il problema è il seguente. cinghiali, ne ho abbattuti diversi, da bravo selettore...
in genere cerco di avere un immagine chiara e ferma del cinghiale, sparare in appoggio, bolt-action, fino al crepuscolo..etc etc
Sparo con una bolt-action 30-06, canna 53, passo 1/10, canna semipesante - winchester strata xpr..e i colpi in oggetto sono tutti, poi confermato alla macellazione, in aree vitali.
I colpi al sistema nervoso centrale, encefalo e midollo, per sopraggiunta paralisi immediata fulminano l'animale sul posto praticamente sempre.
ma tirando alle tradizionali aree vitali, cuore/polmone, solo in alcuni casi lo shock è immediato...e più frequentemente a medie distanze e cartucce al piombo e soft point.
molti di essi non sono rimasti sull'anschuss, compromettendone il recupero (zone di frasche, calanchi, canaloni).
i verri sopra il quintale sono comuni e diffidenti all'aperto e a volte i tiri vanno fatti anche a 150m (che di per sè specie ad animale fermo son tollerabilissimi), l'area vitale si colpisce tranquillamente..ma l'animale tira avanti.
le munizioni che prediligo sono le remington core lokt SP (testa tonda e raramente psp per problemi di cameramento) che però oltre i 100 mi danno seri problemi sugli animali da quintale...
ma se per le brevi distanze e animali medi sono ottime, a distanza non mi soddisfano.
ho provato pure le fiocchi epn e freccianera 180, le win powerpoint 165grs, le PPU 180grs SP, l'esito è lo stesso: 50-200m di trascinamento più o meno gagliardo e caduta...e a volte secondo colpo di grazia.
c'è chi insiste sulla leggenda del 30-06 "troppo potente" e menate varie, ma io credo solo a due cose: piazzamento e balistica terminale (e l'energia non è mai troppa - Ruark)
Se il piazzamento c'è, evidentemente il problema è la fase di impatto.
C'è anche da dire che una cartuccia molto veloce e dura può trapassare e non cedere bene energia specie se non incontra resistenza ma solo tessuti molli, ma non è il mio caso: a 50-80m sia colpo alla testa che colpo al torace, l'animale di ogni taglia resta secco.
è dopo i 100 che cominciano i dolori (quando cioè non posso tentare in sicurezza il colpo cervello-midollo-cervicale e tiro alla spalla)
visto che ammetto di essere un tiratore tecnicamente decente ma comunque totalmente o quasi novello del tiro rigato e del suide sul campo, chiedo assistenza.
Temo che passare al 300wm non avrebbe molto senso, in quanto sempre un 7.62 resta e non è che tiro a 300m...spero sia solo un problema di cartuccia o di connubio con l'arma, ma chiedo comunque aiuto ai veterani, anche perchè apparentemente il piazzamento è nei punti vitali - i casi di padella o tiro storto non li cito, non ha senso lamentarsene. ma un colpo al cuore e animale che parte indemoniato per restare morto in un rovo inarrivabile è un peccato!
se fosse un fatto di munizioni e sconsigliaste pure voi il cambio di calibro, cosa consigliate? bonded?
Grazie
in genere cerco di avere un immagine chiara e ferma del cinghiale, sparare in appoggio, bolt-action, fino al crepuscolo..etc etc
Sparo con una bolt-action 30-06, canna 53, passo 1/10, canna semipesante - winchester strata xpr..e i colpi in oggetto sono tutti, poi confermato alla macellazione, in aree vitali.
I colpi al sistema nervoso centrale, encefalo e midollo, per sopraggiunta paralisi immediata fulminano l'animale sul posto praticamente sempre.
ma tirando alle tradizionali aree vitali, cuore/polmone, solo in alcuni casi lo shock è immediato...e più frequentemente a medie distanze e cartucce al piombo e soft point.
molti di essi non sono rimasti sull'anschuss, compromettendone il recupero (zone di frasche, calanchi, canaloni).
i verri sopra il quintale sono comuni e diffidenti all'aperto e a volte i tiri vanno fatti anche a 150m (che di per sè specie ad animale fermo son tollerabilissimi), l'area vitale si colpisce tranquillamente..ma l'animale tira avanti.
le munizioni che prediligo sono le remington core lokt SP (testa tonda e raramente psp per problemi di cameramento) che però oltre i 100 mi danno seri problemi sugli animali da quintale...
ma se per le brevi distanze e animali medi sono ottime, a distanza non mi soddisfano.
ho provato pure le fiocchi epn e freccianera 180, le win powerpoint 165grs, le PPU 180grs SP, l'esito è lo stesso: 50-200m di trascinamento più o meno gagliardo e caduta...e a volte secondo colpo di grazia.
c'è chi insiste sulla leggenda del 30-06 "troppo potente" e menate varie, ma io credo solo a due cose: piazzamento e balistica terminale (e l'energia non è mai troppa - Ruark)
Se il piazzamento c'è, evidentemente il problema è la fase di impatto.
C'è anche da dire che una cartuccia molto veloce e dura può trapassare e non cedere bene energia specie se non incontra resistenza ma solo tessuti molli, ma non è il mio caso: a 50-80m sia colpo alla testa che colpo al torace, l'animale di ogni taglia resta secco.
è dopo i 100 che cominciano i dolori (quando cioè non posso tentare in sicurezza il colpo cervello-midollo-cervicale e tiro alla spalla)
visto che ammetto di essere un tiratore tecnicamente decente ma comunque totalmente o quasi novello del tiro rigato e del suide sul campo, chiedo assistenza.
Temo che passare al 300wm non avrebbe molto senso, in quanto sempre un 7.62 resta e non è che tiro a 300m...spero sia solo un problema di cartuccia o di connubio con l'arma, ma chiedo comunque aiuto ai veterani, anche perchè apparentemente il piazzamento è nei punti vitali - i casi di padella o tiro storto non li cito, non ha senso lamentarsene. ma un colpo al cuore e animale che parte indemoniato per restare morto in un rovo inarrivabile è un peccato!
se fosse un fatto di munizioni e sconsigliaste pure voi il cambio di calibro, cosa consigliate? bonded?
Grazie