Saluti a tutti!
Le geai farci roti a vosgienne
Una ricettina per la tanto odiata Ghiandaia, scaltra e predatrice metodica di uova e implumi dal becco fino. Gli si spara volentieri, quindi perché non valorizzarla in cucina? Certo cucinata insieme ai turdidi, viene servita al commensale più distratto per poi ridere smorfie dovute alla durezza delle carni ….. è dura! specie se è vecchia e cucinata con i tempi dei tordi, ma con la seguente ricettina dovrebbe dare il meglio.
Spennate, eviscerate tenendo da parte cuori fegato e durelli, ben lavate, asciugate insomma pronte.
Cuori, fegati e durelli tagliati finemente e mescolati con la stessa quantità di funghi champignon tritati, la ricetta suggerisce le trombette dei morti (più profumati) un tuorlo d’uovo, prezzemolo e aglio.
Riempire l’addome degli uccelli e cucirlo o fissarlo con uno stuzzicadenti. Bardate ognuno con una sottile fetta di lardo affumicato, ben unte, cucinare a forno ben caldo. Tempi di cottura non sono indicati, ma io penso che una bagnatina con vino o brodo a metà cottura siano necessari e forno a 180° oppure casseruola con coperchio per un maggior controllo.
Qualcuno dirà “niente di nuovo” però il merito di far assaggiare e gustare un uccello sconosciuto gastronomicamente, che abita i nostri boschi, con una ricetta che trovo personalmente gustosa, una specie di sfida, si tratta di provare e perché no….. di ridere. Buona Giornata.
Le geai farci roti a vosgienne
Una ricettina per la tanto odiata Ghiandaia, scaltra e predatrice metodica di uova e implumi dal becco fino. Gli si spara volentieri, quindi perché non valorizzarla in cucina? Certo cucinata insieme ai turdidi, viene servita al commensale più distratto per poi ridere smorfie dovute alla durezza delle carni ….. è dura! specie se è vecchia e cucinata con i tempi dei tordi, ma con la seguente ricettina dovrebbe dare il meglio.
Spennate, eviscerate tenendo da parte cuori fegato e durelli, ben lavate, asciugate insomma pronte.
Cuori, fegati e durelli tagliati finemente e mescolati con la stessa quantità di funghi champignon tritati, la ricetta suggerisce le trombette dei morti (più profumati) un tuorlo d’uovo, prezzemolo e aglio.
Riempire l’addome degli uccelli e cucirlo o fissarlo con uno stuzzicadenti. Bardate ognuno con una sottile fetta di lardo affumicato, ben unte, cucinare a forno ben caldo. Tempi di cottura non sono indicati, ma io penso che una bagnatina con vino o brodo a metà cottura siano necessari e forno a 180° oppure casseruola con coperchio per un maggior controllo.
Qualcuno dirà “niente di nuovo” però il merito di far assaggiare e gustare un uccello sconosciuto gastronomicamente, che abita i nostri boschi, con una ricetta che trovo personalmente gustosa, una specie di sfida, si tratta di provare e perché no….. di ridere. Buona Giornata.