Hai un arsenale in casa? Rischi la revoca del porto d'armi! (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Cari amici cacciatori,

MYGRA è diventato un punto di riferimento in ambito venatorio, grazie alla vostra passione e partecipazione. Ogni giorno, condividiamo esperienze, consigli e storie che rendono unica la nostra comunità. Oggi vi chiediamo un piccolo gesto che può fare una grande differenza: **offrire un caffè** al nostro forum. Con una donazione equivalente al costo di qualche cartuccia, potete rimuovere questo annuncio informativo e ottenere gratuitamente un account premium. Cosi facendo aiuterete lo staff a mantenere attivo e migliore questo sito per un anno intero.
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€220.00
22%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Alberto 69
Autore

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Registrato
23 Ottobre 2011
Messaggi
21,343
Punteggio reazioni
8,776
Età
55
Località
Giugliano in Campania (NA)
Martedì 14 aprile 2015

Tar 1.png

Detenere un mostruoso numero di munizioni in casa (nella specie 3029 proiettili, stando al verbale di sequestro) può portare legittimamente alla revoca della licenza di porto d’armi, ove il giudizio dell’Amministrazione sia correttamente fondato sull’inaffidabilità dell’interessato in ordine ad un corretto uso delle armi.

E’ quanto ha sentenziato il TAR della Puglia, Prima sezione di Lecce, con il provvedimento n. 1103 del 24 aprile 2014, sul presupposto che il potere di revocare la licenza di porto d’arma si fonda sulla valutazione discrezionale dell’Amministrazione, in base al disposto degli artt. 11, terzo comma, del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 ("Le autorizzazioni devono essere revocate quando nella persona autorizzata vengono a mancare, in tutto o in parte, le condizioni alle quali sono subordinate, e possono essere revocate quando sopraggiungono o vengono a risultare circostanze che avrebbero imposto o consentito il diniego della autorizzazione") e 43, secondo comma, dello stesso TULPS ("La licenza può essere ricusata … a chi non può provare la sua buona condotta o non dà affidamento di non abusare delle armi").

E’ invero principio pacifico, più volte affermato dalla giurisprudenza, quello per il quale è sufficiente che l’Autorità abbia correttamente valutato l’inaffidabilità del soggetto titolare della licenza, con il correlato rischio che della stessa possa farsi un uso improprio. Infatti, il potere di vietare - o ab initio ovvero con revoca di una precedente autorizzazione - la detenzione di armi nei confronti di chi è ritenuto ben capace di abusarne, si basa su una considerazione assolutamente ed ampiamente discrezionale, che si esercita con prevalente riguardo all'interesse pubblico che mira all'incolumità dei cittadini ed alla prevenzione del pericolo di turbamento ipotizzabile in concreto per un eventuale uso delle armi, in riferimento alla condotta ed all'affidamento che il soggetto può dare in ordine alla possibilità di un eventuale uso improprio. Posto che tale valutazione presenta un connotato preventivo, non è richiesto che vi sia stato un concreto ed accertato abuso da parte dell'interessato, essendo sufficiente invece che - sulla base di elementi obiettivi - se ne dimostri una scarsa affidabilità nell'uso delle armi, oppure un'insufficiente capacità di dominio dei propri impulsi ed emozioni.
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
  • Al momento nessuno sta chattando.
      Ciao! Scrivi un messaggio in chat per parlare con gli utenti online
      Indietro
      Alto