DA IL CACCIATORE.COM :
L’ON. SERGIO BERLATO RISPONDE A TIMO
L’avv. Franco Timo ha eluso volutamente la domanda che gli avevo rivolto, chiedendo che smentisse le voci che mi sono state riferite da alcuni dirigenti nazionali della Federcaccia, sentite non solo dal sottoscritto ma anche da alcuni testimoni. Lui mi parla del patrimonio immobiliare mentre le indiscrezioni riferitemi riguardano il conto economico.
Non so se sia più appesa ad un filo il futuro della CONFAVI o la presidenza della Federcaccia da parte dell’avv. Timo. Nei prossimi mesi avremo modo di verificarlo.
Non si preoccupi dei miei rapporti con l’attuale Ministro Zaia che conosco da molti anni prima che incontrasse il presidente protempore della Federcaccia.
In merito alla richiesta di candidatura alle politiche, vuole forse il presidente Timo che io renda pubblici gli esiti degli incontri tenutisi a Roma alla presenza, oltre che del sottoscritto e di altri esponenti politici romani, anche di qualche altro dirigente nazionale della Federcaccia che lo accompagnava (non vorrei sbagliarmi ma mi sembrava che fosse il delegato della Liguria Luciano Pansolin)che forse potrebbe confermare che le cose non sono propriamente andate come le racconta il Presidente Timo?
Tiri pure la corda il presidente Timo ma avendo l’accortezza di non spezzarla. La mia pazienza è grande ma non infinita.
Considero l’amicizia un valore sacro e non accetto che qualcuno , neanche se avvocato, possa abusarne in modo spregiudicatamente inflazionato.
Non so se l’avv. Timo abbia cominciato o meno a reclutare anche gli extracomunitari nella sua associazione per far quadrare i numeri, perchè delle due l’una: o la maggior parte di quelli che scrivono in lista e che incontriamo tutti i giorni sono dei gran bugiardi, oppure non si capisce dove sia andato a prenderli i tremila nuovi iscritti rispetto all’anno precedente (a meno che non se li sia fatti prestare dai suoi amici dell’Arcicaccia o dell’Italcaccia).
Adesso che si è pavoneggiato abbastanza su quanto grande sia (o fosse) la Federcaccia e su quante sedi possegga, cosa ne dice, caro avvocato se ci cominciasse a raccontare come vorrebbe modificare la 157/92 visto che a tutte le riunioni alle quali è stato invitato sia al Ministero che a Bologna, ha fatto di tutto tranne che dirci cosa vuole fare per la caccia italiana? Io mi sono esposto in prima persona per dire come vorrei fare andare a caccia i cacciatori italiani, ma lei che rappresenta (per il momento) la più grossa associazione venatoria italiana non ha ancora avuto il coraggio di dirci come la pensa. Teme forse di venire attaccato dall’ala sinistra della sua associazione che amoreggia con l’Arcicaccia, Legambiente e LIPU, oppure dai suoi ex amici che l’aspettano al varco al rinnovo delle cariche statutarie?
Sulle nostre proposte di modifica alla 157/92 abbiamo chiesto un parere ai cacciatori, (compresi i suoi, caro avvocato) ed abbiamo raccolto, per il momento, 508.323 firme in meno di due mesi.
Invece di tentare di smontare le nostre proposte, caro avvocato, cominci a presentarci le sue ed abbia il coraggio, come abbiamo fatto noi, di esporsi in prima persona per capire quale sia il livello della loro condivisione tra gli iscritti alla Federcaccia, prima ancora che tra quelli iscritti alle altre associazioni.
L’ aspetto a Spoleto il 13 settembre, caro presidente Timo e poi a Vicenza il 19 settembre.
Dall’esito di questi due confronti pubblici capiremo se a doversi preoccuparsi per il proprio futuro sarò io o se dovrà invece essere lei.
Buona fortuna, caro presidente: le consiglio di prepararsi bene perchè forse lei non conosce ancora abbastanza.
Sergio Berlato.
L’ON. SERGIO BERLATO RISPONDE A TIMO
L’avv. Franco Timo ha eluso volutamente la domanda che gli avevo rivolto, chiedendo che smentisse le voci che mi sono state riferite da alcuni dirigenti nazionali della Federcaccia, sentite non solo dal sottoscritto ma anche da alcuni testimoni. Lui mi parla del patrimonio immobiliare mentre le indiscrezioni riferitemi riguardano il conto economico.
Non so se sia più appesa ad un filo il futuro della CONFAVI o la presidenza della Federcaccia da parte dell’avv. Timo. Nei prossimi mesi avremo modo di verificarlo.
Non si preoccupi dei miei rapporti con l’attuale Ministro Zaia che conosco da molti anni prima che incontrasse il presidente protempore della Federcaccia.
In merito alla richiesta di candidatura alle politiche, vuole forse il presidente Timo che io renda pubblici gli esiti degli incontri tenutisi a Roma alla presenza, oltre che del sottoscritto e di altri esponenti politici romani, anche di qualche altro dirigente nazionale della Federcaccia che lo accompagnava (non vorrei sbagliarmi ma mi sembrava che fosse il delegato della Liguria Luciano Pansolin)che forse potrebbe confermare che le cose non sono propriamente andate come le racconta il Presidente Timo?
Tiri pure la corda il presidente Timo ma avendo l’accortezza di non spezzarla. La mia pazienza è grande ma non infinita.
Considero l’amicizia un valore sacro e non accetto che qualcuno , neanche se avvocato, possa abusarne in modo spregiudicatamente inflazionato.
Non so se l’avv. Timo abbia cominciato o meno a reclutare anche gli extracomunitari nella sua associazione per far quadrare i numeri, perchè delle due l’una: o la maggior parte di quelli che scrivono in lista e che incontriamo tutti i giorni sono dei gran bugiardi, oppure non si capisce dove sia andato a prenderli i tremila nuovi iscritti rispetto all’anno precedente (a meno che non se li sia fatti prestare dai suoi amici dell’Arcicaccia o dell’Italcaccia).
Adesso che si è pavoneggiato abbastanza su quanto grande sia (o fosse) la Federcaccia e su quante sedi possegga, cosa ne dice, caro avvocato se ci cominciasse a raccontare come vorrebbe modificare la 157/92 visto che a tutte le riunioni alle quali è stato invitato sia al Ministero che a Bologna, ha fatto di tutto tranne che dirci cosa vuole fare per la caccia italiana? Io mi sono esposto in prima persona per dire come vorrei fare andare a caccia i cacciatori italiani, ma lei che rappresenta (per il momento) la più grossa associazione venatoria italiana non ha ancora avuto il coraggio di dirci come la pensa. Teme forse di venire attaccato dall’ala sinistra della sua associazione che amoreggia con l’Arcicaccia, Legambiente e LIPU, oppure dai suoi ex amici che l’aspettano al varco al rinnovo delle cariche statutarie?
Sulle nostre proposte di modifica alla 157/92 abbiamo chiesto un parere ai cacciatori, (compresi i suoi, caro avvocato) ed abbiamo raccolto, per il momento, 508.323 firme in meno di due mesi.
Invece di tentare di smontare le nostre proposte, caro avvocato, cominci a presentarci le sue ed abbia il coraggio, come abbiamo fatto noi, di esporsi in prima persona per capire quale sia il livello della loro condivisione tra gli iscritti alla Federcaccia, prima ancora che tra quelli iscritti alle altre associazioni.
L’ aspetto a Spoleto il 13 settembre, caro presidente Timo e poi a Vicenza il 19 settembre.
Dall’esito di questi due confronti pubblici capiremo se a doversi preoccuparsi per il proprio futuro sarò io o se dovrà invece essere lei.
Buona fortuna, caro presidente: le consiglio di prepararsi bene perchè forse lei non conosce ancora abbastanza.
Sergio Berlato.