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Sabato 30 Maggio 2015
Vienna non rispetta direttiva Uccelli, ha due mesi di tempo.
(ANSA) - BRUXELLES - Ultimatum della Commissione europea all'Austria, dove viene praticata la caccia fuorilegge della beccaccia. Di qui la richiesta di allinearsi alla direttiva europea di tutela degli uccelli selvatici: se nei prossimi due mesi Vienna non si mette in regola, rischia di finire davanti alla Corte di giustizia Ue.
La direttiva Uccelli proibisce la caccia degli uccelli migratori elencati nella normativa, durante il proprio periodo di riproduzione o quando tornano nelle loro aree di origine. Gli Stati membri possono prevedere deroghe, ma solo in assenza di altre soluzioni soddisfacenti e sempre nel caso in cui la popolazione delle specie interessate venga mantenuta ad un livello sufficiente. Non è quanto avviene nelle province austriache di Burgenland, Bassa Austria e Salisburgo, che consentono la caccia alla beccaccia (Scolopax rusticola) dal primo marzo al 15 aprile, e specificamente dei maschi durante il periodo dei voli del corteggiamento.
La Commissione Ue aveva già sollevato le sue preoccupazioni in una lettera di avvertimento formale a Vienna nel marzo del 2014. Visto che le condizioni per le deroghe non vengono rispettate e la caccia in primavera di questa specie è una violazione della direttiva Uccelli, Bruxelles ha deciso di dare ora un'ultima chance per mettersi in regola, inviando una opinione motivata.(ANSA).
Vienna non rispetta direttiva Uccelli, ha due mesi di tempo.
(ANSA) - BRUXELLES - Ultimatum della Commissione europea all'Austria, dove viene praticata la caccia fuorilegge della beccaccia. Di qui la richiesta di allinearsi alla direttiva europea di tutela degli uccelli selvatici: se nei prossimi due mesi Vienna non si mette in regola, rischia di finire davanti alla Corte di giustizia Ue.
La direttiva Uccelli proibisce la caccia degli uccelli migratori elencati nella normativa, durante il proprio periodo di riproduzione o quando tornano nelle loro aree di origine. Gli Stati membri possono prevedere deroghe, ma solo in assenza di altre soluzioni soddisfacenti e sempre nel caso in cui la popolazione delle specie interessate venga mantenuta ad un livello sufficiente. Non è quanto avviene nelle province austriache di Burgenland, Bassa Austria e Salisburgo, che consentono la caccia alla beccaccia (Scolopax rusticola) dal primo marzo al 15 aprile, e specificamente dei maschi durante il periodo dei voli del corteggiamento.
La Commissione Ue aveva già sollevato le sue preoccupazioni in una lettera di avvertimento formale a Vienna nel marzo del 2014. Visto che le condizioni per le deroghe non vengono rispettate e la caccia in primavera di questa specie è una violazione della direttiva Uccelli, Bruxelles ha deciso di dare ora un'ultima chance per mettersi in regola, inviando una opinione motivata.(ANSA).