Visto l'inizio della nuova stagione venatoria ripartiamo anche con il Meteo che caratterizza il passo dei nostri amici alati e ripartiamo con la situazione che si creo' l'anno passato ad ottobre che diede molte soddisfazioni a tanti di noi ................... speriamo si ripetano anche quest' anno.....:
[h=2]Irruzione artica, fine del caldo anomalo, poi torna l'alta pressione. Atlantico: dove sei?[/h]
Pubblicato da:
[h=4]Aldo Meschiari[/h]21-10-2014 ore 14:47
Irruzione artica: venti secchi al Nord e sulle Tirreniche, peggioramento sulle Adriatiche e al Sud.
Domani il blocco anticiclonico nord-atlantico favorirà lo scivolamento verso sud-est di masse di aria provenienti in parte dal Nord-Atlantico e in parte dall'Artico. Arriveranno le prime copiose nevicate sino a quote medio-basse sulle Alpi estere, in particolare su Svizzera, Baviera e Austria. Soffierà invece il föhn in Italia, sino a colpire tutta la Pianura Padana, così da ripulire l'aria in profondità. Infine, l'aria fredda nord-orientale colpirà il versante adriatico dell'Appennino, scatenando forti rovesci e qualche nevicata a quote superiori ai 1500 metri.
Crollo termico e goccia fredda balcanica
La principale conseguenza di tale irruzione artica sarà il forte calo termico, un vero crollo che si avvertirà nei giorni successivi, sino a 10°C in meno. Anche perché la saccatura andrà in cut-off e si isolerà sulla penisola balcanica come goccia fredda, in grado di interessare le regioni centro-meridionali adriatiche, e successivamente solo quelle meridionali, con venti di grecale. Meteo instabile, quindi, per il Meridione per alcuni giorni, mentre al Nord e sulle regioni tirreniche permarrà il sole, seppure in contesto termico più consono al periodo.
Nuova rimonta altopressoria azzorriana
A seguire, negli ultimi giorni di ottobre, sembra prendere piede la possibilità di un tipico scenario barico NAO positivo, ovvero caratterizzato da un ciclone islandese molto profondo a fronte di un anticiclone azzorriano in avanzata verso l'Europa centro-occidentale, come possiamo osservare nella Multimodel a 500 hPa del 27 ottobre. Facile quindi pensare ad alta pressione soprattutto al Centro-Nord, con correnti di grecale a insistere ancora sulle regioni meridionali.
Flusso zonale atlantico ancora disperso
Ma in definitiva non si trovano tracce nel medio-lungo termine del flusso zonale atlantico, il vero protagonista dell'autunno italiano. Le perturbazioni oceaniche continuano a scorrere troppo a nord, lasciando il Mediterraneo sotto la protezione degli anticicloni subtropicali. Vista però l'origine atlantica del nuovo anticiclone e soprattutto vista la prevalente ventilazione nord-orientale, non si prevedono nuovi sopra-media termici. Tutto ciò in attesa dell'Atlantico.
Aldo Meschiari
da Meteogiornale.it
[h=2]Irruzione artica, fine del caldo anomalo, poi torna l'alta pressione. Atlantico: dove sei?[/h]
- Siamo nell'imminenza dell'irruzione artica che riporterà le temperature entro le medie del periodo, oltre che alla prima neve sulle Alpi estere. A seguire si formerà una insidiosa goccia fredda tra lo Ionio e l'Egeo, in grado di instabilizzare il tempo sulle regioni meridionali. Continua a rimanere assente il flusso zonale atlantico, e con esso le tipiche piogge autunnali.
Pubblicato da:
[h=4]Aldo Meschiari[/h]21-10-2014 ore 14:47
Irruzione artica: venti secchi al Nord e sulle Tirreniche, peggioramento sulle Adriatiche e al Sud.
Domani il blocco anticiclonico nord-atlantico favorirà lo scivolamento verso sud-est di masse di aria provenienti in parte dal Nord-Atlantico e in parte dall'Artico. Arriveranno le prime copiose nevicate sino a quote medio-basse sulle Alpi estere, in particolare su Svizzera, Baviera e Austria. Soffierà invece il föhn in Italia, sino a colpire tutta la Pianura Padana, così da ripulire l'aria in profondità. Infine, l'aria fredda nord-orientale colpirà il versante adriatico dell'Appennino, scatenando forti rovesci e qualche nevicata a quote superiori ai 1500 metri.
Crollo termico e goccia fredda balcanica
La principale conseguenza di tale irruzione artica sarà il forte calo termico, un vero crollo che si avvertirà nei giorni successivi, sino a 10°C in meno. Anche perché la saccatura andrà in cut-off e si isolerà sulla penisola balcanica come goccia fredda, in grado di interessare le regioni centro-meridionali adriatiche, e successivamente solo quelle meridionali, con venti di grecale. Meteo instabile, quindi, per il Meridione per alcuni giorni, mentre al Nord e sulle regioni tirreniche permarrà il sole, seppure in contesto termico più consono al periodo.
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Nuova rimonta altopressoria azzorriana
A seguire, negli ultimi giorni di ottobre, sembra prendere piede la possibilità di un tipico scenario barico NAO positivo, ovvero caratterizzato da un ciclone islandese molto profondo a fronte di un anticiclone azzorriano in avanzata verso l'Europa centro-occidentale, come possiamo osservare nella Multimodel a 500 hPa del 27 ottobre. Facile quindi pensare ad alta pressione soprattutto al Centro-Nord, con correnti di grecale a insistere ancora sulle regioni meridionali.
Flusso zonale atlantico ancora disperso
Ma in definitiva non si trovano tracce nel medio-lungo termine del flusso zonale atlantico, il vero protagonista dell'autunno italiano. Le perturbazioni oceaniche continuano a scorrere troppo a nord, lasciando il Mediterraneo sotto la protezione degli anticicloni subtropicali. Vista però l'origine atlantica del nuovo anticiclone e soprattutto vista la prevalente ventilazione nord-orientale, non si prevedono nuovi sopra-media termici. Tutto ciò in attesa dell'Atlantico.
Aldo Meschiari
da Meteogiornale.it