Il voto in Senato era stato preceduto da una conferenza stampa alla quale oltre ad alcuni parlamentari contrari alle mozioni in oggetto (la Presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia de Biasi del PD e il Senatore Carlo Giovanardi del NCD) hanno presenziato il Prof. Silvio Garattini, il Prof. Roberto Caminiti, la Prof.ssa Nicoletta Landsberger e il Dott. Giuliano Grignaschi. Sempre prima del voto la Senatrice PD Elena Cattaneo aveva diffuso una lettera in cui esprimeva tutta la sua preoccupazione riguardo al metodo e al merito degli argomenti usati dai sostenitori delle posizioni anti-sperimentazione animale. Da un semplice esame degli interventi a sostegno delle mozioni la Cattaneo evidenza la scarsa conoscenza del tema e una bassissima preparazione scientifica da parte dei colleghi Senatori, scrive la Cattaneo:
Da questi interventi penso si possa evincere che alcuni parlamentari sono, in questo caso, ignari dei temi di scienza e salute di cui discutono, arrivando a:
(i) falsare la realtà dei fatti;
(ii) sostenere proposte che, se adottate, si renderebbero pericolose per la salute umana e il benessere della società;
(iii) disconoscere il valore, l’eticità e l’importanza della sperimentazione animale nella comprensione della fisiologia e della patologia umana e animale;
(iv) offendere la dignità e la fatica di migliaia di giovani ricercatori italiani e meno giovani docenti e scienziati che ogni giorno si ostinano a lavorare in Italia, nonostante il disinteresse e le avversità, per scoprire nuove spiegazioni e cure per tutti, dipingendoli come individui non interessati al benessere animale e dediti alla “vivisezione”;
(v) sminuire l’impegno costante dei ricercatori nel migliorare e ridurre il numero di animali impiegati nelle sperimentazioni;
(vi) rinnegare di fronte ai malati l’impegno a far sì che ogni strada razionale sia perseguita per trovare rimedi alle loro malattie;
(vii) definire la sperimentazione animale “un’odiosa pratica” sostenendo che un computer potrebbe “sostituirsi ai test di cancerogenicità delle sostanze” con l’obiettivo “di abbandonare progressivamente l’uso degli animali a fini scientifici fino alla completa sostituzione” visto che nonostante tanta ricerca “l’ictus non è curato” e solo in Italia ogni anno vi sono “mille casi di cancro”;
(viii) sminuire le conquiste della sperimentazione clinica e della regolamentazione in ambito sanitario che prevede necessariamente prove nell’animale prima del passaggio all’uomo;
(ix) far credere che alcune ricerche scientifiche (quali?) non servono per salvare le persone ma “le tasche delle società farmaceutiche”.
Gli amici amici degli animali stanno diventando nemici della ricerca scientifica, il panorama di questi-e personaggi e il loro fine è che non si accontentano più dei comitati etici degli atenei organi preposti a sorvegliare modi e sistemi della ricerca ma...........La bioetica è il frutto degli anni ottanta che con la crescita delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione sottolinea gli aspetti etici e la relazione fra ambiente e natura, non è più Dio la religione a controllare la vita umana ma la sfera etica e una nuova disciplina morale dove le emozioni e in particolare dolore, piacere, desiderio, paura dominano le menti spesso deboli e piene di egoismo. Etica sono i comportamenti umani, divisi in giusti, buoni, leciti-ingiusti, illeciti, cattivi. La morale poi adotta un criterio per gestire la propria libertà rispetto ad altri e nel rispetto degli altri, etica e morale è anche il senso dell'esistenza che alla base ha il bene e il male che sono gestite e filtrate dalle religioni e soprattutto in questo momento dalle ideologie sfacciatamente di parte, ingegneria genetica, trapianto di organi, sostegno artificiale di funzioni vitali, concepimento in vitro, sono ad es. risorse che possono servire per chi ne ha bisogno.Gestire la propria libertà nel rispetto degli altri è una virtù millenaria ma ed ecco il problema come tutte le virtù devono essere acquisite, attraverso l'esempio l'insegnamento e la pratica continua, a qualcuno-a servirebbe anche pratiche di ripetizioni, se è vero che le menti perverse sono più disposte all'egoismo. La **** è la parola chiave con il suo concetto domina la scena, l'uccisione di un animale era e per me resta una cosa importante e coinvolgente in tutto, ecco il nocciolo del problema l'educazione falsa e ipocrita che passa come la sola corretta, oggi viene vissuto l'uccisione comunque come un dramma, dove appunto con etica e morale viene riempita di tutt'altro significato, il tacchino del ringraziamento è dorato e asettico, l'agnello una trasfigurazione del bambi ecc. certe persone più che stare in un gabinetto parlamentare avrebbero bisogno di stare nelle fattorie a spalare letame per imparare il senso pieno della vita.