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Comando Provinciale di Terni
Terni, 2 Settembre 2013 - Nei giorni scorsi il personale del Comando Stazione di Avigliano Umbro del Corpo forestale dello Stato, durante un servizio ordinario di controllo del territorio per la prevenzione del fenomeno del bracconaggio, hanno individuato un bracconiere che deteneva illecitamente esemplari di Streptopelia decaocto (tortora dal collare) in gabbie, per l'esercizio dell'attività venatoria.
L'uomo, in una zona agricola del Comune di Montecastrilli (TR), deteneva sul tetto di copertura di box adibiti alla custodia di animali domestici, tre gabbie di metallo modificate e predisposte per la cattura della avifauna. Le trappole erano attive e pronte a intrappolare l'animale grazie alla presenza di idonea esca alimentare, composta da un miscuglio di mais, orzo e girasole, posta su un piatto di metallo.
Le gabbie rinvenute sono state poste sotto sequestro e disinnescate nel meccanismo, tali da renderle inefficaci, e i due esemplari sono stati liberati e riconsegnati all'ambiente naturale.
Il responsabile è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per l'illecito di caccia con mezzi non consentiti e detenzione di animali non cacciabili, rischiando un'ammenda fino a 3.000 euro.
Grazie alla conoscenza approfondita del territorio da parte del personale dei Comandi Stazione forestale è possibile contrastare attivamente il fenomeno del bracconaggio.
fonte:corpoforestaledellostato.it
Terni, 2 Settembre 2013 - Nei giorni scorsi il personale del Comando Stazione di Avigliano Umbro del Corpo forestale dello Stato, durante un servizio ordinario di controllo del territorio per la prevenzione del fenomeno del bracconaggio, hanno individuato un bracconiere che deteneva illecitamente esemplari di Streptopelia decaocto (tortora dal collare) in gabbie, per l'esercizio dell'attività venatoria.
L'uomo, in una zona agricola del Comune di Montecastrilli (TR), deteneva sul tetto di copertura di box adibiti alla custodia di animali domestici, tre gabbie di metallo modificate e predisposte per la cattura della avifauna. Le trappole erano attive e pronte a intrappolare l'animale grazie alla presenza di idonea esca alimentare, composta da un miscuglio di mais, orzo e girasole, posta su un piatto di metallo.
Le gabbie rinvenute sono state poste sotto sequestro e disinnescate nel meccanismo, tali da renderle inefficaci, e i due esemplari sono stati liberati e riconsegnati all'ambiente naturale.
Il responsabile è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per l'illecito di caccia con mezzi non consentiti e detenzione di animali non cacciabili, rischiando un'ammenda fino a 3.000 euro.
Grazie alla conoscenza approfondita del territorio da parte del personale dei Comandi Stazione forestale è possibile contrastare attivamente il fenomeno del bracconaggio.
fonte:corpoforestaledellostato.it