Maltrattamento di animali e nozione di necessità (1 utente sta leggendo)

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Giovedì 18 Settembre 2014

Cassazione Penale

Cass. Sez.III n.36715 del 3 settembre 2014 (ud 17 apr. 2014)
Pres.Fiale Est. Di Nicola Ric.X

Maltrattamento di animali e nozione di necessità

Il delitto di cui all'art. 544-ter cod. pen. è a dolo specifico, nel caso in cui la condotta lesiva dell'integrità e della vita dell'animale sia tenuta per crudeltà, e a dolo generico quando essa sia tenuta, come nel caso in esame, senza necessità. Nel concetto di necessità, la cui ricorrenza esclude la configurabilità del reato, è compreso lo stato di necessità di cui all'art. 54 cod. pen., e ogni altra situazione che renda indispensabile la realizzazione di una condotta lesiva per evitare un pericolo imminente o per impedire l'aggravamento di un danno alla persona o ai beni ritenuto altrimenti inevitabile. Ne consegue come la nozione di necessità rilevante ai sensi dell’ art. 544 ter cod. pen. (così come per l’omologa fattispecie di cui all’art. 544 bis cod. pen) non sia pienamente sovrapponibile allo stato di necessità, previsto dall'art. 54 cod. pen.


Sentenza 1 parte.jpgSentenza 2 parte.jpgSentenza 3 parte.jpgSentenza parte 4.jpgSentenza parte 5.jpgSentenza parte 6.jpg
 
Maltrattamento di animali e nozione di necessità

Ma! Vacci a capire!

Beh, se hai necessità di lasciare la museruola al cane per tutto il giorno, non possono contestarti la crudeltà, no?! O se un cane aggredisce una persona e non c'è altro modo, le gli spari e lo uccidi non possono punirti.
Principio che vale per tutte le situazioni dove si verifica la ratio della esimente.
 
Ultima modifica:
Questo lo avevo capito. Non riesco a capire perchè in secondo tempo la figlia (proprietaria del cane e denunciante), non ha testimoniato contro e non si è dichiarata parte offesa.

Questo importa poco alla causa. Il dato rilevante della cassazione sta nel fatto che solo in caso di necessità poteva essere invocata l'esimente.
Poi, secondo me, le due donne non avevano sporto querela perché pensavano di essere in torto.
 

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