472003 --- eccc. ) " Quindi è evidente che il giudice non ha avuto elementi a difesa del ricorrente, al quale bastava mostrare la sua attività di bird watching notturno ( ottiche specifiche ) oppure foto della sua passione che giustificasse l'intento diverso dalla preparazione all'attività del giorno dopo. Comunque bisogna anche considerare ( chissò se il giudice ha preso queste considerazioni ) che l'accesso ai fondi ( non è detto comunque che il luogo del fatto non sia demaniale o di proprietà del tizio ) è consentito ai soli titolari del pda per l'esercizio dell'attività venatoria nei tempi e modi consentiti nei calendari regionali e la notte non si potrebbe stare in mezzo a campi a meno che non si dimostri d'essere lì per preparare l'attività venatoria. Ovvio che sono interpretazioni ed i giudici sono demandati ad interpretare le leggi, altrimenti non ci sarebbero più cause perchè sarebbero vinte o perso in partenza
 
Ovvio che sono interpretazioni ed i giudici sono demandati ad interpretare le leggi, altrimenti non ci sarebbero più cause perchè sarebbero vinte o perso in partenza

E' su questa considerazione che basavo il mio intervento. Se mi dovesse capitare una contestazione sul mio comportamento, prima d'affidarmi ad un avvocato, andrei in chiesa ad accendere una fila di ceri, augurandomi che "l'interpretazione del giudice" sia benevola. Trovo (senza voler fare dell'ironia spicciola) che troppo spesso, le leggi vengono interpretate, o applicate oppure "fatte su misura". Comunque, l'espressione "processo alle intenzioni", non l'ho coniata io questa mattina, ma è un problema che esiste da sempre. Concludendo: se, per lo stesso comportamento, si possono avere due sentenze diverse, basate su due diverse interpretazioni, ci sarà pure qualcosa che non funziona.
 

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