Parliamo di calibri....243 Winchester (1 utente sta leggendo)

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marconet

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Alla luce di tanti post sulle armi rigate, bene o male quasi sempre, gira che ti rigira, si va' spesso a ricadere su questo calibro.
Cerchiamo di osservarlo piu' da vicino.... chi ne e' possessore o lo ha avuto posti le sue esperienze venatorie, rosate, pregi e difetti o quant'altro di utile ci puo' essere per farcelo conoscere piu' da vicino.
Saluti.
 
Io ne ho parlato diverse volte e il mio commento non può che essere estremamente positivo.
Si tratta di un calibro molto preciso e veloce e capace di abbattere animali di mole media senza alcun problema.
Certo il colpo deve essere piazato bene, ma trovatemi un calibro capace di fermare sul posto un animale impanciato o preso malamente.
L'unico suo grosso limite, sono alcuni regolamenti provinciali che, a torto, ne vietano l'utilizzo su daini e cinghiali, per fortuna non è il caso della provincia di Siena!
 
veromario ha scritto:
idem come sopra,mio fratello ha il 22-250 che è solo più esasperato ma il calibro è lo stesso,ad arezzo è vietato per il daino.
ciao mario.

Mario, il 22-250 non centra nulla con il 243...il primo è un 5,6 mm(ossia un 22) mentre il 243 è un 6 mm, oltretutto ottenuto per restringimento del colletto del bossolo del 308.
Siamo in pratica su due pianeti diversi e con due impieghi venatori diversi!
 
In Toscana, almeno a Firenze Siena e Arezzo al Daino e' consentito dal 6,5 mm in poi ..... parlando in misure europee e dal .257 (compreso il 25-06 remington) in misure anglosassoni.
 
Se il 6 mm (.243) è vietato dove sei tu per daino, o altro, è una cavolata, ma è la legge.
Mia moglie e mia figlia usano il .243 per il cervo qui a Kodiak (cervi della grandezza del daino), e mia moglie ed io lo abbiamo usato nel Montana per il cervo mulo, molto più grosso del daino, ma più piccolo del cervo europeo.
È un calibro preciso, teso, ed efficace, con la palla giusta. Io caricavo la Nosler Partition da 95 grani a velocità abbastanza spinta. Dico caricavo, perchè adesso che si trovano facilmente le cariche commerciali con Nosler P. da 100 grani, uso quelle.
TUTTI i cervi che abbiamo colpiti con questa cartuccia (sparata in un Remington Mod. 788) sono caduti o immediatamente o hanno fatto una corsa al massimo di una decina di metri. Io ho fatto un tiro lunghissimo (350 yarde) ad un'enorme cerva mulo. Colpita nella "caldaia" (area cuore/polmoni) ha fatto si e no una decina di passi ed è stramazzata.
Tutto sommato, però io non lo userei per il cinghiale in battuta, dove non si possono piazzare i colpi con precisione, e dove un calibro maggiore ti darebbe un margine di sicurezza.
Il fucile che ho l'ho comprato per un boccone di pane nel Montana da un amico che si lamentava della mancanza di precisione, ed infatti sparando al bersaglio potevi vedere il punto d'impatto spostarsi verso destra quattro o 5 cm ad ogni sparo a 100 yds. Dopo averlo comprato ho fatto il "bedding" con resina e fiocchi di fibra di vetro, ne ho reso la canna completamente free-floating, e da allora quel gingilletto mantiene una rosata di un paio di cm. o poco più a 100 yds. con le Nosler. Sono sicuro che con palle da tiro al bersaglio potrebbe fare anche meglio.
Per il capriolo e il camoscio secondo me è il calibro ideale, e se fosse permesso per il daino lo potresti usare senza esitazione. Per il cervo europeo lo troverei un po' troppo piccolo, sebbene qui diversi lo abbiano usato con successo per il wapiti (cugino del cervo europeo, ma molto più grosso) quando non avevano nient'altro a disposizione. E parecchi lo usano per l'orso nero. Ne sconsiglierei l'uso per i Kodiak, sebbene uno dei miei ex allievi abbia ucciso un grosso Kodiak che lo caricava appunto col .243: un colpo gli ha rotto una spalla, il secondo l'altra spalla. Senza le gambe anteriori l'orso si è fermato (caricano in piedi soltanto nei films stupidi), e la terza palla gli ha bruciato il cervello. The End.
Ciao
 
le limitazioni credo le abiano inserite per i cacciatori padellari
dementi che sparavano a distanze proibitive con calibri leggermente sottodimensionati
se non sbaglioglio in trentino per daino cervo e camoscio ci vuole un 6.5 con 56mm di bossolo
 
Anche il 25-06 potrebbe essere un buon calibro potente e molto teso, ma sembra che non sia poi cosi' preciso come il .243 o altri di pari requisiti.
In Scozia con il .243 ci cacciano addirittura il cervo.....
 
La precisione e' un concetto molto relativo. Se vuoi fare gare di benchrest ti serve un fucile e un calibro capaci di fare rosate di un centimetro e mezzo o meno a 100 yds. Alle distanze normali di caccia un fucile che faccia rosate di un pollice e mezzo di diametro a 100 yds. e' piu' che sufficiente, e due pollici non e' per niente un handicap. Il .25-06 non ti deludera', se carichi bene, fai il rodaggio della canna, e ti prendi cura del fucile. Scommetto che questa cattiva reputazione--che considero una leggenda urbana--proviene da quando i bossoli erano ottenuti riformando quelli del .30-06, e probabilmente non venivano formati in maniera omogenea e probabilmente da bossoli di diversa provenienza e marca. Io non ne ho una, ma un mio amico nel Montana ne aveva una che faceva delle rosate invidiabili. Usa cartucce commerciali, e poi se ricarichi riusa i bossoli sparati nel tuo fucile ridimensionandone soltanto il colletto, e vedrai la precisione!
 
Si fratellone, e' vero un calibro da caccia non e' equibarabile al benchrest....
Il 243 ha il vantaggio di avere un'ampia scelta di armi e ricaricamenti vari anche commerciali, il 25-06 ha una scelta molto piu' limitata di tutto, soprattutto anche di armi e uno storico ben lontano dal .243.
Certo che la Remington su questo calibro ci aveva puntato molto a suo tempo, ma una domanda me la faccio....Come mai non e' mai sbocciato come avrebbero voluto....????? Cosa manca a quest'ultimo?
Tanti calibri nascono e muoiono come la tramontana.... basta vedere oggi gli wssm etc., nascono come funghi, ma vorrei vederne la qualita' balistica nel suo insieme e ne rimango perplesso pur capendo che senz'altro si tratta di un'operazione prettamente commerciale..... devono pur vendere in qualche modo no? :wink:
 
Progresso, fratellino, progresso. Se non si buttano fuori tante novita' poi non si mai avanti. Di quelle novita' ne sopravviveranno poche, ma quelle che sopravvivono poi sono la base per future innovazioni. Secondo me un calibro come la .25-06 ha avuto poco successo per due ragioni: la sua "nicchia" non era ben definita, e gia' c'erano altri calibri capaci delle stesse prestazioni. Poi spesso quando si crea una cartuccia di calibro comune (come il .25) ma troppo spinta per molte delle palle in circolazione, ci saranno risultati deludenti sulla selvaggina (poca penetrazione, fenomeni esplosivi, ecc.)
Vedi anche l'8 mm magnum, pure Remington. Un altro fallimento. Troppo lungo, non soddisfaceva un bisogno ben definito (il preesistente .338 fa tutto cio'che fa l'8 mag, con meno rinculo e botto), e se usavi le palle che andavano bene nell'8 Mauser si spappolavano senza penetrare alla velocita' dell'8 mag.
Le varie cartucce corte e tozze hanno invece un distinto vantaggio: cartuccia corta=azione corta, piu' rigida, piu' precisa. E caricamento dal caricatore nella camera piu' liscio e meno "incepposo" (senza l'assurda cintura dei magnum) e con un movimento della mano piu' corto e veloce.
Vedrai che alcune di queste nuove cartucce corte e ciccione spariranno, mentre altre prospereranno e si evolveranno. Il futuro e' dei bassi e grassi--il che mi rincuora!!!! :D :D :D
E poi ricordati di quando i vecchi cacciatori dicevano che le armi a otturatore o basculanti non avrebbero mai sostituito quelle ad avancarica!!!!
 
Volevo fare un paio di precisazioni, la prima è che nella provincia di Siena è possibile cacciare il daino e anche il cervo(dove cacciabile) con il 243.
Li in pratica sono ammesse tutte le armi rigate consentite dalla 157, per assurdo in pratica sraebbe legale anche il 222.
Poi sia io che il Sor Padella, entranbi possessori di carabine CZ 550, possiamo tranquillamente testimoniare che con tale arma, tra l'altro in allestimento da caccia, e con ottiche a 9 ingrandimenti, le rosate di 1 cm e 1/2 a 100 metri, non sono poi così assurde, anzi, almeno nei nostri due casi, costituiscono la normalità!
Anni addietro, addirittura, con la mia CZ, quando mi dedicavo un po' di più al poligono, facevo regolarmente rosate di meno di 2,5 cm a 200 metri, sotto gli occhi stupiti di molti tiratori che con carabine e calibri specifici per il tiro, ottenevano i miei stessi risultati!
Di recente ho letto che in america il 243, camerato in armi specifiche che montano canne con passi di rigatura molto corti che stabilizzano palle da 115 grani, viene usato anche per il tiro a 1000 yard.
Probabilmente l'elevatissimo coefficiente balisto delle lunghe e pesanti palle da 115 grani, consente anche di avvicinarsi al tiro di precisione a tale ragguardevole distanza.
 
.243 winchester

.243 winchester

si potrebbe far rientrare la cartuccia .243 winchester in quella fascia di calibri che pur essendo utilizzato perl' impiego venatorio, viene utilizzata in alcune armiper il tiro di precisione (varmint o bull barrel).
in effetti si tratta di una cartuccia adeguatamente precisa, come tutte quelle che derivano dalla capostipite cioe' .308 winchester-
A caccia non occorre esagerre con il peso e' la vitalita' dei selvatici da abbattere, rimanendo nella classe dei 6mm. gli americani la considerano la perfetta cartuccia da "deer", cioe' cervi medi come quello a coda bianca e il cervo mulo.Diciamo che si possono cacciare animali dalla mole intorno ai 50 kg con tiri intorno ai 200 metri con palle di 100/105 grani di peso mentre con palle piu' leggere diventa un ottima combinazione varmint.

Si puo' onsiderare cartuccia ottimale per il capriolo per altre specie come il camoscio o selezione di mufloni e daini occorre infomarsi se le leggi locali impongano dei calibri minimi.
comunque il camoscio e' un selvatico che puo' essere cacciato senza problemi con una carabina camerata per questa bella cartuccia.



ogni giorno che passa sulla terra goditelo :lol:
 
I cervi mulo e a coda bianca possono facilmente raggiungere il quintale di peso, specialmente nel Nord degli U.S. Il mio primo cervo, un coda bianca del Montana, era circa 250 libbre. Facemmo molta fatica in tre ad issarlo nel camioncino (dopo la sventratura e perciò senza interiora).
E il .243 viene usato per tali cervi senza preoccupazione. La cerva mulo che uccisi col .243 e un tiro molto lungo (350 yds.) sarà stata intorno ai 90 kg, se non di più. Eppure venne giù quasi immediatamente con la pallottolina del .243.
Io lo riterrei ottimo per il daino, ma un po' scarso per il cervo europeo, sebbene tutto dipenda dal piazzamento della palla. Un capriolo impanciato con un .458 Lott potrebbe fare mezzo km prima di morire...
 
giovannit. ha scritto:
....E il .243 viene usato per tali cervi senza preoccupazione. La cerva mulo che uccisi col .243 e un tiro molto lungo (350 yds.) sarà stata intorno ai 90 kg, se non di più. Eppure venne giù quasi immediatamente con la pallottolina del .243.

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
Ma il .243 ha le palle truccate? :lol:
Incredibile da credere, ma ci sono decine e decine di testimonianze similari che ho letto in qua e la' spippolando....
 
giovannit. ha scritto:
Truccate no, ma Nosler Partition da 95 grani o 100 grani si'.

Il .243 e' un calibro tuttofare per la selvaggina americana dai varmints, all'antilocapra, ai cervi. Ma non lo userei per il wapiti o per il cinghiale in battuta.

Io non ho la lincenza per la carabina, che e' separata da quella per il fucile a pallini in UK, pero' mio padre ha sempre cacciato il cinghiale con una Remington Woodmaster .280 Rem (quello non magnum).
Mi ha sempre detto che secondo lui le cartucce piu' adatte per il cingiale sono il .280 Rem. o il .308 Win.
Roba piu' potente potrebbe non essere cosi' efficace come sembrerebbe sulla carta perche' tende a forare da parte a parte la bestiola e a non rilasciare tutta l'energia.
 
Il 280 Remington ha prestazioni molto simili al 7x64 brenneke anche se in Italia e meno diffuso di quest'ultimo.....e coloro che lo usano spesso lo impiegano nelle semiautomatiche da battuta.....
 
marconet ha scritto:
Il 280 Remington ha prestazioni molto simili al 7x64 brenneke anche se in Italia e meno diffuso di quest'ultimo.....e coloro che lo usano spesso lo impiegano nelle semiautomatiche da battuta.....

Ho anche visto che la Remington ha da qualche tempo introdotto il .260 ( palla tipica da 120-140 grani) che potrebbe essere il calibro universale per la caccia europea.
Sembra molto promettente anche se ancora pochi lo producono ( di sicuro ci sono Remington e Federal) e pochi lo offrono come calibro nelle loro carabine.
La cartuccia sembra ricavata dal bossolo del .308 Win.
 
Dalle info che ho il .260 e' un 6,5 mm discreto ma niente di trascendentale la cui traiettoria non molto tesa ricorda rapportandola a quella del .308
Cmq come range di palle e' buono e non so' cmq quanto sia preciso.
 
marconet ha scritto:
Dalle info che ho il .260 e' un 6,5 mm discreto ma niente di trascendentale la cui traiettoria non molto tesa ricorda rapportandola a quella del .308
Cmq come range di palle e' buono e non so' cmq quanto sia preciso.

Si dai dati sembra cosi'.
Pero' se l'impiego tipico e' quello al cinghiale in battuta (ma anche cervi) in zone boscose dove il tiro raramente e' oltre i 50 m, la traiettoria non molto tesa puo' avere meno importanza. Basta farci un po' di pratica per sfruttarlo al meglio.

P.S.
Ma il 7mm-06 Rem (non magnum) e' la nuova versione del .280?
 
Flagg ha scritto:
P.S.
Ma il 7mm-06 Rem (non magnum) e' la nuova versione del .280?

Questo calibro non lo conosco proprio e non mi sono mai interessato ad approfondire di piu'... non saprei dirti..... :roll:

P.s. ma non e' per caso che intendevi il 7mm-08 Rem ????
 
marconet ha scritto:
Flagg ha scritto:
P.S.
Ma il 7mm-06 Rem (non magnum) e' la nuova versione del .280?

Questo calibro non lo conosco proprio e non mi sono mai interessato ad approfondire di piu'... non saprei dirti..... :roll:

P.s. ma non e' per caso che intendevi il 7mm-08 Rem ????

Si! scusami :wink:
 

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