

Il cuculo non mi è mai stato simpatico, lo conoscevo per il verso quando scandiva le ore affacciandosi dalla finestrella dell’orologio a cucù che avevamo in casa nei miei trascorsi romani, da ragazzino mi divertivo a tirargli con la mitica pistola ad aria compressa Oklahoma quando si affacciava per prenderci in giro e si ritraeva chiudendo la finestrella: … cucù…cucù…cucù…….pamf ..niente! e si chiudeva nella sua fortezza di legno contenente il meccanismo svizzero che faceva divertire un ragazzino di borgata: i primi allenamenti/studio di tiro con l’anticipo! Adesso dove abito ad ogni primavera si sente cantare, ma benché individuato l’albero è sempre difficile vederlo, conoscendo le sue abitudini non può godere di simpatia, approfittare della bontà di mamma cannaiola o cinciallegra o altri piccoli uccelli ai quali fa covare il suo uovo deposto rapidamente durante un’assenza dei proprietari. E’ il Parassitismo! Il pulcino di cuculo di taglia più grossa ha nel patrimonio genetico il fratricidio ovvero invece di ringraziare per l’ospitalità sfratta i fratellastri verso **** certa, in modo da assicurarsi tutto il cibo che due benevoli genitori per dovere continuano a nutrire spinti da un grande amore verso il loro pulcino apparentemente obeso. Quindi niente discendenza, e un nido da rifare, perché il ciccione lo ha disfatto. Una famiglia sul lastrico! Cucù…Cucù sembra che se la ridano. Lo abbiamo fatto anche noi da bambini nelle nostre prese in giro portandoci la mano al naso…cucù cucù. L’altra mattina arrivando al lavoro ne ho trovato uno che doveva aver sbattuto contro i vetri a specchio dell’edificio che nonostante gli adesivi dei rapaci miete vittime in continuo: allocco, colombi, colombacci, merli, tordi, picchi, due beccacce! e minori; il cuculo non era morto e dava segno di riprendersi così l’ho abbandonato in una parte tranquilla, e si è ripreso all’indomani non c’era più neanche le sue spoglie. Sicuramente si è ripreso, ma non ho sentito un piacere dalla sua guarigione, perché quel fatto che se ne approfitta della bontà degli altri mi lascia perplesso, sarà l’età! Ma lasciare l’incombenza di allevare la propria progenie agli altri senza motivo (o forse non lo conosco) mi da fastidio, da ragazzino avrei pensato al cuculo ed al suo comportamento come un gran fico o figo (secondo la latitudine) ma adesso lo vedo come un parassita o specie da evitare. Come mai nessuno gli ha insegnato a costruire un nido? Trombare sì e casa no? Piacere sì e sacrifici no? Mi lascia perplesso. Sicuramente non ha amici!!
Oppure sta espiando una grande condanna, perchè? Buona Giornata.