Alberto 69

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E' tutt'altro che cosa semplice spiegare il bisticcio che sta dietro le beghe legali (giustizia sportiva) delle due federazioni che in Italia si contendono l'organizzazione degli eventi legati alla caccia e al tiro a volo sportivo. Apprendiamo da un comunicato della Fidasc che in questi giorni il Coni ha deferito e rinviato a giudizio alcuni dirigenti e tesserati della Fidasc a seguito di denunce partite dalla Fitav. Non scendiamo nel particolare perchè tutto è ancora molto fumoso, tanto che ci sono azioni legali per acquisire le motivazioni di tali decisioni. Al centro del contendere sono la potestà di organizzare e gestire eventi di prim'ordine che chiamano sempre più appassionati e la gestione stessa delle discipline marchiate Fidasc.

La Fidasc contesta alla consorella di voler tornare sui suoi passi, avendo ceduto diversi anni fa, siamo nel 2000, la titolarità della disciplina Percorso di Caccia Itinerante. “In quegli anni – spiegano alla Fidasc – la disciplina non solo era praticamente sconosciuta in Italia ma richiedeva un impegno organizzativo ed economico-finanziario che la Fitav riteneva di non poter sostenere”.


“Oggi, dopo tredici anni di impegno quotidiano e di immani sacrifici da parte della Fidasc (e grazie anche alle risorse fornite da tutto il mondo venatorio italiano) la disciplina ha fatto registrare un incremento esponenziale con un numero di praticanti attivi, di ogni categoria e qualifica, che è arrivato a livelli quantitativi e qualitativi impensabili. Riuscendo ad avvicinare ad una pratica sportiva squisitamente dilettantistica tantissimi ragazzi e ragazze oltre ad un numero sempre crescente di tiratori, provenienti in massima parte dal mondo della caccia, che si erano sempre sentiti emarginati dalle discipline sportive elitarie gestite dalla Fitav".


Stessa cosa vale per il Tiro combinato di caccia, voluta fortemente dalla Fidasc, disciplina del tutto nuova (che comprende anche prove con armi rigate, perciò lontanissime dal tiro a volo), che negli anni ha fatto crescere, arrivando al primo Grand Prix internazionale e ai campionati europei. In circa dodici anni di attività internazionale, la Fidasc ha contribuito ad arricchire il medagliere mondiale del Coni, con 26 medaglie d'oro, 27 d'argento e 36 di bronzo, formando anche 121 arbitri ed ha garantito una crescita impetuosa in fatto di appassionati, cosa che non si può dire delle discipline olimpiche.
 

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