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Autore
Qui di seguito allego la lettera che il mio amico "Udinese" mi ha inviato per portare a conoscenza di tutti voi delle novità relative ai mangimi per i nostri richiami ed a una notizia relativa alla caccia al capanno:
"LA CACCIA AL CAPANNO E' ECOLOGICAMENTE COMPATIBILE
L’EMERGENZA MANGIMI ALLA SVOLTA RISOLUTIVA
Ho letto sul n. 1/2008 de "Il Cacciatore Italiano" un articolo pubblicato da due esponenti del gruppo di lavoro, cui appartengo, nel quale viene evidenziata l'assoluta compatibilità ecologica della caccia al capanno, convalidata da conclusioni di carattere scientifico tratte da autorevoli studiosi europei tra i quali, per importanza, spicca Christopher Perrins.
Secondo lui, se il capannista preleva solo il surplus, "il numero dei nidificanti non viene ridotto e la caccia a un tale livello può continuare indefinitivamente". Quanto esposto legittima dal punto di vista ecologico la caccia al capanno che viene esercitata secondo regole e limitazioni assolutamente rispettose delle leggi della Natura.
Nel concludere l'argomento, informo che il libro del Perrins in cui vengono trattate le tematiche citate, a pag. 3, in grassetto, riporta la seguente frase "Raccomandato dalla LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli". Detta raccomandazione dovrebbe rassicurare i protezionisti reali e razionali, coloro che sono mossi e diretti da principi e convinzioni scientificamente provati. Quanto esposto è un valido elemento per i capannisti più sensibili ed emotivi, per prendere le debite distanze dai sensi di colpa diffusi dagli "apostoli del proibizionismo" e per attribuire senza riserve il loro grado di affezione alla caccia al capanno, pratica che, a parer mio, deve essere difesa sempre e ad ogni livello dai detrattori che non mancano proprio.
Un'altra notizia importante, uno dei motivi conduttori della presente, giunge da quella che viene comunemente chiamata l'emergenza mangimi degli uccelli da richiamo. Nel 2006 ho fatto presente che la nominata emergenza, dal punto di vista qualitativo, era stata superata nel migliore dei modi.
Una modesta impresa artigiana aveva realizzato un alimento specifico per l'allevamento allo stecco e tre pellet atti a soddisfare tutte le esigenze delle principali fasi fisiologiche dei richiami come quella degli amori, della muda e del riposo. Questi superarono brillantemente le prove, le verifiche ed, utilizzati da oltre due anni dai capannisti, hanno dato risultati molto soddisfacenti.
Sottolineai con preoccupazione che l'azienda, dalle potenzialità molto modeste, avrebbe potuto accogliere solo una minima parte della domanda, produrre al massimo 10.000 dei 300.000 quintali consumati. Condizione limitante che non assicura pari opportunità agli amatori e confligge con l'etica della solidarietà. In relazione a ciò, il gruppo di lavoro, validamente coadiuvato dalla grande disponibilità assicurata dagli organi di stampa del settore ornitofilo-venatorio, è stato costretto ad intensificare la sua azione informativa e propositiva rivolta ad indurre altre imprese a produrre mangimi specifici per richiami e nel contempo ad indicare agli allevatori la necessità di saper valutare almeno le principali caratteristiche richieste ai mangimi da destinare agli uccelli da richiamo.
I risultati sono stati molto deludenti, certamente inferiori alle attese.
Il settore produttivo della mangimistica, come è ampiamente dimostrato dai fatti, non ha alcun interesse ad investire nel campo dei mangimi per uccelli da richiamo che non assicurano ritorni economici adeguati, scopo primario ed indispensabile alla vita dell’azienda. Il mercato, anche per gli effetti della cosiddetta legge della mucca pazza, è stato invaso da mangimi adatti all'alimentazione di mantenimento del pollame, capaci di sfamare gli uccelli ma non di sopperire alle complesse necessità delle fasi fisiologiche e soprattutto di quella degli amori, fondamentale per i richiami. Purtroppo i prodotti scadenti, come recita una nota legge di carattere economico, allontanano sino ad escludere dal mercato quelli pregiati, distinti da un costo maggiore. I consumatori, pochi dei quali sono in grado di conoscere dall'etichetta il valore di un alimento, inconsapevolmente, hanno concorso ad innescare un meccanismo perverso che ha avvalorato la legge di mercato sopra citata.
Fisiologicamente diversi sino dalla nascita, i polli, nidifughi, sono praticamente indipendenti mentre gli uccelli, nidicoli, sono assolutamente inetti e dipendenti dai genitori. Negli adulti, le differenze sono altrettanto evidenti: i primi camminano ed i secondi volano, consumando ingenti quantità d'energia.
Solamente per quanto preso in analisi, prescindendo da altre importanti motivazioni, l'alimentazione di mantenimento del pollame è incompatibile con i regimi alimentari degli uccelli onnivori, utilizzati ai fini di richiamo.
Dopo di questo lungo ma utile argomentare, ho il grande piacere di annunciare che, finalmente, un'azienda di primaria importanza, la Progeo Mangimi S.p.A. ha iniziato la produzione di un "programma nutrizionale bilanciato e completo per uccelli onnivori", composto da tre mangimi vicini tra loro e specifici per la seguenti fasi fisiologiche: Amori, Riposo e Muda.
Il rapporto di collaborazione tra la Progeo Mangimi S.p.A. ed il nostro gruppo di lavoro, sorto a seguito di alcuni articoli pubblicati su "Italia 0rnitologica", si è andato via via rafforzando a seguito di una favorevole convergenza di idee e interessi. Il gruppo di lavoro ha profuso il massimo sforzo nell'illustrare la situazione venutasi a creare sul mercato nazionale e le trepidanti attese del comparto ornitofilo-venatorio.
L'azienda, non avendo la possibilità di usare la farina di carne, materia prima a basso prezzo nonché sostanza proteica maggiormente utilizzata nella produzione dei mangimi, dovette ricorrere ad altre proteine animali di maggiore valore biologico ma sì costose da elevare il costo del prodotto ai limiti della sostenibilità.
Infatti, il dover competere con i prezzi del mangime delle galline, senza alcun dubbio, si è dimostrato il maggior ostacolo da superare. Sicuramente anche in futuro, fino a quando i prodotti non potranno venire apprezzati per le loro effettive qualità, sarà un problema non di poco conto.
Dopo numerose e complicate elaborazioni, impiegando accuratamente
i pregi di peculiari aminoacidi, si è trovata una risoluzione ottimale. La complessità della soluzione ha impegnato a tal punto gli esperti da costringerli a ricercare e percorrere una direttrice assolutamente innovativa ed idonea alla realizzazione di tre prodotti d'eccellenza. Sono stati messi a punto, seppure dopo notevoli difficoltà dei mangimi destinati ad imprimere una svolta epocale nell'ambito dell'alimentazione bilanciata degli uccelli canori. Il fatto assume la massima importanza perché la Mangimi Progeo S.p.A., gruppo di grandi dimensioni, è contraddistinto da un'ottima potenzialità produttiva e distributiva su buona parte del territorio nazionale.
Molti allevatori, essendo a conoscenza che una grande azienda aveva riconosciuto una certa considerazione alle informazioni e alle proposizioni del gruppo di lavoro, stanno seguendo con vivo interesse gli sviluppi di una iniziativa dagli aspetti molto significativi. Gran parte del comparto ornitofilo-venatorio, da anni, necessita di prodotti specifici per uccelli canori. I più appassionati, coloro che vivono con grande intensità il momento "magico" della caccia al capanno, mirano all'obiettivo principale della loro pratica, ad ottenere dai loro richiami prestazioni appropriate come quella di elevare ai massimi livelli la forma amorosa e prolungarla il più a lungo possibile durante la stagione venatoria, notoriamente contraddistinta da condizioni climatiche poco adatte all’emissioni canore. Le informazioni, quando sono interessanti come nel caso in esame, trovano rapida ed ampia diffusione.
Il bisogno di dover provare, almeno con una parte dei loro richiami, sollecita i migratoristi a conoscere la dislocazione sul territorio dei punti vendita della Progeo. Detto desiderio, assai gradito, ha sorpreso nettamente il gruppo di lavoro. In dipendenza di quanto sopra, debbo chiarire che questo non rientra tra i compiti del gruppo di lavoro che, tra l'altro, non intende interferire nel modo più assoluto nell'attività della Progeo Mangimi S.p.A. e soprattutto in quella della vendita dei prodotti. Nel mentre spero che la Progeo possa soddisfare al meglio le aspettative dei migratoristi, preciso qui di seguito i nomi dei tre mangimi: Uccelli canori extra, Uccelli canori riposo e Uccelli canori muda. Per le informazioni del caso, vogliate rivolgervi alla "Progeo Mangimi" S.p.A. - via Asseverati, 1/b 42100 Masone (RE) - Tel. 0522 346411 Telefax 0522 346652 sito www.progeo.net E-mail [email protected],
- il Direttore tecnico, Landini dott. Iller, tel. 0522 346679
- il Responsabile canale distributivo, Costa Giorgio, tel. 335 7894430. "
Saluti
"LA CACCIA AL CAPANNO E' ECOLOGICAMENTE COMPATIBILE
L’EMERGENZA MANGIMI ALLA SVOLTA RISOLUTIVA
Ho letto sul n. 1/2008 de "Il Cacciatore Italiano" un articolo pubblicato da due esponenti del gruppo di lavoro, cui appartengo, nel quale viene evidenziata l'assoluta compatibilità ecologica della caccia al capanno, convalidata da conclusioni di carattere scientifico tratte da autorevoli studiosi europei tra i quali, per importanza, spicca Christopher Perrins.
Secondo lui, se il capannista preleva solo il surplus, "il numero dei nidificanti non viene ridotto e la caccia a un tale livello può continuare indefinitivamente". Quanto esposto legittima dal punto di vista ecologico la caccia al capanno che viene esercitata secondo regole e limitazioni assolutamente rispettose delle leggi della Natura.
Nel concludere l'argomento, informo che il libro del Perrins in cui vengono trattate le tematiche citate, a pag. 3, in grassetto, riporta la seguente frase "Raccomandato dalla LIPU - Lega Italiana Protezione Uccelli". Detta raccomandazione dovrebbe rassicurare i protezionisti reali e razionali, coloro che sono mossi e diretti da principi e convinzioni scientificamente provati. Quanto esposto è un valido elemento per i capannisti più sensibili ed emotivi, per prendere le debite distanze dai sensi di colpa diffusi dagli "apostoli del proibizionismo" e per attribuire senza riserve il loro grado di affezione alla caccia al capanno, pratica che, a parer mio, deve essere difesa sempre e ad ogni livello dai detrattori che non mancano proprio.
Un'altra notizia importante, uno dei motivi conduttori della presente, giunge da quella che viene comunemente chiamata l'emergenza mangimi degli uccelli da richiamo. Nel 2006 ho fatto presente che la nominata emergenza, dal punto di vista qualitativo, era stata superata nel migliore dei modi.
Una modesta impresa artigiana aveva realizzato un alimento specifico per l'allevamento allo stecco e tre pellet atti a soddisfare tutte le esigenze delle principali fasi fisiologiche dei richiami come quella degli amori, della muda e del riposo. Questi superarono brillantemente le prove, le verifiche ed, utilizzati da oltre due anni dai capannisti, hanno dato risultati molto soddisfacenti.
Sottolineai con preoccupazione che l'azienda, dalle potenzialità molto modeste, avrebbe potuto accogliere solo una minima parte della domanda, produrre al massimo 10.000 dei 300.000 quintali consumati. Condizione limitante che non assicura pari opportunità agli amatori e confligge con l'etica della solidarietà. In relazione a ciò, il gruppo di lavoro, validamente coadiuvato dalla grande disponibilità assicurata dagli organi di stampa del settore ornitofilo-venatorio, è stato costretto ad intensificare la sua azione informativa e propositiva rivolta ad indurre altre imprese a produrre mangimi specifici per richiami e nel contempo ad indicare agli allevatori la necessità di saper valutare almeno le principali caratteristiche richieste ai mangimi da destinare agli uccelli da richiamo.
I risultati sono stati molto deludenti, certamente inferiori alle attese.
Il settore produttivo della mangimistica, come è ampiamente dimostrato dai fatti, non ha alcun interesse ad investire nel campo dei mangimi per uccelli da richiamo che non assicurano ritorni economici adeguati, scopo primario ed indispensabile alla vita dell’azienda. Il mercato, anche per gli effetti della cosiddetta legge della mucca pazza, è stato invaso da mangimi adatti all'alimentazione di mantenimento del pollame, capaci di sfamare gli uccelli ma non di sopperire alle complesse necessità delle fasi fisiologiche e soprattutto di quella degli amori, fondamentale per i richiami. Purtroppo i prodotti scadenti, come recita una nota legge di carattere economico, allontanano sino ad escludere dal mercato quelli pregiati, distinti da un costo maggiore. I consumatori, pochi dei quali sono in grado di conoscere dall'etichetta il valore di un alimento, inconsapevolmente, hanno concorso ad innescare un meccanismo perverso che ha avvalorato la legge di mercato sopra citata.
Fisiologicamente diversi sino dalla nascita, i polli, nidifughi, sono praticamente indipendenti mentre gli uccelli, nidicoli, sono assolutamente inetti e dipendenti dai genitori. Negli adulti, le differenze sono altrettanto evidenti: i primi camminano ed i secondi volano, consumando ingenti quantità d'energia.
Solamente per quanto preso in analisi, prescindendo da altre importanti motivazioni, l'alimentazione di mantenimento del pollame è incompatibile con i regimi alimentari degli uccelli onnivori, utilizzati ai fini di richiamo.
Dopo di questo lungo ma utile argomentare, ho il grande piacere di annunciare che, finalmente, un'azienda di primaria importanza, la Progeo Mangimi S.p.A. ha iniziato la produzione di un "programma nutrizionale bilanciato e completo per uccelli onnivori", composto da tre mangimi vicini tra loro e specifici per la seguenti fasi fisiologiche: Amori, Riposo e Muda.
Il rapporto di collaborazione tra la Progeo Mangimi S.p.A. ed il nostro gruppo di lavoro, sorto a seguito di alcuni articoli pubblicati su "Italia 0rnitologica", si è andato via via rafforzando a seguito di una favorevole convergenza di idee e interessi. Il gruppo di lavoro ha profuso il massimo sforzo nell'illustrare la situazione venutasi a creare sul mercato nazionale e le trepidanti attese del comparto ornitofilo-venatorio.
L'azienda, non avendo la possibilità di usare la farina di carne, materia prima a basso prezzo nonché sostanza proteica maggiormente utilizzata nella produzione dei mangimi, dovette ricorrere ad altre proteine animali di maggiore valore biologico ma sì costose da elevare il costo del prodotto ai limiti della sostenibilità.
Infatti, il dover competere con i prezzi del mangime delle galline, senza alcun dubbio, si è dimostrato il maggior ostacolo da superare. Sicuramente anche in futuro, fino a quando i prodotti non potranno venire apprezzati per le loro effettive qualità, sarà un problema non di poco conto.
Dopo numerose e complicate elaborazioni, impiegando accuratamente
i pregi di peculiari aminoacidi, si è trovata una risoluzione ottimale. La complessità della soluzione ha impegnato a tal punto gli esperti da costringerli a ricercare e percorrere una direttrice assolutamente innovativa ed idonea alla realizzazione di tre prodotti d'eccellenza. Sono stati messi a punto, seppure dopo notevoli difficoltà dei mangimi destinati ad imprimere una svolta epocale nell'ambito dell'alimentazione bilanciata degli uccelli canori. Il fatto assume la massima importanza perché la Mangimi Progeo S.p.A., gruppo di grandi dimensioni, è contraddistinto da un'ottima potenzialità produttiva e distributiva su buona parte del territorio nazionale.
Molti allevatori, essendo a conoscenza che una grande azienda aveva riconosciuto una certa considerazione alle informazioni e alle proposizioni del gruppo di lavoro, stanno seguendo con vivo interesse gli sviluppi di una iniziativa dagli aspetti molto significativi. Gran parte del comparto ornitofilo-venatorio, da anni, necessita di prodotti specifici per uccelli canori. I più appassionati, coloro che vivono con grande intensità il momento "magico" della caccia al capanno, mirano all'obiettivo principale della loro pratica, ad ottenere dai loro richiami prestazioni appropriate come quella di elevare ai massimi livelli la forma amorosa e prolungarla il più a lungo possibile durante la stagione venatoria, notoriamente contraddistinta da condizioni climatiche poco adatte all’emissioni canore. Le informazioni, quando sono interessanti come nel caso in esame, trovano rapida ed ampia diffusione.
Il bisogno di dover provare, almeno con una parte dei loro richiami, sollecita i migratoristi a conoscere la dislocazione sul territorio dei punti vendita della Progeo. Detto desiderio, assai gradito, ha sorpreso nettamente il gruppo di lavoro. In dipendenza di quanto sopra, debbo chiarire che questo non rientra tra i compiti del gruppo di lavoro che, tra l'altro, non intende interferire nel modo più assoluto nell'attività della Progeo Mangimi S.p.A. e soprattutto in quella della vendita dei prodotti. Nel mentre spero che la Progeo possa soddisfare al meglio le aspettative dei migratoristi, preciso qui di seguito i nomi dei tre mangimi: Uccelli canori extra, Uccelli canori riposo e Uccelli canori muda. Per le informazioni del caso, vogliate rivolgervi alla "Progeo Mangimi" S.p.A. - via Asseverati, 1/b 42100 Masone (RE) - Tel. 0522 346411 Telefax 0522 346652 sito www.progeo.net E-mail [email protected],
- il Direttore tecnico, Landini dott. Iller, tel. 0522 346679
- il Responsabile canale distributivo, Costa Giorgio, tel. 335 7894430. "
Saluti