la politica e il nucleare cosa ne pensate (2 utenti stanno leggendo)

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antonioskeet
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MILANO
sono favorevole ad un nucleare sicuro, lo sono sempre stato anche nel 86
quando i verdastri e la maggior parte complici i media gridavano al lupo al lupo, come sempre.. oggi abbiamo centrali elettriche a policombustibile
che bruciano in maggir parte carbone e gas, con conseguente aumento dell'inquinamento il prezzo del energia eletrica è maggiore
del 30% altri stati europei.... :(

il nucleare e' il futuro tra 10 anni non potremo piu' accendere la luce nelle nostre case .l'industria non riesce a sostenere il costo crescente dell'energia e va' in zone a prezzi piu bassi...
:( :(

ciao :D
 
io sono favorevolissimo al nucleare, ma contrario alla gestione italiana.
A mio avviso la classe politica attuale non è assolutamente in grado di gestire una risorsa molto redditizia, ma di delicatissima gestione; se già un termovalorizzatore viene visto come qualcosa di alieno non oso immaginare una centrale nucleare.
In un paese dove la burocrazia e la mentalità sono retrogade(64% di carico fiscale sui carburanti con un gruppo di gestione Eni e trivellazione Saipem tra i più grandi al mondo...), meglio continuare a comprarla da chi la sa gestire(francia et simila...)
L'italiano deve prima toccare il fondo... e forse poi si "può"trovare una soluzione.
 
Assolutamente contrario,non da assolutamente energia capace di accontentare tutti.Siamo un paese fantastico noi,incapace di rinnovarsi,si dice che per il solare ci vuole tanto tempo per poterci dare energia,falso,invece ce ne vuole molto di più per costruire una centrale nucleare circa 15 anni,ma nn crediate che bisogna farne qualcuna per poter dare energia sufficiente,ci prendono per il culo dx e sx ma noi siamo poco informati,ignoranti su molte cose utili,allora l'unica cosa che sappiamo fare e seguire quello che dicono i nostri politici,pensando ancora che dicano cose intelligenti ma non è così,la nostra classe politica è ignorante,ma molto probabilmente rappresenta il cittadino medio.saluti.
vedete queso video magari le idee si schiariscono....
http://youtube.com/watch?v=fzVQ05DZkZM&feature=related
 
Re: la politica e il nucleare cosa ne pensate

antonioskeet ha scritto:
sono favorevole ad un nucleare sicuro, lo sono sempre stato anche nel 86
quando i verdastri e la maggior parte complici i media gridavano al lupo al lupo, come sempre.. oggi abbiamo centrali elettriche a policombustibile
che bruciano in maggir parte carbone e gas, con conseguente aumento dell'inquinamento il prezzo del energia eletrica è maggiore
del 30% altri stati europei.... :(

il nucleare e' il futuro tra 10 anni non potremo piu' accendere la luce nelle nostre case .l'industria non riesce a sostenere il costo crescente dell'energia e va' in zone a prezzi piu bassi...
:( :(

ciao :D


anch'io sono d'accordo con il nucleare... :wink: ...anche se il sicuro assoluto secondo me non esiste... :cry: Ma siamo circondati da nazioni nuclearizzate :? perciò....
 
Assolutamente favorevole....Serve sicuramente così come serve incrementare
la produzione di energia "pulita" attraverso i pannelli fotovoltaici che sembra finalmente abbiano preso piede almeno qui in Calabria.....A casa mia per ora ho quelli per la produzione di acqua calda,sono utilissimi..... :P .....Per la sicurezza al nucleare,neh,che dire,se scoppiano tutti quelli che abbiamo sui confini (Francia) avremo più danni noi che i cugini d'oltralpe.... :twisted:
 
son daccordo con tutti quelli favorevoli al nucleare,l'italia è circondata da centrali quindi nn vedo il motivo di preoccuparmi di averne una anche io ,però il problema come dice massy è quello della gestione,io li farei gestire a enti militari!!!
si al nucleare
no a valsoia(fa cacare)
 
favorevole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1-le centrali di 4°generazione quelle ora in fase di sviluppo garantiscono
la quasi totale sicurezza
2-quelli che sono i rifiuti radioattivi non esisteranno più in quanto queste centrali sono in grado di incenerire i rifiuti quindi si potranno vuotare i magzzini già esistenti se non sono gia stati sigillati per evitare rischi
3-sarà inoltre possibile bruciare plutionio(utilizzato in ordigni militari smantellati)incenerire l'uranio impoverito e quello che è il 95% circa dello scarto attuale cioè l'uranio238 isotopo fertile potrà essere arrichito all'isotopo
239 che è fissile e quindi riutilizzabile come carburante pre la centrale
(spero di non essermi incespicato sui numeri degli isotopi)
4- come già dettocompriamo energia nucleare da francia svizzera croazia slovenia
e se cernobyl a portato effetti anche a4000km di distanza quelle sul confine pensate non ci tocchino anche con le alpi di mezzo
5-i referendum ha impedito a enel di costruire il nucleare anche fuori dall'italia
cosa che avrebbe fatto comodo per abbassare un po i prezzi però i pecorari
che hanno fatto di tutto per eliminarlo adesso vogliono energia per le varie
comodità moderne e non gli importa come viene prodotta
6-gli stessi pecorari che vogliono le fonti altrnative però non vogliono eolico
idroelettrico(causa dighe) poi le maree non possiamo sfruttarle come i francesi e questo non l'hanno ancora capito il solare è improponibile per il
fabbisogno nazionale quindi continuiamo a usare i turbogas ma fa niente perchè adesso non inquinano (solo perchè servono)
7-tornando al nucleare gli incidenti di fusione del nocciolo nella storia del nucleare sono stati 3 due irrilevanti e cernobyl rilevante più per la cattiva gestione del incidente che l'incidente stesso o quanto meno si sarebbero potute salvare molte più persone e senza mandarle al macello come hanno fatto
8-i pecorari pubblicizzano una centrale idroelettrica sul naviglio di milano dove
un salto di 1m produce un bel po di energia omettendo di dire che:
a-2000000 gli euro serviti alla costruzione
b-solo per milano e provincia ce ne vogliono 10000
c-funziona dai 4 aigli 8 mesi l'anno a seconda delle precipitazioni
facendo 2 conti ci sarebbero fondi a sufficenza per creare nucleare per quasi tutto il nord italia senza considerare la difficolta logistica di trovare i 10000salti d'acqua con portata sufficiente a milano
 
Massimiliano ha scritto:
Assolutamente contrario,non da assolutamente energia capace di accontentare tutti.Siamo un paese fantastico noi,incapace di rinnovarsi,si dice che per il solare ci vuole tanto tempo per poterci dare energia,falso,invece ce ne vuole molto di più per costruire una centrale nucleare circa 15 anni,ma nn crediate che bisogna farne qualcuna per poter dare energia sufficiente,ci prendono per il culo dx e sx ma noi siamo poco informati,ignoranti su molte cose utili,allora l'unica cosa che sappiamo fare e seguire quello che dicono i nostri politici,pensando ancora che dicano cose intelligenti ma non è così,la nostra classe politica è ignorante,ma molto probabilmente rappresenta il cittadino medio.saluti.
vedete queso video magari le idee si schiariscono....
http://youtube.com/watch?v=fzVQ05DZkZM&feature=related
massimiliano hai visto le liste d'attese per i pannelli solari?
e il costo per le famiglie fino a quando pensi che l'enel possa pagare quello che promette prima di far fallire lo stato
 
Sono assolutamente favorevole... in particolar modo dopo aver sentito il pecoragno dire che il futuro è nel carbone...

azz... oramai ci sono degli standard di sicurezza tali da non avere più i timori degli anni 80... poi quel referendum fu notevolmente viziato da una condizione emotiva distorta della società.

E comunque, visto che i Verdi e gli ambientalisti si preoccupano dell'impatto ambientale, vorrei solo ricordargli che a 30 km dal confine piemontese la Francia produce energia nucleare senza alcun problema... pensate che se scoppiasse quella centrale quella nube radioattiva si fermerebbe al confine???????

Come sempre il massimalismo integralista degli pseudo ambientalisti ha creato danni incalcolabili, immondizia napoletana docet...
 
Penso che non è questione di essere favorevoli o meno, ma più banalmente dire che, allo stato attuale abbiamo bisogno di tutto.
Chi è più addentro alla questione dovrebbe indicare delle percentuali precise di tutte le fonti energetiche o meglio le percentuali massime raggiungibili, il tempo per raggiungerle, il costo, il tasso d'inquinamento delle stesse, altrimenti non si capisce niente. Personalmente so che il paese all'avanguardia sulle energie, così dete rinnovabili è la Germania, ma non arriva che al 20% del totale compreso l'eolico (che io escluderei perchè è il classico esempio in cui il rimedio è peggiore del male). Inoltre quando si parla di fonti rinnovabili, non può essere avulso dal discorso sulla potenza installata (quest'ultima non può essere sostituita dalle fonti rinnovabili).
In conclusione penso che non si debbe buttare niente (nucleare di ultima generazione compreso) se non quelle fonti estremamente inquinanti che abbiamo in Italia e che non sono assolutamente sostenibili, come non sono più sostenibili le asserzioni ideologiche e fondamentaliste dei verdi e dei loro compagni di merende.
 
Il nucleare mi fa paura, ma più paura mi fa il petrolio. Credo che sia preferibile il rischio del nucleare che la la certezza dei danni del petrolio (e non solo danni ambientali). Sulle energie alternative, beh, che dire? meglio poco di niente, ma davvero non possono risolvere il problema energetico.
 
Saluti a tutti! Il discorso del nucleare entra nel più complesso discorso sulle fonti di energia necessarie. Secondo me la prima fonte energetica pulita e immediatamente disponibile è il "risparmio energetico" solo ultimamente viene pubblicizzato, ma mai abbastanza ovvero manca la consapevolezza sia della classe politica che dei cittadini nei riguardi di una attuazione elementare di politica di risparmio. Poi vivendo in Italia un paese ad alta densità di popolazione rispetto al nord europa collocare qualsiasi impianto sia nucleare che alternativo è oltremodo difficile. Per il nucleare dobbiamo tenere conto dei costi dell'impianto, del costo del combustibile che aumenterà dato che si tratta di un minerale molto richesto, dell'alto rischio sismico del territorio italiano, fattore primario!! e dello smaltimento delle scorie. Gli impianti di ultima generazione sono sicuri purchè in un territorio sicuro, altrimenti il rischio aumenta. Non possiamo neanche permetterci ettari di impianti a pannelli e nemmeno chilometri di impianti eolici e in ultimo con le dighe non possiamo discriminare i territori a valle per mancanza di acqua. L'ITALIA è un paese lungo e complesso che meriterebbe di essere valorizzato nelle sue differenti possibilità come per la cucina. Per cui concludendo, per me (non solo per me) sarebbe fondamentale attuare una politica di risparmio energetico usando la tecnologia migliore, poi costruzione di tanti piccoli impianti di tecnologia avanzata che sfruttano le possibilità e le caratteristiche del territorio. Ma ribadisco che la prima fonte di energia oggi, ovvero immediata, è il risparmio.
 
Nella situazione attuale italiana di spreco di tutti i tipi di risorse energeniche quella del risparmio sicuramente dovrebbe essere la fonte primaria.
Purtroppo ha una durata limitata (ovviamente non si può risparmiare all'infinito), giusto il tempo di costruire le centrali nucleari più avanzate e più convenienti.
E' inutole cercare di mettere il bavaglio alla scienza, ora ci ha inventato questo tipo di energia e non possiamo non sfruttarla come stanno facendo tutte le nazioni progredite.
 
grifonenero ha scritto:
Basta ipocrisie.
Siamo circondati da paesi che prroducono energia col nucleare e che poi la vendono a noi...
Sono favorevole.


Questo è il punto....
A me il nucleare fà paura...ma avere una centrale a Nizza è come averla in casa.....
 
Ok il nucleare, naturalmente nei siti idonei.. e in Italia questi scarseggiano.
Ma non pensiate che col solo nucleare si possa risolvere il problema energetico in Italia, per i motivi che vi ha già spiegato Bigrillo.

Oltretutto c'è una recentissima dichiarazione del portavoce del commissario Ue Andris Piebalgs che chiarisce, se ce ne fosse stato bisogno, che il nucleare NON è una fonte rinnovabile, perciò non rientrerebbe nel computo delle fonti pulite idonee al raggiungimento dell'obbiettivo del 17% di consumi prodotti da rinnovabili previsto dalla CE entro il 2020.
 
da GreenReport.it
19/03/2008 Energia

Nucleare: cosa conviene e a chi
di Massimo Serafini

ROMA. Se si dovesse guardare al rilievo che, il quotidiano Repubblica, ha dato al piano nucleare per l’Italia della Edison, cioè EDF francese, sembra inevitabile il ritorno all’energia atomica, alla faccia del referendum di vent’anni fa. Qualche preoccupazione è bene averla, visto che i due partiti che si contendono il governo del paese hanno nei loro programmi questo insano proposito. L’intervista a Massimo Scalia di ieri chiariva che non basta aggiungere generazioni per considerare risolti i due problemi di questa tecnologia: le scorie radioattive e la sua cosiddetta insicurezza intrinseca. Ma al di là di queste osservazioni il servizio di Repubblica di ieri è un vero e proprio esempio di come i media sono usati dalle imprese per raggirare la popolazione e farle digerire opere indigeribili.

Il ragionamento, in estrema sintesi, è il seguente: in Italia i consumi di elettricità passeranno dagli attuali 300-320 terawattora l’anno (1 TWh corrisponde a 1 miliardo di kWh) a ben 545 TWh nel 2030. Di questo enorme fabbisogno si calcola che 100 TWh non servirà produrli per effetto delle politiche di risparmio ed efficienza energetica che, al 2020, dovrebbero portare a questa riduzione. L’attuale parco termoelettrico genera circa 225 TWh, di cui al 2020 circa 55 verrebbero coperti dal previsto raddoppio del contributo delle rinnovabili. Resterebbe un buco di 165 TWh. Come coprirli? Con il gas metano no perché emette CO2 e la UE ci obbliga a ridurre del 20% al 2020 le emissioni. Altre rinnovabili e maggior efficienza, secondo Edison, non sono possibili e di conseguenza servono 10 centrali nucleari, di cui la prima dovrebbe essere pronta nel 2019. Tradotto per il popolo: se non volete rinunciare al benessere e volete difendervi dal clima dovete accettare il nucleare.

Avanzo tre considerazioni.
La prima è che i valori dei consumi proiettati nel futuro sono falsati in modo francamente un po’ truffaldino. Il ragionamento esposto nell’articolo mette infatti a confronto valori non confrontabili. Gli obiettivi (quelli della UE, le scelte del governo su efficienza e rinnovabili) sono riferiti all’anno 2020 mentre i consumi sono quelli proiettati al 2030. Dieci anni cambiano molto, specialmente se si ipotizza un’insana crescita dei consumi, mentre tutta l’Europa (governo italiano compreso) si è impegnata per ridurli del 20% già entro il 2020. Invece di pagare all’Europa multe salatissime per non aver rispettato i patti, non sarebbe più utile e conveniente investire in efficienza e fonti rinnovabili per coprire quel fantomatico buco?

Seconda furbizia è la questione del taglio delle emissioni. Se la prima centrale nucleare è previsto che entrerà in funzione soltanto nel 2019 è evidente che al 2020 (alla data richiestaci dall’Europa) il contributo del nucleare al taglio delle emissioni non potrà che essere marginale.

Infine i costi. Edison sostiene che ogni kW di potenza installata verrebbe a costare 2000 euro (circa tre volte il costo di una normale centrale a combustibile fossile). La Moodys, l’agenzia di rating, che dovrebbe trovare i capitali per finanziare il progetto dice che costerà circa 3800 euro. Senza timore di essere smentito penso che alla fine si arriverà almeno a 5000 euro a kW, a cui però aggiungere i costi per ricostruire tutta la filiera: la gestione e il riprocessamento dell’Uranio e del Plutonio, le necessarie strutture pubbliche di verifica e di controllo, il futuro smantellamento delle centrali (non è cominciato quello per le centrali chiuse vent’anni fa), i danni da incidenti, l’immagazzinamento delle scorie radioattive per migliaia di anni. Quanto ci costerà?

Considerazione finale: in Germania un kW di solare fotovoltaico (9 metri quadri) costa 3500 euro, in Italia 6000, entrambi una volta installati non sono né pericolosi né producono scorie da smaltire. Cosa conviene di più? - E soprattutto per chi? - Per le casse della Edison conviene il nucleare - alla collettività nazionale il solare. Confrontiamoci pure ma non giochiamo con carte truccate.
 
Considerazione finale: in Germania un kW di solare fotovoltaico (9 metri quadri) costa 3500 euro, in Italia 6000, entrambi una volta installati non sono né pericolosi né producono scorie da smaltire. Cosa conviene di più? - E soprattutto per chi? - Per le casse della Edison conviene il nucleare - alla collettività nazionale il solare. Confrontiamoci pure ma non giochiamo con carte truccate. :shock:
:D
perche' non dire il rovescio della medaglia , quanto costa la manutenzione
di dette celle, tutto facile a parole ( prezzi proibitivi) tanto e vero che in alcuni condomini si è deciso di disistallarli.... 20 anni fa' fu fatta una scelta sciagurata sull'onda emotiva di Cernobil, se vorremo ancora il benessere a cui siamo abbituati, e l'unica possibilita oltre al risparmio....
Provate a vedere le centrali eoliche come hanno deturpato il paesaggio e le migrazioni degli uccelli e quanto costano. , bisogna fare delle scelte ecologiche , ed economiche, e coraggiose per i prossimi 30/40 anni l'azienza in cui lavoro paga di E.E circa 33 milioni di € anno ad oggi, e la importa dalla Francia . se aumentano ancora i prezzi , non sara' piu conveniente produrre in italia .... con coseguente perdita di posti di lavoro , cosa drammatica .

saluti :D
 
antonio il probelma è qui
ho le famigle spendono 6000*3.5=21000€ per il fotovoltaioco ammesso che abbiano superficie a sufficienza (non fidiamoci troppo dei contributi perchè se dovesse passare una reale politica al rinnovabile lo stato fallirebbe per i contributi promessi) e che il solare è ballerino e quindi servirebbero comunque tradizionali in stand-by per evitare ttracolli e blackout i turbogas
attualmente usati in italia non è che basta accenderli e subito danno corrente
ci vuole tempo per surriscaldare il vapore e mettere al lavoro le turbine e le accensioni consumano molto più del regolare funzionametno
qui qualcuno potrà dire che c'è lo zio ivan con le sue previsioni ma ad oggi il
sistema di previsione metereologica non è esatto si basa su dati probabilistici e raffronti storici e quindi non possiamo anticipare le mosse senza contare i repentini cambiamenti di tempo
aggiugendo il fatto che non esistono accumulatori e condensatori sufficentemente potenti per dare sicurezza in caso di problemi ancora oggi nei turbogas
usano il trucco sulle turbine a seconda della richiesta energetica per non tracollare
 
Borro101 ha scritto:
antonio il probelma è qui
ho le famigle spendono 6000*3.5=21000€ per il fotovoltaioco ammesso che abbiano superficie a sufficienza (non fidiamoci troppo dei contributi perchè se dovesse passare una reale politica al rinnovabile lo stato fallirebbe per i contributi promessi) e che il solare è ballerino e quindi servirebbero comunque tradizionali in stand-by per evitare ttracolli e blackout i turbogas
attualmente usati in italia non è che basta accenderli e subito danno corrente
ci vuole tempo per surriscaldare il vapore e mettere al lavoro le turbine e le accensioni consumano molto più del regolare funzionametno
qui qualcuno potrà dire che c'è lo zio ivan con le sue previsioni ma ad oggi il
sistema di previsione metereologica non è esatto si basa su dati probabilistici e raffronti storici e quindi non possiamo anticipare le mosse senza contare i repentini cambiamenti di tempo
aggiugendo il fatto che non esistono accumulatori e condensatori sufficentemente potenti per dare sicurezza in caso di problemi ancora oggi nei turbogas
usano il trucco sulle turbine a seconda della richiesta energetica per non tracollare




prima di parlare bisognerebbe almeno informarsi..................


il nucleare non esclude le rinnovabili !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
chiaro che con le rinnovabili non si può diventare autosufficienti, !!!!
una cospicua parte del fabisogno deve passare al nucleare ( non prima di 10-15 anni) il resto un 20% lle rinnovabili.
Questo passo è obbligatorio per un semplice motivo.........
vi ricordo che c'è un obbligho previsto dalla direttiva 2003/87/ dell'Unione Europea sulle emissioni di c02 che obbliga alla riduzione entro il 2012 di produzione di cO2, pena l'assegnazione di quote di cO2 che verrebbero a costare un patrimonio all'italia, altro che i contributi.
A riguardo chi ha un'oretta di tempo si riguardi sul sito di report http://www.report.rai.it il servizio che si chiama " L'ALTRO MODELLO", direi che è molto interessante.
 
ema io non ho mai detto che il nucleare esclude le rinnovabili ho semplicemente detto che i costi per le famigle sono proibitivi ed inoltre
il rinnovabile non è autosufficiente perchè segue eventi atmosferici non
certi ne prevedibili inoltre il fantomatico 20% dovra derivare almeno il 18%
dal solare perchè a parte l'attuale produzione da impianti idroelettrici e eolici
esistenti e larderella non ce altra alternativa visto che non lasciano costruire ne dighe ne eliche i termoutilizzatori rilasciano co2 i turbogas andranno smantellati se continuano cosi russi confinanti
la corretta gestione per mantenere basso il co2 è termovalorizzatori e nucleare risolvendo anche il problema rifiuti poi il 20% rinnovabile per ora in italia e utopia almenno finche i costi saranno questi senza contare il fatto che non credo che il consumo privato nemmeno si avvicini a quella cifra
 

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