Piotti (1 utente sta leggendo)

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Nel numero di Marzo di Sentieri di caccia in edicola fino al 27 marzo, è presente un mio pezzo sui Fratelli Piotti e sulle loro OPERE D'ARTE.
 
Re: Piotti

Grazie del suggerimento andrò a comprarlo. Ho da poco comprato il libro sui Piotti scritto dal compianto Marco Nobili ed è un libro su di loro molto bello, ma mi fa piacere leggere servizi su di loro. ciao Gaetano
 
Re: Piotti

grifonenero ha scritto:
Fratelli Piotti e sulle loro OPERE D'ARTE.
ARTE... Bacon, Picasso, Michelangelo, Raffaello, Fidia, ----Piotti??!!??
Non sarà più appropriato e corretto parlare di artigianato, magari artistico?
Questa, NON è polemica ma banale e doverosa puntualizzazione.
 
Re: Piotti

No, a mio modestissimo parere è arte.
E non sono l'unico a pensarla così visto che vendono e bene i loro pezzi e questi si rivalutano nel tempo.
Appena compri una magnifica auto nel momento in cui esci dall'autosalone hai 2/3 in meno dei soldi che hai speso.
Qui no.
Spendi 50.000 e tra tre anni hai almeno 50.000
Per chi può permetterselo...
 
Re: Piotti

grifonenero ha scritto:
No, a mio modestissimo parere è arte.
E non sono l'unico a pensarla così visto che vendono e bene i loro pezzi e questi si rivalutano nel tempo.
Appena compri una magnifica auto nel momento in cui esci dall'autosalone hai 2/3 in meno dei soldi che hai speso.
Qui no.
Spendi 50.000 e tra tre anni hai almeno 50.000
Per chi può permetterselo...

Pero' se abiti a Kodiak e ci vai a caccia, fra tre anni vale si e no 25.000. Non so come funzioni in Italia, ma da noi per valere tanto se lo si vuole rivendere dopo qualche anno un fucile (che non sia antico, tipo Guerra Civile) deve essere nuovo come appena uscito di fabbrica, mai usato, possibilmente nella scatola originale.
 
Re: Piotti

Se vai a caccia a kodiak ( che notoriamente sta in mezzo all' ispettore con in ciupa ciup in bocca e una pellicola fotografica...) non ti serve un piotti ma uno schifosissimo e utilissimo automatico da battaglia.
 
Re: Piotti

Io ho visto una Piotti del 1973, naturlamente H&H e canne demibloc, ce l'ha un'armeria qui vicino in vendita a 4600 euro. L'arma e' usata ma in ottime condizioni. Ha la bascula liscia, senza incisioni, con finitura tartarugata ancora buona (al 70-80%), il che e' gia' un indizio che non e' stata usata tantissimo. La ritrovo metto qualche foto.

Ciao.
 
Re: Piotti

grifonenero ha scritto:
No, a mio modestissimo parere è arte.
E non sono l'unico a pensarla così visto che vendono e bene i loro pezzi e questi si rivalutano nel tempo.
Appena compri una magnifica auto nel momento in cui esci dall'autosalone hai 2/3 in meno dei soldi che hai speso.
Qui no.
Spendi 50.000 e tra tre anni hai almeno 50.000
Per chi può permetterselo...

Grifonero scusa, dici che vendono bene ...e ci credo a 50.000€ ma quanti ne vendono a quel prezzo [42] poi quanti saranno quelli che comprano dell'usato a quei prezzi ......bhòòòòòòòòò
 
Re: Piotti

Lupen,
hanno ordini VENDUTI per i prossimi due anni.
E producono una 50ina di pezzi all'anno.
E i loro fucili partono da una base di 35.000 per aumentare (a seconda della incisione proposta )
fino al doppio.
Un Piotti ben tenuto anche di 40 anni, come si dice sopra, vale eccome 4.000 euro !
E stai tranquillo che li vendono.
Non si riesce a vendere una casa di periferia, ma un attico mega...
non compare neanche nelle inserzioni.
E' difficile da vendere una Punto, ma il mercato delle Ferrari è saturo...
Così per i fucili, vai con il tuo benelli e urika e ti dicono "chefannoschifo", ma se gli proponi un Purdey...
 
Re: Piotti

Concordo con Grifonenero sul fatto che ordini venduti per i prossimi anni, invece ricordo che la loro produzione parte anche con anson dal prezzo intorno ai 16000 euro..... modello base .... che non è per niente male anzi...... per la produzione degli anni 70 sarei piu cauto non era a livello di quella attuale ancora peggio quella degli anni 60...... cosa ne pensi?
Ciao Gaetano
 
Re: Piotti

grifonenero ha scritto:
Lupen,
hanno ordini VENDUTI per i prossimi due anni.
E producono una 50ina di pezzi all'anno.
E i loro fucili partono da una base di 35.000 per aumentare (a seconda della incisione proposta )
fino al doppio.
Un Piotti ben tenuto anche di 40 anni, come si dice sopra, vale eccome 4.000 euro !
E stai tranquillo che li vendono.
Non si riesce a vendere una casa di periferia, ma un attico mega...
non compare neanche nelle inserzioni.
E' difficile da vendere una Punto, ma il mercato delle Ferrari è saturo...
Così per i fucili, vai con il tuo benelli e urika e ti dicono "chefannoschifo", ma se gli proponi un Purdey...

Un Piotti, a detta anche dei loro costruttori, in una trasmissione di Caccia e Pesca a loro dedicata, non sarà mai usato a caccia, chi se lo compra, beato lui, lo tiene in collezione e gode a guardarselo e a farlo vedere agli amici.Per questo motivo nuovo o usato è praticamente la stessa cosa. A proposito della Punto, stai tranquillo che sul mercato dell'usato è vendutissima, anzi la più venduta. E' vero che i Piotti, fino più o meno a metà degli anni settanta, costruivano degli ottimi fucili, ma non fucili fini o finissimi. Oggi costruiscono fucili a canna liscia ed express tra i più ricercati al mondo.

Saluti Cafiso
 
Re: Piotti

Verisssimo quello che ha scritto Cafiso.
Piotti son diventati IL Piotti dalla seconda metà degli anni'80 prima erano come altri.
Buoni, ma non eccellenti.
Ora no.
E' tutto diverso.
 
Re: Piotti

gaetano2007 ha scritto:
Concordo con Grifonenero sul fatto che ordini venduti per i prossimi anni, invece ricordo che la loro produzione parte anche con anson dal prezzo intorno ai 16000 euro..... modello base .... che non è per niente male anzi...... per la produzione degli anni 70 sarei piu cauto non era a livello di quella attuale ancora peggio quella degli anni 60...... cosa ne pensi?
Ciao Gaetano

E' proprio cosi'....altrimenti non costerebbe 4600 euro.
 
Re: Piotti

ocavallo ha scritto:
non confondete dante con un maestro armaiolo

Sono contento che Piotti sia diventato Piotti,ma come dice Ocavallo Piotti non è Dante.
Perchè un oggetto di lusso è realmente di lusso?E perchè un oggetto di lusso talvolta diviene o è Arte?
E il valore di un fucile da cosa è determinato?Non bastano le incisioni o la qualita' dei legni eccelsa.......una linea pesante o non originale con bei legni e grandiose incisioni sara' solo una pacchianata o vana esibizione di orpelli.....le incisioni su molte bascule di leggendari paralleli Inglesi erano scarne(minimaliste diremmo oggi) e fatte solo per mostare l'assoluta perfezione nel preparare e finire le bascule perfettamente levigate:un vezzo ed una sottolineatura elegante della supremazia tecnica armiera ingleseDivenuta Scuola.L'entusiasmo della disciplina del tiro al piccione negli anni 30(negli anni 40 la guerra distrugge anche questo) e successivamente negli anni 50 in Italia porta a realizzazioni di armi fini italiane per il tiro al piccione senza pari nè allora nè dopo....l'arma e il suo valore storico coincidono e divengono un oggetto unico.Con incisioni spesso tuttaltro che minimaliste:ma è il tempo delle grandi botteghe d'arte d'incisione che lavorano e sfornano talenti:''l'incisone al laser e rifinita a mano'' è un mostro ancora di la' da venire.E intanto anche quella italiana diviene SCUOLA.Oggi l'oblio.
Ma con tutto il rispetto PIOtti chi è?Per chi costruisce queste armi?Chi le compra?
O è solo un artigiano che è divenuto grande perchè ai tempi di Beretta 2 non c' èpiu' nesssuno?Dopo Ettore e Achille anche il mediocre Ulisse divenne un grande.
Io se dovessi spendere 50 mila euri per un fucile fine non penserei a Piotti.Con tutto il rispetto per Piotti e Zena che ha fatto l'articolo.IMHO.
 
Re: Piotti

Appena morto Winston Churchill, la sua vedova ne distrusse il ritratto dipinto dal grande Graham Sutherland, perché non le era mai piaciuto. Con quell’esecrabile gesto, la nobil signora si guadagnò espressioni di sprezzante condanna dai più insigni rappresentanti della cultura mondiale perché, le fu spiegato, le opere d’arte appartengono all'umanità intera. Come il Castel del Monte (eurocent) od una scultura del celebre futurista Umberto Boccioni (venti eurocent) o Dante o Verdi. Non i pur grandi artigiani (non artisti..!) Piotti.
Si voglia o meno riconoscerlo, l’ambito artistico è tutt’altra cosa rispetto a quello meramente artigianale. La valentìa manuale non è mutuabile con le più eccelse possibilità creative della mente umana e, nel corso dei secoli, la cosiddetta arte armiera (da arti e mestieri, cioè artigianato) non è mai stata rappresentata fra le nove Muse!!!
 
Re: Piotti

carneade ha scritto:
Appena morto Winston Churchill, la sua vedova ne distrusse il ritratto dipinto dal grande Graham Sutherland, perché non le era mai piaciuto. Con quell’esecrabile gesto, la nobil signora si guadagnò le espressioni di sprezzante condanna dai più insigni rappresentanti della cultura mondiale perché, le fu spiegato, le opere d’arte appartengono all'umanità intera. Come il Castel del Monte (eurocent) od una scultura del celebre futurista Umberto Boccioni (venti eurocent) o Dante o Verdi. Non i pur grandi artigiani (non artisti..!) Piotti.
Si voglia o meno riconoscerlo, l’ambito artistico è tutt’altra cosa rispetto a quello meramente artigianale. La valentìa manuale non è mutuabile con le più eccelse possibilità creative della mente umana e, nel corso dei secoli, la cosiddetta arte armiera (da arti e mestieri, cioè artigianato) non è mai stata rappresentata fra le nove Muse!!!

Poco da aggiungere sul piano generale.Ma Piotti è anche espressione ,sia pure alta,di una produzione armiera artigianale italiana in crisi d'identita'....non piu' alternative realmente economiche ai Grandi,non piu' Artigiani veri capaci di tramutare l'acciao in oro.Ho letto spesso negli ultimi anni di doppiette Monoblock,meccanica Anson,MONOGRILLO con selettore,e persino gli strozzatori intercambiabili spacciate sulle riviste come armi fini e vendute a prezzi consequenziali.E anche il mercato è soprattutto estero:paesi Arabi e tanti Russi.Non riesco a vedere l'anima di queste armi:anima che non sempre è legata al prezzo o all'esclusivita'.L'a 300 semiauto di massa,pensato per la massa e realizzato epr la massa,aveva l'anima.L'S2 ha un anima.La Franchi Littorio e la Condor hanno un'anima.
 
Re: Piotti

Ma se uno ha ordinazioni per i prossimi anni non mi sembra che sia in crisi....evidentemente c'e' da qualche altra parte chi apprezza e ne fa anche uso.
Non si riesce a vedere l'anima perche' non ne se concepisce un uso, visto quello che costa.
Ma queste armi non sono mai state economiche. Prima lo erano le inglesi ed adesso lo sono anche le italiane!
Mica tutte le armi da 50000 euro finiscono nell'armadietto?
C'e' piu' di qualcuno che quei soldi li guadagna in un paio di giorni!! L'anima ce la mette il cacciatore, se ce l'ha.
La Condor era la piu' economica delle Franchi H&H ma non era affatto un'arma economica in assoluto ai suoi tempi! All'inizio degli anni sessanta costava circa 320mila lire. Vale a dire oltre 6,2 milioni del 2001, ultimo anno della lira e....6000 euro oggi!!! Questo solo tenendo conto della svalutazione della lira ed il raddoppio dei prezzi da quando c'e' l'euro.......
Quanta gente ce l'aveva nell'immediato dopoguerra?
La Franchi Littorio non ne parliamo....

Per il resto sono d'accordo sulla questione dell'arte, intesa in senso proprio, ma non mi sogno certo di paragonare queste armi con la "ferraglia", anche se la "ferraglia" fosse piu' che sufficiente o addirittura ottima per andare a caccia....
 
Re: Piotti

Mi chiedo quali siano le soluzioni tecniche all'avanguardia vantate dai fucili Piotti.Le Franchi Littorio(volute anche dai vertici del PFN del lontano ventennio per misurarsi con le armi inglesi) divenute dopo la guerra Condor( nome politicamente neutro) vantavano la soluzione del Demiblock integrale(quanto di piu' lontano dal demiblock ''normale''soprattutto in termini di sicurezza) in grado di assicurare la perfetta tenuta delle parti maggiormente sollecitate senza vibrazioni di sorta(a prezzo di lavorazioni maniacali) e pericolose sollecitazioni anomale, con il mitico acciaio Vickers che ritrovavamo sull'eccellenza della produzione coeva Holland e Purdey.La bonta' del progetto Littorio-Condor fu tale da costituire la base delle Imperiali Montecarlo.Ecco con il nome di un fucile abbiamo percorso decenni di storia.Quando si compra una Litttorio,una Condor,una Imperiale Montecarlo si porta a casa la storia della nostra epopea armiera.E un pezzetto dell'anima e della fatica di chi le ha progettate e costruite.Le armi di Piotti non mi affascinano nella stessa maniera e il prezzo è esagerato:una Imperiale Montecarlo incisa da Medici quanto costera'?
 
Re: Piotti

Nobel Glasgow ha scritto:
Mi chiedo quali siano le soluzioni tecniche all'avanguardia vantate dai fucili Piotti.Le Franchi Littorio(volute anche dai vertici del PFN del lontano ventennio per misurarsi con le armi inglesi) divenute dopo la guerra Condor( nome politicamente neutro) vantavano la soluzione del Demiblock integrale(quanto di piu' lontano dal demiblock ''normale''soprattutto in termini di sicurezza) in grado di assicurare la perfetta tenuta delle parti maggiormente sollecitate senza vibrazioni di sorta(a prezzo di lavorazioni maniacali) e pericolose sollecitazioni anomale, con il mitico acciaio Vickers che ritrovavamo sull'eccellenza della produzione coeva Holland e Purdey.La bonta' del progetto Littorio-Condor fu tale da costituire la base delle Imperiali Montecarlo.Ecco con il nome di un fucile abbiamo percorso decenni di storia.Quando si compra una Litttorio,una Condor,una Imperiale Montecarlo si porta a casa la storia della nostra epopea armiera.E un pezzetto dell'anima e della fatica di chi le ha progettate e costruite.Le armi di Piotti non mi affascinano nella stessa maniera e il prezzo è esagerato:una Imperiale Montecarlo incisa da Medici quanto costera'?

Nobel Glasgow non cominciamo con i voli di fantasia. Ma dove sta l'epopea mondiale? Fino a 20-30 anni l'Italia era considerata come la Spagna oggi, in materia di doppiette. Ne' piu' ne' meno. Nelle varie e celebri aste londinesi si sono vendute le migliori Imperiali Montecarlo Extra per 12000 euro (negli ultimi 2-3 anni) di sicuro non per mancanza di acquirenti ma perche' la Franchi stessa, pur avendo un'ottima fama, non e' considerata al livello dei grandi.....
La Franchi nel corso degli anni ha avuto il merito sicuramente di sviluppare nuove tecniche ed e' divenuta sempre piu' industria nel tempo con produzione di eccellente qualita' ma a conti fatti la Littorio e' una copia della classica doppietta sidelock belga. Le bascule erano quelle.
La parola Vickers non dice niente in se' per se'. E' solo il nome di un produttore non ha nulla a che fare con la qualita' dell'acciaio che puo' essere di vari gradi dallo stesso produttore. Esattamente come oggi. Anzi quand'arrivo' il Boehler la Franchi scriveva sui suoi cataloghi che era meglio dell'acciaio Vickers!
La differenza e' che non si usa piu' tanto mettere i nomi degli acciai ma le sigle che li indentificano oppure niente!

P.S.
Sia chiaro che non e' mia intenzione sminuire la Franchi. Anzi, io sono un grande tifoso e di sicuro andrei a cercarmi una delle tante e belle Imperiali Montecarlo, Imperiali, Albatros, Astore e Condor invece di comprare una doppietta nuova....

P.P.S.
Ricordo un vecchio articolo, inizio anni '90, sulla Piotti Monaco. Lo ricordo perche' rimasi stupito del fatto che pur essendo molto costosa, l'autore dell'articolo scriveva della non perfetta centratura del percussore sull'innesco e della resa balistica buona ma non eccelsa. Queste "difetti" le Franchi non li hanno mai avuti. Specialmente per quanto riguarda le prestazioni balistiche, sempre di prim'ordine. Non sarei affatto sorpreso nello scoprire che una Imperiale Montecarlo ha una resa migliore di una Purdey o di una H&H!
Anzi e' una cosa decisamente probabile! Come minimo la Franchi e' allo stesso livello!!
Ma resta il fatto che la doppietta da caccia moderna l'hanno inventa e perfezionata gli inglesi.....
Una cosa che non ho ancora capito e' se queste costosissime armi di oggi sono accompagnate da documenti che certificano la resa balistica, come si faceva un tempo.
 
Re: Piotti

L'acciao Vickers sopra citato era della medesima eccelsa qualita' della blasonata concorrenza, a riprova di questo possiami vedere che anche le sidelock di casa Franchi che hanno sparato tanto(e che schifo di polveri lo sappiamo bene) sono arrivate al 2010 in condizioni gagliarde dopo aver dato prova delle qualita' delle rosate delle canne.Poi,io ho parlato di epopea Italiana,non certo mondiale,ma è un dato di fatto che le uniche doppiette conosciute fuori dall'Italia sono le Franchi sidelock nelle diverse declinazioni.Delle prestazioni non eccelse della Piotti Monaco non saprei onestamente,ma per fare un ''fucile fine'',come gia' detto,non bastano incisioni e serie limitate.Serve altro.
 
Re: Piotti

Nobel Glasgow ha scritto:
L'acciao Vickers sopra citato era della medesima eccelsa qualita' della blasonata concorrenza, a riprova di questo possiami vedere che anche le sidelock di casa Franchi che hanno sparato tanto(e che schifo di polveri lo sappiamo bene) sono arrivate al 2010 in condizioni gagliarde dopo aver dato prova delle qualita' delle rosate delle canne.Poi,io ho parlato di epopea Italiana,non certo mondiale,ma è un dato di fatto che le uniche doppiette conosciute fuori dall'Italia sono le Franchi sidelock nelle diverse declinazioni.Delle prestazioni non eccelse della Piotti Monaco non saprei onestamente,ma per fare un ''fucile fine'',come gia' detto,non bastano incisioni e serie limitate.Serve altro.


Un parere personale che poteva essere valido fino a 15/20 anni fa.
Evidentemente lì sei rimasto...
 
Re: Piotti

Caro Grifone,essere rimasto nelle armi a 15-20 anni fa lo prendo come un complimento.Meglio 30.Se cosi' fosse avrei fatto in tempo a non vedere le incisioni fatte al laser e ''finite a mano''(e siamo sicuri che questo avviene sempre in botteghe Italiane?),avrei fatto in tempo a non vedere i fucili fini in mano a Russi e Arabi e non piu' in mano ai Notabili del Sud e ai Capitani d'impresa del Nord(che davano prestigio loro stessi alle armi e da queste,senza ostentazione, ne ricevevano),a vedere Beretta 2 dove si fa persino il Dt10(definito dalla stampa specializzata prezzolata''un vero fucile fine'',ma daiiii),a vedere il trionfo del monoblock e dell'Anson sulle doppiette ''fini''(non piu' sulle commoventi imitazioni di un povero artigiano ma su armi di una certa pretenziosita'e vendute a caro prezzo),a vedere le stesse bascule di fucili pseudofini italiani montate (con finitura ovviamente differente) su doppiette spagnole (e non Aya o Sarasqueta haimè),a non vedere ordinari semiautomatici arrivare a costare cifre folli, a non sentire tanti che acquistano alcune doppiette di pregio e lamentarsi poi per la resa mediocre.........si ,decisamente grazie.
21 di Marzo AD 1980.

PS so che hai competenze ben maggiori delle mie,ma so anche di aver detto cose ovvie soprattutto per te.
 

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