Cesene in Romania (1 utente sta leggendo)

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Re: Cesene in Romania

Non mi piace mica tanto il discorso del tanto la migratoria a cui si spara in romania non passa in Italia...quindi?...Quando non si vuol sentire non si sente..che volete farci....se pensate realmente che essere non favorevole a questo tipo di caccia deriva esclusivamente dal fatto che si creda che in questo modo arrivi meno migratoria in Italia mi fate sorridere...e dimostra che il concetto non lo afferrate...comunque finchè potete, andate pure, coi vostri registratori e con tutte le facilitazioni che ci sono in quei luoghi..finchè è lecito fatelo pure..mica vi condanno...solo che auspico una sola normativa a carattere europeo dove tutti abbiano gli stessi diritti e doveri...una normativa legata ad una caccia sostenibile alle consistenze numeriche dei migratori e degli stanziali.e non legata al solo D** denaro...cio significa non adottare la legge italiana perchè ridicola ma neanche quelle forse un po' troppo leggere di altri stati...
 
Re: Cesene in Romania

infatti il probelema è che tanto si ammazza la quanto qua quando c'è da ammazzare animali...sbaglio?? è sbagliato la come è sbagliato chi lo fa qua...punto :wink:

uccidere 1000 allodole in romania o dove si voglia è sbagliato...ucciderne 500 qua è sbagliato....

io se ne faccio 10 quando esco una mattina sono più che contento, ma mi rendo conto che nn siamo tutti uguali :wink:
 
Re: Cesene in Romania

mimmotursi ha scritto:
Grifo, Riccardo,
il vostro tentativo di far intendere la realtà MONDIALE e non solo rumena o italiana dell'effettivo e veritiero numero della selvaggina è nobile ma purtroppo INASCOLTATO.
Io ci ho rinunciato perchè si parla e discute con gente che "a prescindere" non vuol capire cose fondamentali quali le rotte, i venti, l'habitat e tutta una infinità di cose che a noi son chiarissime da sempre (almeno per me che all'estero ci caccio ad 35 anni !!!). Non si vuole capire che la caccia in Italia alla migratoria l'hanno uccisa per "dissanguamento" iniziando almeno 30 anni fa con apporre ai cacciatori i primi lacciuoli senza, in parallelo, "controllare" agricoiltura, industria, fiumi, inquinamento semplice ed elettromagnetico, ecc. ecc. ecc.
Non vogliono capire, POI, che 750000 cesene abbattute non sono neppure il 2% di quello che noi vediamo migrare in un sol giorno; non hanno mai visto oscurarsi il cielo al volo dei colombacci, non conoscono 20000 METRI QUADRATI di acqua che non si vedono all'occhio nudo perchè vi han poggiato sopra il CU LO migliaia di oche.
Insomma, lasciate perdere tanjto rimarranno sempre nella propria convinzione nonchè ignoranza della realtà.
Ne faran sempre una questione di figli e figliastri di ricchi e poveri senza considerare che arrancare a caccia in Italia COSTA MOLTO DI PIU'.
Mimmo Tursi

P.S.: faccio una mia proposta per rendere meno noiosa e più attreante ed importante la sezione del FORUM Caccia all'Estero. Per ogni discussione ove poi si tocchi "l'essere contrario" i Moderatori oscurino il messaggio. Sarà anche poco democratico ma per lo meno diverrà una Stanza dove ci si aiuta, ci si narra e NON SI E' CONTRO. Chi è contro....non ci entra. E' come il Forum del GENOA: amo quella squadra ma io sono interista, mi affaccio, leggo, sorriso e ...NON ROMPO LE PA LL E a nessuno. Ciao
Poiché il forum è democratico io ho scritto la mia opinione nel rispetto di tutto e tutti quindi le tue esternazioni ""lasciate perdere tanjto rimarranno sempre nella propria convinzione nonchè ignoranza della realtà.
Ne faran sempre una questione di figli e figliastri di ricchi e poveri ""
te le puoi anche risparmiare...anche se avessi i soldi e ce li ho non ci andrei,nonostante tutto non vi ho criticato e ho rispettato il vostro pensiero..
 
Re: Cesene in Romania

Io dico una cosa sull'estero in generale ..... in parte x antica esperienza xchè andavo anche io, in parte x come si è evoluto il mio pensiero su Caccia e cacciatori dopo 36 licenze ed incarichi vari, e dopo ..... aver superato le mie "acerbe intemperanze giovanili, che spesso vedo replicare OGGI molto in peggio sul forum" (neanche io sono stato un santo ed immune da caccia=sparo selvaggio o quasi x una piccola fase della mia storia venatoria, soprattutto avendo avuto quasi sempre poco tempo a disposizione, o preda dell'idea che l'estero fosse allora "anarchia venatoria allo stato puro"). Un mattone "buono" ..... x tutti.

All'estero ci andavano e vanno i bravissimi e quotatissimi dresseur italici (ero amico ad es. di Bottani ..... il n.1 dei Bracchi italiani) x allenare i propri cani con selvaggina "che ancora aveva un verso di selvatico", e si tirava saltuariamente e "casualmente" a singoli capi ogni tanto, malgrado i numerosissimi incontri; e poi ..... ho visto "calare gli unni" in Croazia e Serbia ..... i cacciatori italiani ..... dopo che "x denaro" i locali cacciatori ed autorità ebbero la brillante idea di aprire certe zone AFFERMANDO testualmente (INDIMENTICABILE): lepri e starne ?? Ce ne sono talmente tante, finiranno prima i soldi degli italiani !! ..... Morale dopo 10anni ..... finite lepri e starne in quelle zone splendide come ceppi autoctoni ....., ed i soldi dei cacciatori italiani ci sono ancora ..... e tirano a roba di importazione. Un dato di fatto, anche se non toglie che vi siano selvatici "buoni" in altre zone.

Quando però leggo ..... 2 registratori, fonofil, plurifon, quagliaie, nastri, ecc. ..... x cacciare quegli animali proprio in quei generosi territori (ancora x qualche decennio, poi il progresso inesorabile e l'omogeneizzazione meccanica e produttiva agricola faranno guasti anche là, cui si unirà un crescente numero di cacciatori locali x la piccola selvaggina - x crescita lenta della ricchezza - es.: sviluppo russo e cambiamento x benessere dei cacciatori locali che oggi vanno anche ad anatre, mentre una volta cacciavano solo cinghiali, cervidi ed orsi-volpi, bonifiche e disboscamenti x insediamenti produttivi e speculazioni edilizie) che dovrebbero servire x IMPARARE a cacciare con maggior libertà e con serenità, coi fischietti, con le giostre, con gli stampi, ecc. ovvero x maturare esperienza da utilizzare poi in Italia, alla fine veramente ..... capisco che x noi è la fine ..... prospettica ed inesorabile.
Soldi spesi=voglio sparare tanto=voglio far carniere=voglio divertirmi=voglio raccontarlo
ECCO L'EQUAZIONE MENTALE CHE CIRCOLA NELLA TESTA PIù COMUNEMENTE DI CHI VA ALL'ESTERO (comune ho scritto, non di tutti).

Inoltre chi sono i grandi tour operator venatori europei: statal regionali od ..... in mano ad italiani.
Chi sono i cacciatori che migrano di nazione in nazione x cacciare di più: gli italiani.
Cosa "inseguono di più": migratoria (i francesi invece la selezione).
Come è organizzata la caccia alla migratoria: con metodi italiani, ad eccezione di alcune zone a forte tradizione (es. Scozia, Francia, in parte Spagna).
Chi insegue i turdidi ovunque x l'europa: gli italiani e basta.
Chi ha il pallino più di tutti in europa di caccia=sparo: gli italiani.

X cui se è già "ovvio" che soprattutto qua in Italia ci si "scanni" nei vari modi di interpretare la Caccia e l'etica venatoria, all'estero i soggetti della diatriba diventano addirittura vari: tour e clienti, "vorrei, ma non posso", invidiosi, curiosi, esperti, chi ha etica rigorosa e chi è privo di inibizioni, che se ne frega di tutto, chi pensa di essere in libertà, chi pensa ai ricordi ed al sapore di un tempo passato, chi vuole anarchia x divertirsi a tutti i costi, ecc. x cui "non mi sorprenderei più di tanto" se si devono valutare le idee di tutti, con libertà dialettica, fermo restando che non si deve offendere nessuno, tour operator o signor no all'estero che sia".
Ribadisco: la mia non è una critica a nessuno ed all'etica di nessuno, nè di chi organizza nè di chi ci va o meno, ..... anzi, avendo un incarico di lavoro in Romania e volendo x mia curiosità andare sul Danubio ad anatidi (quest'anno non posso x la quota presa in riserva) ammetto che il prossimo anno valuterò, dopo ben oltre un decennio di astinenza all'estero, con attenzione le proposte e le modalità ..... x cacciare i "tuffatori" xchè qua divenuti "rari" e x imparare qualcosa di nuovo a Caccia, come ars ..... se si può.

Come persona e Cacciatore però letto qualcosa che francamente mi amareggia su fonofil vari ....., ammesso e poi concesso un giorno magari "spettacolare" vissuto con fonofil vari e fucileria nutrita ..... forse x gasarsi e/o dare un minimo senso al costo sostenuto e non far rischiare il tour operator di perdere il cliente in futuro, xchè i giorni dopo "non si prova ad imparare l'ars venandi di quella caccia e lasciare il fonofil alla casa di caccia ??". Vogliamo finalmente crescere come cacciatori veri con la C e rendere UTILE l'esperienza x noi e la ns caccia in Italia o dobbiamo sempre ritrovarci in ..... una spiaggia-laguna veneta ??
Certo è che se si pensa al drive stanziale o migratorio, solo xchè portati lì dall'organizzatore x sparare, ..... io "sono lontano" da quel modo di intendere la Caccia ..... (certo però 1 mi piacerebbe x esperienza personale: alla grouse all'apertura, unica ed irripetibile), ed ancora: i Tour operator stessi aiutano forse nella crescita venatoria i loro clienti, magari più giovani e sono "così bravi a cacciare senza marchingegni vari aldilà della frequenza e presenza dei selvatici" ?? Xchè dei tiratori eccelsi ed esperti organizzatori del territorio all'estero ne ho incontrati, ma che poi fossero anche Cacciatori eccelsi che sapessero "improvvisare" la giornata storta e testimoniare la propria bravura venatoria insegnando al cliente ..... molto molto meno.

X quanto riguarda le storie delle rotte migratorie, dei numeri, ecc. NON sono così d'accordo con l'amico Grifone, anche xchè è CONSOLIDATO che le rotte migratorie variano o possono variare x temperature, venti, clima, mutazioni degli habitat, e nemmeno lontanamente si può essere "perentori" nelle affermazioni in tal senso. Si pensi ad es. al Colombaccio quanto è "calato stanzialmente dal nord al sud europa x riproduzione e non solo x svernamento" nell'ultimo decennio e poi non esiste solo la rotta balcanica quando si parla di estero ..... chi va a sparare in Albania-Montenegro-Bosnia-ecc. non danneggia potenzialmente i pugliesi e gli adriatici ?? E l'Italia è terra di svernamento e passaggio, non tanto di riproduzione x le specie cacciabili migratorie (salvo padani, colombacci, ecc. ora) e comunque in tale ottica va valutata a differenza di tanti paesi dell'est o del nord europa.

La presenza di numeri rilevanti su un territorio lontano di migratori NON è significativo in chiave delle critiche mosse dai "filoitalici" ..... sono concetti e piani molto diversi, xchè d'altro canto esistono anche specie in forte "sofferenza" di riproduzione sempre in quei lontani paesi (es: tuffatori in primis), x ribadire che alcuni tipi di animali ci sono in altre zone, ma da tempo seguono logiche-rotte diverse dal passato ..... e disdegnano l'Italia x cause non riconducibili agli abbattimenti all'estero; così come esistono specie in contrazione che proprio all'estero dovrebbe maggiormente tutelare ..... anche venatoriamente e che il denaro non dovrebbe consentire di abbattere in misura significativa.

E' allora sul concetto di "prelievo numerico quantitativo rilevante e compatibile" o "su quanto esso può far danno a ceppi e presenze" su cui si dovrebbe discutere alla fine ..... condividendo il fatto che comunque, anche sommando le presenze "di eventuali sparatutto italici" a quelli "locali", oggi pochi in relazione a territorio disponibile-popolazione-numero selvatici presenti, NON si arriva certo ai numeri complessivi che la "pressione italica provoca normalmente in una stagione ai migratori". A tendere però, nel medio-lungo periodo, non credo che sia un tema "sottovalutabile" ..... x una serie di motivi, già manifestatisi in alcuni territori esteri x la stanziale ....., od intuibili (globalizzazione sociale, di trasporto, normativo, produttivo e di habitat ..... sempre più depauperato e gestito in ottica economica).
L'esempio finale ..... una volta quelli esteri dell'est erano terreni selvaggi ed ingestiti ..... sconfinati ed a caccia non si andava o andava qualche locale: oggi operano tour operator, economia, denaro, x tutti, si spara molto di più ..... alla fine di animali se ne facevano più allora od oggi ?? Un prelievo è un prelievo, può essere marginale od ininfluente nella visione globale dello stato della specie a livello europeo, ma d'altro canto ..... non mi sembra di aver visto opere idrauliche come si fanno nelle valli venete x salvare un pezzo di laguna, o grandi opere di culture a perdere rimettendoci denaro, come fanno certi signori ricchi possidenti, che gestiscono stanziale DOC ..... anche in Italia, ben più complessi ed etici ..... x cui, pur giustificando i bravi ed onesti organizzatori che ci possono essere e ci sono, dico anche: "insegnate ai cacciatori a cacciare, aiutateli a crescere vista la fortuna che vi ritrovate, rendete utili il pagato non solo con gli spari ma anche con la tecnica e gli insegnamenti dettati dalla vs esperienza, andate con loro nel capanno ed inventate con loro la giornata, gestite con parsimonia soluzioni tecnologiche di richiamo, date un "contenuto al divertimento ed anche all'etica, contribuite x talune specie ad autolimitarvi, dando spazio ad altre piuttosto, e così via".

Ibal, con grande rispetto x tutti, ricordando che un Cacciatore bravo in Italia ..... resta bravo anche all'estero se ha la possibilità di conoscere il "nuovo" territorio; l' "inverso" invece è molto molto più difficile ..... .
 
Re: Cesene in Romania

noi italiani siamo degli incivili, e non ha caso siamo i più derisi e mal guardati....ovunque....ci sarà un motivo no??? :wink:
 
Re: Cesene in Romania

Eric87 ha scritto:
mimmotursi ha scritto:
Grifo, Riccardo,
il vostro tentativo di far intendere la realtà MONDIALE e non solo rumena o italiana dell'effettivo e veritiero numero della selvaggina è nobile ma purtroppo INASCOLTATO.
Io ci ho rinunciato perchè si parla e discute con gente che "a prescindere" non vuol capire cose fondamentali quali le rotte, i venti, l'habitat e tutta una infinità di cose che a noi son chiarissime da sempre (almeno per me che all'estero ci caccio ad 35 anni !!!). Non si vuole capire che la caccia in Italia alla migratoria l'hanno uccisa per "dissanguamento" iniziando almeno 30 anni fa con apporre ai cacciatori i primi lacciuoli senza, in parallelo, "controllare" agricoiltura, industria, fiumi, inquinamento semplice ed elettromagnetico, ecc. ecc. ecc.
Non vogliono capire, POI, che 750000 cesene abbattute non sono neppure il 2% di quello che noi vediamo migrare in un sol giorno; non hanno mai visto oscurarsi il cielo al volo dei colombacci, non conoscono 20000 METRI QUADRATI di acqua che non si vedono all'occhio nudo perchè vi han poggiato sopra il CU LO migliaia di oche.
Insomma, lasciate perdere tanjto rimarranno sempre nella propria convinzione nonchè ignoranza della realtà.
Ne faran sempre una questione di figli e figliastri di ricchi e poveri senza considerare che arrancare a caccia in Italia COSTA MOLTO DI PIU'.
Mimmo Tursi

P.S.: faccio una mia proposta per rendere meno noiosa e più attreante ed importante la sezione del FORUM Caccia all'Estero. Per ogni discussione ove poi si tocchi "l'essere contrario" i Moderatori oscurino il messaggio. Sarà anche poco democratico ma per lo meno diverrà una Stanza dove ci si aiuta, ci si narra e NON SI E' CONTRO. Chi è contro....non ci entra. E' come il Forum del GENOA: amo quella squadra ma io sono interista, mi affaccio, leggo, sorriso e ...NON ROMPO LE PA LL E a nessuno. Ciao
Poiché il forum è democratico io ho scritto la mia opinione nel rispetto di tutto e tutti quindi le tue esternazioni ""lasciate perdere tanjto rimarranno sempre nella propria convinzione nonchè ignoranza della realtà.
Ne faran sempre una questione di figli e figliastri di ricchi e poveri ""
te le puoi anche risparmiare...anche se avessi i soldi e ce li ho non ci andrei,nonostante tutto non vi ho criticato e ho rispettato il vostro pensiero..
Eric è ovvio che non mi riferisco a te ne a quello che qui hai scritto, che poi non condivido ma rispetto.
Il mio suggerimento si riferisce unicamente al voler evitare che qualsiasi argomento si tocchi su questa specifica Stanza del Forum si finisce SEMPRE nella "baruffa anche simpatica" allontanando gli interventi da quello che voleva esser il QUID INIZIALE che ha fatto iniziare il tutto.
Se tu viaggi in tutto il FORUM difficilissimamente troverai situazioni similari: si passa sempre nel crear confusione e far cadere la discussione.
Poi per quanto riguarda quello che ho detto e tuoi hai sottolineato come probabile offesa, ti assicuro che non lo è ne voleva esserlo ma, purtroppo, vi è chi NON CONOSCE (ignoranza) di quello di cui si sta parlando di prima mano o personalmente.
Ciao
Mimmo Tursi
 
Re: Cesene in Romania

58beppe ha scritto:
Io dico una cosa sull'estero in generale ..... in parte x antica esperienza xchè andavo anche io, in parte x come si è evoluto il mio pensiero su Caccia e cacciatori dopo 36 licenze ed incarichi vari, e dopo ..... aver superato le mie "acerbe intemperanze giovanili, che spesso vedo replicare OGGI molto in peggio sul forum" (neanche io sono stato un santo ed immune da caccia=sparo selvaggio o quasi x una piccola fase della mia storia venatoria, soprattutto avendo avuto quasi sempre poco tempo a disposizione, o preda dell'idea che l'estero fosse allora "anarchia venatoria allo stato puro"). Un mattone "buono" ..... x tutti.

All'estero ci andavano e vanno i bravissimi e quotatissimi dresseur italici (ero amico ad es. di Bottani ..... il n.1 dei Bracchi italiani) x allenare i propri cani con selvaggina "che ancora aveva un verso di selvatico", e si tirava saltuariamente e "casualmente" a singoli capi ogni tanto, malgrado i numerosissimi incontri; e poi ..... ho visto "calare gli unni" in Croazia e Serbia ..... i cacciatori italiani ..... dopo che "x denaro" i locali cacciatori ed autorità ebbero la brillante idea di aprire certe zone AFFERMANDO testualmente (INDIMENTICABILE): lepri e starne ?? Ce ne sono talmente tante, finiranno prima i soldi degli italiani !! ..... Morale dopo 10anni ..... finite lepri e starne in quelle zone splendide come ceppi autoctoni ....., ed i soldi dei cacciatori italiani ci sono ancora ..... e tirano a roba di importazione. Un dato di fatto, anche se non toglie che vi siano selvatici "buoni" in altre zone.

Quando però leggo ..... 2 registratori, fonofil, plurifon, quagliaie, nastri, ecc. ..... x cacciare quegli animali proprio in quei generosi territori (ancora x qualche decennio, poi il progresso inesorabile e l'omogeneizzazione meccanica e produttiva agricola faranno guasti anche là, cui si unirà un crescente numero di cacciatori locali x la piccola selvaggina - x crescita lenta della ricchezza - es.: sviluppo russo e cambiamento x benessere dei cacciatori locali che oggi vanno anche ad anatre, mentre una volta cacciavano solo cinghiali, cervidi ed orsi-volpi, bonifiche e disboscamenti x insediamenti produttivi e speculazioni edilizie) che dovrebbero servire x IMPARARE a cacciare con maggior libertà e con serenità, coi fischietti, con le giostre, con gli stampi, ecc. ovvero x maturare esperienza da utilizzare poi in Italia, alla fine veramente ..... capisco che x noi è la fine ..... prospettica ed inesorabile.
Soldi spesi=voglio sparare tanto=voglio far carniere=voglio divertirmi=voglio raccontarlo
ECCO L'EQUAZIONE MENTALE CHE CIRCOLA NELLA TESTA PIù COMUNEMENTE DI CHI VA ALL'ESTERO (comune ho scritto, non di tutti).

Inoltre chi sono i grandi tour operator venatori europei: statal regionali od ..... in mano ad italiani.
Chi sono i cacciatori che migrano di nazione in nazione x cacciare di più: gli italiani.
Cosa "inseguono di più": migratoria (i francesi invece la selezione).
Come è organizzata la caccia alla migratoria: con metodi italiani, ad eccezione di alcune zone a forte tradizione (es. Scozia, Francia, in parte Spagna).
Chi insegue i turdidi ovunque x l'europa: gli italiani e basta.
Chi ha il pallino più di tutti in europa di caccia=sparo: gli italiani.

X cui se è già "ovvio" che soprattutto qua in Italia ci si "scanni" nei vari modi di interpretare la Caccia e l'etica venatoria, all'estero i soggetti della diatriba diventano addirittura vari: tour e clienti, "vorrei, ma non posso", invidiosi, curiosi, esperti, chi ha etica rigorosa e chi è privo di inibizioni, che se ne frega di tutto, chi pensa di essere in libertà, chi pensa ai ricordi ed al sapore di un tempo passato, chi vuole anarchia x divertirsi a tutti i costi, ecc. x cui "non mi sorprenderei più di tanto" se si devono valutare le idee di tutti, con libertà dialettica, fermo restando che non si deve offendere nessuno, tour operator o signor no all'estero che sia".
Ribadisco: la mia non è una critica a nessuno ed all'etica di nessuno, nè di chi organizza nè di chi ci va o meno, ..... anzi, avendo un incarico di lavoro in Romania e volendo x mia curiosità andare sul Danubio ad anatidi (quest'anno non posso x la quota presa in riserva) ammetto che il prossimo anno valuterò, dopo ben oltre un decennio di astinenza all'estero, con attenzione le proposte e le modalità ..... x cacciare i "tuffatori" xchè qua divenuti "rari" e x imparare qualcosa di nuovo a Caccia, come ars ..... se si può.

Come persona e Cacciatore però letto qualcosa che francamente mi amareggia su fonofil vari ....., ammesso e poi concesso un giorno magari "spettacolare" vissuto con fonofil vari e fucileria nutrita ..... forse x gasarsi e/o dare un minimo senso al costo sostenuto e non far rischiare il tour operator di perdere il cliente in futuro, xchè i giorni dopo "non si prova ad imparare l'ars venandi di quella caccia e lasciare il fonofil alla casa di caccia ??". Vogliamo finalmente crescere come cacciatori veri con la C e rendere UTILE l'esperienza x noi e la ns caccia in Italia o dobbiamo sempre ritrovarci in ..... una spiaggia-laguna veneta ??
Certo è che se si pensa al drive stanziale o migratorio, solo xchè portati lì dall'organizzatore x sparare, ..... io "sono lontano" da quel modo di intendere la Caccia ..... (certo però 1 mi piacerebbe x esperienza personale: alla grouse all'apertura, unica ed irripetibile), ed ancora: i Tour operator stessi aiutano forse nella crescita venatoria i loro clienti, magari più giovani e sono "così bravi a cacciare senza marchingegni vari aldilà della frequenza e presenza dei selvatici" ?? Xchè dei tiratori eccelsi ed esperti organizzatori del territorio all'estero ne ho incontrati, ma che poi fossero anche Cacciatori eccelsi che sapessero "improvvisare" la giornata storta e testimoniare la propria bravura venatoria insegnando al cliente ..... molto molto meno.

X quanto riguarda le storie delle rotte migratorie, dei numeri, ecc. NON sono così d'accordo con l'amico Grifone, anche xchè è CONSOLIDATO che le rotte migratorie variano o possono variare x temperature, venti, clima, mutazioni degli habitat, e nemmeno lontanamente si può essere "perentori" nelle affermazioni in tal senso. Si pensi ad es. al Colombaccio quanto è "calato stanzialmente dal nord al sud europa x riproduzione e non solo x svernamento" nell'ultimo decennio e poi non esiste solo la rotta balcanica quando si parla di estero ..... chi va a sparare in Albania-Montenegro-Bosnia-ecc. non danneggia potenzialmente i pugliesi e gli adriatici ?? E l'Italia è terra di svernamento e passaggio, non tanto di riproduzione x le specie cacciabili migratorie (salvo padani, colombacci, ecc. ora) e comunque in tale ottica va valutata a differenza di tanti paesi dell'est o del nord europa.

La presenza di numeri rilevanti su un territorio lontano di migratori NON è significativo in chiave delle critiche mosse dai "filoitalici" ..... sono concetti e piani molto diversi, xchè d'altro canto esistono anche specie in forte "sofferenza" di riproduzione sempre in quei lontani paesi (es: tuffatori in primis), x ribadire che alcuni tipi di animali ci sono in altre zone, ma da tempo seguono logiche-rotte diverse dal passato ..... e disdegnano l'Italia x cause non riconducibili agli abbattimenti all'estero; così come esistono specie in contrazione che proprio all'estero dovrebbe maggiormente tutelare ..... anche venatoriamente e che il denaro non dovrebbe consentire di abbattere in misura significativa.

E' allora sul concetto di "prelievo numerico quantitativo rilevante e compatibile" o "su quanto esso può far danno a ceppi e presenze" su cui si dovrebbe discutere alla fine ..... condividendo il fatto che comunque, anche sommando le presenze "di eventuali sparatutto italici" a quelli "locali", oggi pochi in relazione a territorio disponibile-popolazione-numero selvatici presenti, NON si arriva certo ai numeri complessivi che la "pressione italica provoca normalmente in una stagione ai migratori". A tendere però, nel medio-lungo periodo, non credo che sia un tema "sottovalutabile" ..... x una serie di motivi, già manifestatisi in alcuni territori esteri x la stanziale ....., od intuibili (globalizzazione sociale, di trasporto, normativo, produttivo e di habitat ..... sempre più depauperato e gestito in ottica economica).
L'esempio finale ..... una volta quelli esteri dell'est erano terreni selvaggi ed ingestiti ..... sconfinati ed a caccia non si andava o andava qualche locale: oggi operano tour operator, economia, denaro, x tutti, si spara molto di più ..... alla fine di animali se ne facevano più allora od oggi ?? Un prelievo è un prelievo, può essere marginale od ininfluente nella visione globale dello stato della specie a livello europeo, ma d'altro canto ..... non mi sembra di aver visto opere idrauliche come si fanno nelle valli venete x salvare un pezzo di laguna, o grandi opere di culture a perdere rimettendoci denaro, come fanno certi signori ricchi possidenti, che gestiscono stanziale DOC ..... anche in Italia, ben più complessi ed etici ..... x cui, pur giustificando i bravi ed onesti organizzatori che ci possono essere e ci sono, dico anche: "insegnate ai cacciatori a cacciare, aiutateli a crescere vista la fortuna che vi ritrovate, rendete utili il pagato non solo con gli spari ma anche con la tecnica e gli insegnamenti dettati dalla vs esperienza, andate con loro nel capanno ed inventate con loro la giornata, gestite con parsimonia soluzioni tecnologiche di richiamo, date un "contenuto al divertimento ed anche all'etica, contribuite x talune specie ad autolimitarvi, dando spazio ad altre piuttosto, e così via".

Ibal, con grande rispetto x tutti, ricordando che un Cacciatore bravo in Italia ..... resta bravo anche all'estero se ha la possibilità di conoscere il "nuovo" territorio; l' "inverso" invece è molto molto più difficile ..... .


ti quoto in pieno: io sono stato solo una volta in romania ad allodole e quello che mi porto dentro è un campo di steppie che in 5 minuti si è coperto di allodole e calandre..uno spettacolo da rimanere senza fiato....tanto da non riuscire neanche a tirare su il fucile......e quello non me lo leverà nessuno!
ps: io al massimo ho avrò fatto 90 capi il primo giorno......il secondo un po' per il tempo un po' perchè incominciavo a scegliere quella a cui tirare non ho superato le 30.....ma di più non cercavo!!!
 
Re: Cesene in Romania

Papero62bis ha scritto:
58beppe ha scritto:
Io dico una cosa sull'estero in generale ..... in parte x antica esperienza xchè andavo anche io, in parte x come si è evoluto il mio pensiero su Caccia e cacciatori dopo 36 licenze ed incarichi vari, e dopo ..... aver superato le mie "acerbe intemperanze giovanili, che spesso vedo replicare OGGI molto in peggio sul forum" (neanche io sono stato un santo ed immune da caccia=sparo selvaggio o quasi x una piccola fase della mia storia venatoria, soprattutto avendo avuto quasi sempre poco tempo a disposizione, o preda dell'idea che l'estero fosse allora "anarchia venatoria allo stato puro"). Un mattone "buono" ..... x tutti.

All'estero ci andavano e vanno i bravissimi e quotatissimi dresseur italici (ero amico ad es. di Bottani ..... il n.1 dei Bracchi italiani) x allenare i propri cani con selvaggina "che ancora aveva un verso di selvatico", e si tirava saltuariamente e "casualmente" a singoli capi ogni tanto, malgrado i numerosissimi incontri; e poi ..... ho visto "calare gli unni" in Croazia e Serbia ..... i cacciatori italiani ..... dopo che "x denaro" i locali cacciatori ed autorità ebbero la brillante idea di aprire certe zone AFFERMANDO testualmente (INDIMENTICABILE): lepri e starne ?? Ce ne sono talmente tante, finiranno prima i soldi degli italiani !! ..... Morale dopo 10anni ..... finite lepri e starne in quelle zone splendide come ceppi autoctoni ....., ed i soldi dei cacciatori italiani ci sono ancora ..... e tirano a roba di importazione. Un dato di fatto, anche se non toglie che vi siano selvatici "buoni" in altre zone.

Quando però leggo ..... 2 registratori, fonofil, plurifon, quagliaie, nastri, ecc. ..... x cacciare quegli animali proprio in quei generosi territori (ancora x qualche decennio, poi il progresso inesorabile e l'omogeneizzazione meccanica e produttiva agricola faranno guasti anche là, cui si unirà un crescente numero di cacciatori locali x la piccola selvaggina - x crescita lenta della ricchezza - es.: sviluppo russo e cambiamento x benessere dei cacciatori locali che oggi vanno anche ad anatre, mentre una volta cacciavano solo cinghiali, cervidi ed orsi-volpi, bonifiche e disboscamenti x insediamenti produttivi e speculazioni edilizie) che dovrebbero servire x IMPARARE a cacciare con maggior libertà e con serenità, coi fischietti, con le giostre, con gli stampi, ecc. ovvero x maturare esperienza da utilizzare poi in Italia, alla fine veramente ..... capisco che x noi è la fine ..... prospettica ed inesorabile.
Soldi spesi=voglio sparare tanto=voglio far carniere=voglio divertirmi=voglio raccontarlo
ECCO L'EQUAZIONE MENTALE CHE CIRCOLA NELLA TESTA PIù COMUNEMENTE DI CHI VA ALL'ESTERO (comune ho scritto, non di tutti).

Inoltre chi sono i grandi tour operator venatori europei: statal regionali od ..... in mano ad italiani.
Chi sono i cacciatori che migrano di nazione in nazione x cacciare di più: gli italiani.
Cosa "inseguono di più": migratoria (i francesi invece la selezione).
Come è organizzata la caccia alla migratoria: con metodi italiani, ad eccezione di alcune zone a forte tradizione (es. Scozia, Francia, in parte Spagna).
Chi insegue i turdidi ovunque x l'europa: gli italiani e basta.
Chi ha il pallino più di tutti in europa di caccia=sparo: gli italiani.

X cui se è già "ovvio" che soprattutto qua in Italia ci si "scanni" nei vari modi di interpretare la Caccia e l'etica venatoria, all'estero i soggetti della diatriba diventano addirittura vari: tour e clienti, "vorrei, ma non posso", invidiosi, curiosi, esperti, chi ha etica rigorosa e chi è privo di inibizioni, che se ne frega di tutto, chi pensa di essere in libertà, chi pensa ai ricordi ed al sapore di un tempo passato, chi vuole anarchia x divertirsi a tutti i costi, ecc. x cui "non mi sorprenderei più di tanto" se si devono valutare le idee di tutti, con libertà dialettica, fermo restando che non si deve offendere nessuno, tour operator o signor no all'estero che sia".
Ribadisco: la mia non è una critica a nessuno ed all'etica di nessuno, nè di chi organizza nè di chi ci va o meno, ..... anzi, avendo un incarico di lavoro in Romania e volendo x mia curiosità andare sul Danubio ad anatidi (quest'anno non posso x la quota presa in riserva) ammetto che il prossimo anno valuterò, dopo ben oltre un decennio di astinenza all'estero, con attenzione le proposte e le modalità ..... x cacciare i "tuffatori" xchè qua divenuti "rari" e x imparare qualcosa di nuovo a Caccia, come ars ..... se si può.

Come persona e Cacciatore però letto qualcosa che francamente mi amareggia su fonofil vari ....., ammesso e poi concesso un giorno magari "spettacolare" vissuto con fonofil vari e fucileria nutrita ..... forse x gasarsi e/o dare un minimo senso al costo sostenuto e non far rischiare il tour operator di perdere il cliente in futuro, xchè i giorni dopo "non si prova ad imparare l'ars venandi di quella caccia e lasciare il fonofil alla casa di caccia ??". Vogliamo finalmente crescere come cacciatori veri con la C e rendere UTILE l'esperienza x noi e la ns caccia in Italia o dobbiamo sempre ritrovarci in ..... una spiaggia-laguna veneta ??
Certo è che se si pensa al drive stanziale o migratorio, solo xchè portati lì dall'organizzatore x sparare, ..... io "sono lontano" da quel modo di intendere la Caccia ..... (certo però 1 mi piacerebbe x esperienza personale: alla grouse all'apertura, unica ed irripetibile), ed ancora: i Tour operator stessi aiutano forse nella crescita venatoria i loro clienti, magari più giovani e sono "così bravi a cacciare senza marchingegni vari aldilà della frequenza e presenza dei selvatici" ?? Xchè dei tiratori eccelsi ed esperti organizzatori del territorio all'estero ne ho incontrati, ma che poi fossero anche Cacciatori eccelsi che sapessero "improvvisare" la giornata storta e testimoniare la propria bravura venatoria insegnando al cliente ..... molto molto meno.

X quanto riguarda le storie delle rotte migratorie, dei numeri, ecc. NON sono così d'accordo con l'amico Grifone, anche xchè è CONSOLIDATO che le rotte migratorie variano o possono variare x temperature, venti, clima, mutazioni degli habitat, e nemmeno lontanamente si può essere "perentori" nelle affermazioni in tal senso. Si pensi ad es. al Colombaccio quanto è "calato stanzialmente dal nord al sud europa x riproduzione e non solo x svernamento" nell'ultimo decennio e poi non esiste solo la rotta balcanica quando si parla di estero ..... chi va a sparare in Albania-Montenegro-Bosnia-ecc. non danneggia potenzialmente i pugliesi e gli adriatici ?? E l'Italia è terra di svernamento e passaggio, non tanto di riproduzione x le specie cacciabili migratorie (salvo padani, colombacci, ecc. ora) e comunque in tale ottica va valutata a differenza di tanti paesi dell'est o del nord europa.

La presenza di numeri rilevanti su un territorio lontano di migratori NON è significativo in chiave delle critiche mosse dai "filoitalici" ..... sono concetti e piani molto diversi, xchè d'altro canto esistono anche specie in forte "sofferenza" di riproduzione sempre in quei lontani paesi (es: tuffatori in primis), x ribadire che alcuni tipi di animali ci sono in altre zone, ma da tempo seguono logiche-rotte diverse dal passato ..... e disdegnano l'Italia x cause non riconducibili agli abbattimenti all'estero; così come esistono specie in contrazione che proprio all'estero dovrebbe maggiormente tutelare ..... anche venatoriamente e che il denaro non dovrebbe consentire di abbattere in misura significativa.

E' allora sul concetto di "prelievo numerico quantitativo rilevante e compatibile" o "su quanto esso può far danno a ceppi e presenze" su cui si dovrebbe discutere alla fine ..... condividendo il fatto che comunque, anche sommando le presenze "di eventuali sparatutto italici" a quelli "locali", oggi pochi in relazione a territorio disponibile-popolazione-numero selvatici presenti, NON si arriva certo ai numeri complessivi che la "pressione italica provoca normalmente in una stagione ai migratori". A tendere però, nel medio-lungo periodo, non credo che sia un tema "sottovalutabile" ..... x una serie di motivi, già manifestatisi in alcuni territori esteri x la stanziale ....., od intuibili (globalizzazione sociale, di trasporto, normativo, produttivo e di habitat ..... sempre più depauperato e gestito in ottica economica).
L'esempio finale ..... una volta quelli esteri dell'est erano terreni selvaggi ed ingestiti ..... sconfinati ed a caccia non si andava o andava qualche locale: oggi operano tour operator, economia, denaro, x tutti, si spara molto di più ..... alla fine di animali se ne facevano più allora od oggi ?? Un prelievo è un prelievo, può essere marginale od ininfluente nella visione globale dello stato della specie a livello europeo, ma d'altro canto ..... non mi sembra di aver visto opere idrauliche come si fanno nelle valli venete x salvare un pezzo di laguna, o grandi opere di culture a perdere rimettendoci denaro, come fanno certi signori ricchi possidenti, che gestiscono stanziale DOC ..... anche in Italia, ben più complessi ed etici ..... x cui, pur giustificando i bravi ed onesti organizzatori che ci possono essere e ci sono, dico anche: "insegnate ai cacciatori a cacciare, aiutateli a crescere vista la fortuna che vi ritrovate, rendete utili il pagato non solo con gli spari ma anche con la tecnica e gli insegnamenti dettati dalla vs esperienza, andate con loro nel capanno ed inventate con loro la giornata, gestite con parsimonia soluzioni tecnologiche di richiamo, date un "contenuto al divertimento ed anche all'etica, contribuite x talune specie ad autolimitarvi, dando spazio ad altre piuttosto, e così via".

Ibal, con grande rispetto x tutti, ricordando che un Cacciatore bravo in Italia ..... resta bravo anche all'estero se ha la possibilità di conoscere il "nuovo" territorio; l' "inverso" invece è molto molto più difficile ..... .


ti quoto in pieno: io sono stato solo una volta in romania ad allodole e quello che mi porto dentro è un campo di steppie che in 5 minuti si è coperto di allodole e calandre..uno spettacolo da rimanere senza fiato....tanto da non riuscire neanche a tirare su il fucile......e quello non me lo leverà nessuno!
ps: io al massimo ho avrò fatto 90 capi il primo giorno......il secondo un po' per il tempo un po' perchè incominciavo a scegliere quella a cui tirare non ho superato le 30.....ma di più non cercavo!!!

Carissimo Beppe58,
complimenti per la precisa disamina che hai fatto toccando quasi tutti i problemi della Caccia all'estero in generale e, di questa tua, ne condivido un ottimo 80% rispettandolo oltre il canonico 100%.
Dissento solo "sul prelievo ovunque esso fatto" che, certamente è sempre un prelievo, ma è una minima parte di ciò che la Natura annualmente ci elargisce.
Ora, (scoprendo l'acqua calda che in tantissimi sanno della mia Riserva in Delta) a questo proposito posso PERSONALMENTE TESTIMONIARE che, viste le alluvioni primaverili ed estive avutesi nelle nazioni e regioni limitrofe, Madre Natura ha fatto si che ogni cova di germani e oche selvatiche avesse da 4 a 8 uova e.... moltiplicalo per le diverse covate che si hanno tirandone quindi le conclusioni. Solo in maggio con la mia prima visita (ho scritto a suo tempo) ho contato 14 nidi di germano da 7 uova ciascuna posizionate in "posti che reputavo assurdi" capendone poi il perchè: inondazioni avutesi e ubicazione problematica da raggiungere per molti "sciacalli", nutrie e pesce gatto inclusi.
Questo fatto, ovviamente, è solo per sottolineare che la Natura fa il suo lavoro meravigliosamente ed ottimamente; che gli abbattimenti sono una parte irrisoria di quello che Essa puntualmente annualmente ci ritorna in tutti i buchi del Mondo.
Le rotte: io sono barese e se mi sparano in Grecia, Albania e Montenegro, FORSE di tordi me ne arriveranno di meno.
Ma questa rimane un componente minimissima e dedicata solo a tordi perchè per le quaglie e le allodole sono da me e da noi già arrivate quando il quelle nazioni si schioppetta.
Ma da "uomo cacciatore barese" devo onestamente anche dire che i miei 40 ettari di uliveto sono da 15 anni gestiti e lavorati, certamente non per i tordi, ma per una maggior produzione di olio extravergine e quindi ti lascio immaginare la bellezza dell'immobile am anche l'osticità per il selvatico !!!
In conclusione quindi, siamo sempre noi, è sempre lo HOMO ERECTUS che fa e disfa, avvelena e bonifica (FALSISSIMO) il proprio italico circondario, includendo in questo mio dire, principalmente il suo modo di esser cacciatore.
Un saluto
Mimmo Tursi
 
Re: Cesene in Romania

58 Beppe,
senza polemica, ma per amore della Verità ti informo che per quanto riguarda le rotte di migrazione degli uccelli, puoi non essere d'accordo con me. Ma non lo puoi essere a quanto io mi richiamo, cioè i più moderni, attuali e riconosciuti studi della migrazione degli uccelli nel Paleartico Occidentale...
Per il resto la tua è una disamina severa e in parte vera.
Mi piace la tua affermazione che un cacciatore bravo lo è sempre e non solo all'estero.
Anzi ti dirò di più, gli scarsi in Italia si mimetizzano, all'estero esplodono nel loro "splendore"
 
Re: Cesene in Romania

grifonenero ha scritto:
58 Beppe,
senza polemica, ma per amore della Verità ti informo che per quanto riguarda le rotte di migrazione degli uccelli, puoi non essere d'accordo con me. Ma non lo puoi essere a quanto io mi richiamo, cioè i più moderni, attuali e riconosciuti studi della migrazione degli uccelli nel Paleartico Occidentale...
Per il resto la tua è una disamina severa e in parte vera.
Mi piace la tua affermazione che un cacciatore bravo lo è sempre e non solo all'estero.
Anzi ti dirò di più, gli scarsi in Italia si mimetizzano, all'estero esplodono nel loro "splendore"


Nessuna polemica, ci mancherebbe, tutt'altro ..... non a caso ho scritto "amico Grifone" xchè, posso o meno essere d'accordo talvolta con Te, ma ciò non significa che Tu non viva la caccia con passione-preparazione-competenze-serietà-specializzazione varia che ti rendono un Cacciatore (basta leggerti sui colombacci .....).
Inoltre questo argomento non ha "equazioni-dati certi-prove-misure balistiche", xchè NON si parla di un mondo specificatamente tecnico, ma in un mondo di libere idee, liberi pareri, di opinioni diverse e tutte da rispettare ..... e francamente mi sembrava che la discussione stesse degenerando ..... visto che nessuno, tantomeno io, è depositario di verità.

Io non ho detto che quelli che si tirano all'estero genericamente poi diventano "potenziali selvatici italici" ..... "ho scritto che le rotte variano ..... nel tempo e che sono variate, così come gli svernamenti e questi sono dati di fatto, x cui è indispensabile NON dare x acquisito niente e men che meno avere troppe certezze x il futuro" (ho visto un programma sui beccaccini e la loro riproduzione in Islanda ad es. ..... e che, causa "surriscaldamento" (?) hanno variato rotte e zone nelle migrazioni e lo stesso è stato rilevato nei marais francesi ad es. e questo in pochissimi anni).
Io so x esperienza che quando c'è "burrasca vera" nelle coste balcaniche intese come ex jugoslavia ..... in romagna dal mare si vede sistematicamente arrivare "roba", dai tordi ai colombacci di passo, dalle anatre alle beccacce ..... e le pinete e valli sono TUTTE antistanti il mare a poche decine di m fino ad 1km circa ..... . Insomma l'estero è troppo grande x prendere a riferimento pochi territori romeni e limitrofi ..... e lo stesso dicasi x le migrazioni in chiave europea ..... . E quando si vedono i "pazzetti" con la "ruggine" sai esattamente da dove vengono ..... da ben più in là della romania ..... .

Behhhhh, la Tua fine non fa che confermare la mia idea su di Te in premessa, semplicemente xchè lo "splendore diventa x molti di loro solo la fucilata (e tiratori straordinari e capaci ve ne sono moltissimi in Italia) ed il ..... fonofil", ma se uno li lasciasse da soli ..... farebbero poco poco poco come carniere, xchè il Cacciatore vero sa cacciare, interpretare il territorio, vedere cosa fanno i selvatici, guarda il vento ed i tipi di piante, sente la temperatura, ..... molto molto prima di ..... sparare.
Ecco xchè dopo una giornata di gloria così x giustificare un pò di soldi spesi, sarebbe "importante" che gli esperti cacciatori che hanno fortuna-mezzi-capacità di cacciare all'estero potessero insegnare ai cacciatori più giovani a cacciare veramente, non solo a sparare: la "perpetuazione della caccia", il futuro della caccia in Italia ..... sta lì, solo lì, non nell'inseguire numeri e basta ..... xchè l'assuefazione fa male a numeri e cacciatore, che diventa incapace di accettare "numeri inferiori" o la bellezza di fare anche pochi pezzi quando c'è "pachea totale e tu sei l'unico che fa qualcosa, con esperienza ed abilità venatoria" ..... l'ho visto nelle riserve x miliardari, tanti sparano benissimo, ma vogliono sempre di più ..... e non sanno fischiare o mettere gli stampi in funzione dei venti o x tipologia o senza strategia dispositiva ..... . Spero di aver chiarito, ..... tanto sono severo con me stesso, figurati ..... con gli altri !!!
 
Re: Cesene in Romania

intervengo solo per riallacciarmi al discorso di 58beppe sulle migrazioni e non entro nel merito del resto perche' pur avendo una mia opinione personale, sono totalmente ignorante di caccia all' estero, e quindi la tengo per me.........
qualche tempo fa' un mio conoscente ha abbattuto un tordo inanellato, dopo aver inviato l' anello all' infs ( credo ) ha ricevuto tutta la documentazione del volatile, inanellato e nato in germania, ricatturato in ottobre in grecia e in febbraio in spagna, abbattuto l' anno successivo in ottobre a grosseto, tanto per dire che certezze sui migratori non ce ne sono, le allodole o cesene che passan dalla romania, non e' detto che l' anno dopo non potrebbero passar di qua', oppure le loro eventuali covate se i riproduttori scanzano le fucilate da quelle parti........
 
Re: Cesene in Romania

mimmotursi ha scritto:
Carissimo Beppe58,
complimenti per la precisa disamina che hai fatto toccando quasi tutti i problemi della Caccia all'estero in generale e, di questa tua, ne condivido un ottimo 80% rispettandolo oltre il canonico 100%.
Dissento solo "sul prelievo ovunque esso fatto" che, certamente è sempre un prelievo, ma è una minima parte di ciò che la Natura annualmente ci elargisce.
Ora, (scoprendo l'acqua calda che in tantissimi sanno della mia Riserva in Delta) a questo proposito posso PERSONALMENTE TESTIMONIARE che, viste le alluvioni primaverili ed estive avutesi nelle nazioni e regioni limitrofe, Madre Natura ha fatto si che ogni cova di germani e oche selvatiche avesse da 4 a 8 uova e.... moltiplicalo per le diverse covate che si hanno tirandone quindi le conclusioni. Solo in maggio con la mia prima visita (ho scritto a suo tempo) ho contato 14 nidi di germano da 7 uova ciascuna posizionate in "posti che reputavo assurdi" capendone poi il perchè: inondazioni avutesi e ubicazione problematica da raggiungere per molti "sciacalli", nutrie e pesce gatto inclusi.
Questo fatto, ovviamente, è solo per sottolineare che la Natura fa il suo lavoro meravigliosamente ed ottimamente; che gli abbattimenti sono una parte irrisoria di quello che Essa puntualmente annualmente ci ritorna in tutti i buchi del Mondo.

Grazie della Tua attenzione e della Tua condivisione su molti aspetti toccati, nella ricerca o meglio tentativo di "maggior obiettività" negli approcci.
Condivido il "principio" che gli animali selvatici poi sanno "adeguarsi-adattarsi-modificare i comportamenti x salvaguardare la specie-ecc.ecc.", ma attenzione a 2 aspetti:
- singolo tipo di specie: i germani e ..... padani hanno decisamente x natura un genoma forte che li rende più furbi ed adattabili, oltre che essere più resistenti "fisicamente", e quindi 1 specie può colonizzare un territorio e scacciare con danni incalcolabili TUTTE le altre o quasi; lo storno, ad es., è il "germano" dei "similturdidi";
- i danni di habitat e climatici sono GLOBALI e non locali, e quindi NON possono comunque alla fine che "RIDURRE" il loro numero complessivo (non dico azzerarlo, salvo animali e specie già quantitativamente rari in natura);
x cui paradossalemente è proprio l "Estero" x me che x "denaro" NON deve cadere troppo nell'errore verificatosi in Italia ..... e proprio il mondo ECOLOGISTA dovrebbe essere in linea con Noi, Cacciatori Veri. Anzichè sovvenzionare industrie l'Europa occidentale dovrebbe in quei paesi dell'est sovvenzionare agricoltura e soprattutto "pagare" x rendere immuni da speculazioni grandi aree a forte valenza riproduttiva dei selvatici, con cogestione dei Cacciatori ..... induscutibilmente i più abili e capaci tecnicamente a difendere la natura e l'ambiente. Insomma siete proprio Voi che vi dovete preoccupare ..... di difendere lo status quo, noi ..... abbiamo già distrutto abbastanza.


Le rotte: io sono barese e se mi sparano in Grecia, Albania e Montenegro, FORSE di tordi me ne arriveranno di meno. Ma questa rimane un componente minimissima e dedicata solo a tordi perchè per le quaglie e le allodole sono da me e da noi già arrivate quando il quelle nazioni si schioppetta.
Ma da "uomo cacciatore barese" devo onestamente anche dire che i miei 40 ettari di uliveto sono da 15 anni gestiti e lavorati, certamente non per i tordi, ma per una maggior produzione di olio extravergine e quindi ti lascio immaginare la bellezza dell'immobile am anche l'osticità per il selvatico !!!
In conclusione quindi, siamo sempre noi, è sempre lo HOMO ERECTUS che fa e disfa, avvelena e bonifica (FALSISSIMO) il proprio italico circondario, includendo in questo mio dire, principalmente il suo modo di esser cacciatore.
Un saluto
Mimmo Tursi

Sono d'accordissimo sull'UOMO, ..... ma siamo così ed ognuno la pensa a proprio modo ed anarchici nei comportamenti, ..... complimentandomi x lo splendido uliveto ..... ed io adoro l'ulivo.
L'importante però è la "consapevolezza" di dove si sta andando x la Caccia, i cacciatori ed i selvatici in Italia: ..... MALE, molto male e SE NON SI CAMBIA IN FRETTA nei metodi politici, nella partecipazione volontaristica, nelle associazioni e rappresentanze, nei comportamenti reali verso habitat-natura-selvatici-ns rappresentanze-norme-rispetto delle stesse ..... NON si va da nessuna parte e NON ci sarà grande futuro x noi migratoristi, se non nelle riserve a stanziale-cinghiali-selezione.
Cordialità, ..... un pò di "tuffatori", moriglioni in primis, "prima di lasciarci le penne", vorrei ancora cacciarli, all'estero ....., chissà forse da Te od altri (delle OCHE ..... MENEFREGO, e quando ne avessi anche prese 2-3 di tipo diverso sarei personalmente a posto x avere l'emozione di averne toccata 1), xchè qua anche in base alle norme vigenti x la spiaggia ..... è finita !!!
Cordialità
 
Re: Cesene in Romania

58beppe ha scritto:
mimmotursi ha scritto:
Carissimo Beppe58,
complimenti per la precisa disamina che hai fatto toccando quasi tutti i problemi della Caccia all'estero in generale e, di questa tua, ne condivido un ottimo 80% rispettandolo oltre il canonico 100%.
Dissento solo "sul prelievo ovunque esso fatto" che, certamente è sempre un prelievo, ma è una minima parte di ciò che la Natura annualmente ci elargisce.
Ora, (scoprendo l'acqua calda che in tantissimi sanno della mia Riserva in Delta) a questo proposito posso PERSONALMENTE TESTIMONIARE che, viste le alluvioni primaverili ed estive avutesi nelle nazioni e regioni limitrofe, Madre Natura ha fatto si che ogni cova di germani e oche selvatiche avesse da 4 a 8 uova e.... moltiplicalo per le diverse covate che si hanno tirandone quindi le conclusioni. Solo in maggio con la mia prima visita (ho scritto a suo tempo) ho contato 14 nidi di germano da 7 uova ciascuna posizionate in "posti che reputavo assurdi" capendone poi il perchè: inondazioni avutesi e ubicazione problematica da raggiungere per molti "sciacalli", nutrie e pesce gatto inclusi.
Questo fatto, ovviamente, è solo per sottolineare che la Natura fa il suo lavoro meravigliosamente ed ottimamente; che gli abbattimenti sono una parte irrisoria di quello che Essa puntualmente annualmente ci ritorna in tutti i buchi del Mondo.

Grazie della Tua attenzione e della Tua condivisione su molti aspetti toccati, nella ricerca o meglio tentativo di "maggior obiettività" negli approcci.
Condivido il "principio" che gli animali selvatici poi sanno "adeguarsi-adattarsi-modificare i comportamenti x salvaguardare la specie-ecc.ecc.", ma attenzione a 2 aspetti:
- singolo tipo di specie: i germani e ..... padani hanno decisamente x natura un genoma forte che li rende più furbi ed adattabili, oltre che essere più resistenti "fisicamente", e quindi 1 specie può colonizzare un territorio e scacciare con danni incalcolabili TUTTE le altre o quasi; lo storno, ad es., è il "germano" dei "similturdidi";
- i danni di habitat e climatici sono GLOBALI e non locali, e quindi NON possono comunque alla fine che "RIDURRE" il loro numero complessivo (non dico azzerarlo, salvo animali e specie già quantitativamente rari in natura);
x cui paradossalemente è proprio l "Estero" x me che x "denaro" NON deve cadere troppo nell'errore verificatosi in Italia ..... e proprio il mondo ECOLOGISTA dovrebbe essere in linea con Noi, Cacciatori Veri. Anzichè sovvenzionare industrie l'Europa occidentale dovrebbe in quei paesi dell'est sovvenzionare agricoltura e soprattutto "pagare" x rendere immuni da speculazioni grandi aree a forte valenza riproduttiva dei selvatici, con cogestione dei Cacciatori ..... induscutibilmente i più abili e capaci tecnicamente a difendere la natura e l'ambiente. Insomma siete proprio Voi che vi dovete preoccupare ..... di difendere lo status quo, noi ..... abbiamo già distrutto abbastanza.


Le rotte: io sono barese e se mi sparano in Grecia, Albania e Montenegro, FORSE di tordi me ne arriveranno di meno. Ma questa rimane un componente minimissima e dedicata solo a tordi perchè per le quaglie e le allodole sono da me e da noi già arrivate quando il quelle nazioni si schioppetta.
Ma da "uomo cacciatore barese" devo onestamente anche dire che i miei 40 ettari di uliveto sono da 15 anni gestiti e lavorati, certamente non per i tordi, ma per una maggior produzione di olio extravergine e quindi ti lascio immaginare la bellezza dell'immobile am anche l'osticità per il selvatico !!!
In conclusione quindi, siamo sempre noi, è sempre lo HOMO ERECTUS che fa e disfa, avvelena e bonifica (FALSISSIMO) il proprio italico circondario, includendo in questo mio dire, principalmente il suo modo di esser cacciatore.
Un saluto
Mimmo Tursi

Sono d'accordissimo sull'UOMO, ..... ma siamo così ed ognuno la pensa a proprio modo ed anarchici nei comportamenti, ..... complimentandomi x lo splendido uliveto ..... ed io adoro l'ulivo.
L'importante però è la "consapevolezza" di dove si sta andando x la Caccia, i cacciatori ed i selvatici in Italia: ..... MALE, molto male e SE NON SI CAMBIA IN FRETTA nei metodi politici, nella partecipazione volontaristica, nelle associazioni e rappresentanze, nei comportamenti reali verso habitat-natura-selvatici-ns rappresentanze-norme-rispetto delle stesse ..... NON si va da nessuna parte e NON ci sarà grande futuro x noi migratoristi, se non nelle riserve a stanziale-cinghiali-selezione.
Cordialità, ..... un pò di "tuffatori", moriglioni in primis, "prima di lasciarci le penne", vorrei ancora cacciarli, all'estero ....., chissà forse da Te od altri (delle OCHE ..... MENEFREGO, e quando ne avessi anche prese 2-3 di tipo diverso sarei personalmente a posto x avere l'emozione di averne toccata 1), xchè qua anche in base alle norme vigenti x la spiaggia ..... è finita !!!
Cordialità
Carissimo Beppe,
continua la sintonia tra di noi forse perchè siamo differenti d'eta di solo 1 o 2 anni ?
Forse perchè siamo stati allevati con l'importanza ed il peso della cartuccia e quindi NIENTE SPRECHI O TIRI RIDICOLI ?
Forse perchè i nostri padri ci hanno fatto innamorare di questo meraviglioso sport osservando, seguendo ed amando un cane che io da sempre definisco "mio pari e non ausiliario" ?
Ci potrebbero essere tantissimi altri "forse perchè" che mi rendono felice ma, subito dopo, mi rattristano pensando ai tanti altri nostri colleghi venatoriamente educati diversamente da noi.
Ora si scende in quello'odioso - perchè si discute, da anni e per anni, senza ovviamente giungere a unanimi conclusioni - segmento che definisco altisonantemente "etica venatoria".
Mi fermo qui, son stanco di prender mal di testa e dolori alle dita battendo su tasti che non vogliono esser ascoltati.
Non so cos'altro dirti e dire ma sulla Caccia in Italia io rimango ancora e notevolmente pessimista pur sperando nell'arrivo di un "terremoto" che cancelli tutti gli idioti che la governano in primis e che poi metta a posto SERIAMENTE il tutto.
Folle ? Certamente si !!!..............
Affacciati sul mio sito e probabilmente.....cacceremo insieme.
Un abbraccio
Mimmo Tursi
 
Re: Cesene in Romania

seguendo ed amando un cane che io da sempre definisco "mio pari e non ausiliario" ?


Io e mimmotursi ci siamo presi più volte a cornate in passato, ma ultimamente ci si trova a camminare su due binari e, quasi senza volere, ci diamo ragione a vicenda.
La tua frase sopra mi è piaciuta tantissimo.
Veramente e sinceramente.
E' un po' che ci rifletto.
Tanto da pensare ad un articolo su Sentieri per lanciare questo sasso: BASTA AUSILIARI, il mio cane NON si chiama così !!!
Mi ausilia (aiuta) uno stampo, un richiamo,un portatore, un guardiacaccia, ma NON il mio cane che è parte di me, che vive con me, che sono io e lui me.
Intanto nella parte dei Moderatori ho lanciato la proposta di cambiare il nome della stanza, e chimarala "La stanza dei nostri cani da caccia"
Se poi è condivisa la lancio in modo più seria, motivata e generalizzata, se no, no ma il mio cane non sarà MAI un ausiliario (un aiutante) ma parte di me a caccia con me.
 
Re: Cesene in Romania

grifonenero ha scritto:
seguendo ed amando un cane che io da sempre definisco "mio pari e non ausiliario" ?


Io e mimmotursi ci siamo presi più volte a cornate in passato, ma ultimamente ci si trova a camminare su due binari e, quasi senza volere, ci diamo ragione a vicenda.
La tua frase sopra mi è piaciuta tantissimo.
Veramente e sinceramente.
E' un po' che ci rifletto.
Tanto da pensare ad un articolo su Sentieri per lanciare questo sasso: BASTA AUSILIARI, il mio cane NON si chiama così !!!
Mi ausilia (aiuta) uno stampo, un richiamo,un portatore, un guardiacaccia, ma NON il mio cane che è parte di me, che vive con me, che sono io e lui me.
Intanto nella parte dei Moderatori ho lanciato la proposta di cambiare il nome della stanza, e chimarala "La stanza dei nostri cani da caccia"
Se poi è condivisa la lancio in modo più seria, motivata e generalizzata, se no, no ma il mio cane non sarà MAI un ausiliario (un aiutante) ma parte di me a caccia con me.
Caro GRIFO,
il fatto che ci si scorna significa tantissime cose come anche FORZA DI CARATTERE ma ciò non significa che quando io o te la pensiamo allo stesso modo non bisogna sottolinearlo o nasconderlo quasi fossimo dei "bambini".
Hai dimenticato però, questo è un pubblico rimprovero, che in diversi miei racconti, sia su MIGRA che su altri siti, ho sempre definito i miei amici in questo modo ed a volte come colleghi.
Pertanto appoggio in toto l'eventuale tua proposta da passare in Redazione o Proprietà circa in nostri pelosi colleghi.
Saluti
Mimmo Tursi
P.S.: non dimenticare che in comune abbiamo anche l'amore (mio piccolo) per il tuo GENOA.
 
Re: Cesene in Romania

grifonenero ha scritto:
seguendo ed amando un cane che io da sempre definisco "mio pari e non ausiliario" ?


Io e mimmotursi ci siamo presi più volte a cornate in passato, ma ultimamente ci si trova a camminare su due binari e, quasi senza volere, ci diamo ragione a vicenda.
La tua frase sopra mi è piaciuta tantissimo.
Veramente e sinceramente.
E' un po' che ci rifletto.
Tanto da pensare ad un articolo su Sentieri per lanciare questo sasso: BASTA AUSILIARI, il mio cane NON si chiama così !!!
Mi ausilia (aiuta) uno stampo, un richiamo,un portatore, un guardiacaccia, ma NON il mio cane che è parte di me, che vive con me, che sono io e lui me.
Intanto nella parte dei Moderatori ho lanciato la proposta di cambiare il nome della stanza, e chimarala "La stanza dei nostri cani da caccia"
Se poi è condivisa la lancio in modo più seria, motivata e generalizzata, se no, no ma il mio cane non sarà MAI un ausiliario (un aiutante) ma parte di me a caccia con me.

straquoto!!!

guardiamoli negli occhi i nostri cani....e poi capiremo perchè l'emozione della caccia è condensabile in un cane in ferma :wink:
 
Re: Cesene in Romania

alectoris ha scritto:
grifonenero ha scritto:
seguendo ed amando un cane che io da sempre definisco "mio pari e non ausiliario" ?


Io e mimmotursi ci siamo presi più volte a cornate in passato, ma ultimamente ci si trova a camminare su due binari e, quasi senza volere, ci diamo ragione a vicenda.
La tua frase sopra mi è piaciuta tantissimo.
Veramente e sinceramente.
E' un po' che ci rifletto.
Tanto da pensare ad un articolo su Sentieri per lanciare questo sasso: BASTA AUSILIARI, il mio cane NON si chiama così !!!
Mi ausilia (aiuta) uno stampo, un richiamo,un portatore, un guardiacaccia, ma NON il mio cane che è parte di me, che vive con me, che sono io e lui me.
Intanto nella parte dei Moderatori ho lanciato la proposta di cambiare il nome della stanza, e chimarala "La stanza dei nostri cani da caccia"
Se poi è condivisa la lancio in modo più seria, motivata e generalizzata, se no, no ma il mio cane non sarà MAI un ausiliario (un aiutante) ma parte di me a caccia con me.

straquoto!!!

guardiamoli negli occhi i nostri cani....e poi capiremo perchè l'emozione della caccia è condensabile in un cane in ferma :wink:

No carissimo amico
se permetti ti correggo e lo faccio, credimi con enorme cognizione di causa, sentimento ed emozione:
l'emozione della caccia è ANCHE condensabile in un cane in ferma.
Ciao
Mimmo Tursi
 

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