Caccia estero versamento si o no (1 utente sta leggendo)

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Assicurazione e tassa governativa sono due cose distinte. La prima serve x coprirti da eventuali responsabilità civili verso terzi,la seconda è una tassa dovuta in caso di esercizio venatorio ed è legata alla nazione in cui hai ottenuto il PDA. Quindi a mio avviso se cacci esclusivamente all'estero e hai PDA italiano la tassa governativa la devi pagare allo stato italiano mentre l'assicurazione la puoi anche stipulare nella nazione che ti ospita.
 
Comunque tagliando la testa al toro, ho inviato questa domanda al giudice Mori, che forse e' uno dei massimi esperti in Italia in materia armi:


Buon giorno giudice, intanto le auguro buon anno, poi vorrei farle una domanda, partendo dal presupposto che avendo il porto di fucile uso caccia in regola nei 5 anni, se io non pratico la stagione venatoria e ovviamente quindi non pago i versamenti, ne' il governativo ne' il regionale e neppure l'assicurazione e l'atc, volendo a gennaio andare in Spagna a tordi, secondo lei sarei costretto a pagare la tassa governativa pur affittando fucile e munizioni sul posto e non portandomelo da casa? Ed eventualmente facendo l'assicurazione in Italia, valida per l'estero, potrebbero in caso di incidente, farmi dei problemi per non aver pagato la relativa tassa?



la ringrazio per la sua risposta
 
E' tornato Cicalone e subito il forum si anima !!!

Io pongo sul quesito un ulteriore domanda legata al fatto che mi sembra che alcune nazioni obblighino ad ottenere licenza di caccia locale. Con il pda uso sportivo, prendendop licenza per esempio argentina o tunisina, posso cacciare in quei luoghi ?
 
E' tornato Cicalone e subito il forum si anima !!!

Io pongo sul quesito un ulteriore domanda legata al fatto che mi sembra che alcune nazioni obblighino ad ottenere licenza di caccia locale. Con il pda uso sportivo, prendendop licenza per esempio argentina o tunisina, posso cacciare in quei luoghi ?

No Fabio....fanno testo le leggi della nazione nella quale risiedi. In Italia x cacciare serve PDA uso caccia e quello devi avere,ovunque tu cacci.
In Spagna x esempio non hanno distinzione tra PDA uso caccia o sportivo .....se uno spagnolo viene a caccia in Italia a oggi usa il suo e non necessita di altro.
 
In Romania io caccio in un fondo venatorio privato dove sono associato (lo stesso di Giorgio e Maria).
Per ora (pur essendo gia' residente ANCHE in Romania, caccio con pda italiano con concessione governativa pagata.
Per l'assicurazione sono coperto dalla locale.
A breve mi trasferirò e prenderò il PDA locale, ma manterrò la residenza italiana per non perdere il diritto di cacciare in Puglia...oltre al fatto che dovrò detenere le mie armi in italia.
Purtroppo una recentissima normativa in Romania prevede che non si possano più importare definitivamente dall'estero armi che non abbiano lo stesso numero di matricola su bascula canna e otturatore!!!!!...
Quindi dovrei poter portar via definitivamente solo il sovrapposto che porta lo stesso n° di matricola su canne e bascula.
Per i semiautomatici mi attacco al piffero....ne dovrò prendere uno in loco, anche perche' in Romania la Polizia non rilascia pda se non dopo aver acquistato l'arma.
Mi spiego meglio:
una volta conseguita l'ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO VENATORIO,per ottenere il rilascio del pda devi dimostrare di aver acquistato l'arma presso un'armeria ......ovviamente e' tutto molto veloce..acquisti l'arma (che resta in armeria),con la fattura di acquisto e i dati dell'arma ti rechi dalla polizia che in breve tempo ti rilascia il pda che riporta i dati delle armi sul retro...praticamente non puoi avere il pda se non hai un'arma.
 
Io di tutte 'ste manfrine non ne so niente. Pero', dopo aver avuto a che fare con le assicurazioni vi posso assicurare che si aggrapperebbero a qualsiasi cavillo pur di non pagare. Loro hanno fior di avvocati stipendiati, Peppe Cittadino ne deve assoldare uno a gran costo per far valere i suoi diritti in tribunale. Perche' rischiare? 173 Euro sono niente. Pagate, rinnovate, mettetevi in regola come se doveste cacciare in Italia, e poi andate all'estero a cacciare se volete, ma anche li' siate sicuri di mettere i puntini sulle i e di prevenire grandi scocciature e rischi finanziari. Nela vita reale le questioni di principio non valgono un kazzo. Meglio essere sicuri, anche se costa un po' di piu', anche se forse e' una spesa superflua.
 
E io ero convinto del contrario anche perche' in passato, non ricordo dove, la stessa diatriba l'avevo gia' affrontata....per la situazione sull'assicurazione, non cacciando in Italia, non ha senso spendere 100 euro per essere coperti per 3/4 giornate di caccia, molto meglio farla all'estero e probabilmente costera' anche molto di meno
 
Ho letto la copertura della mia assicurazione della libera caccia.
L'assicurazione è valida in tutto il mondo nel rispetto delle locali leggi vigenti .... però recita anche :
Tessera tipo A valida esclusivamente per le attività regolamentate dalla 157/92 ... quindi la stessa dice che se non paghi la concessione governativa non hai abilitazione
Tissere tipo B C D ecc. la copertura è valida per l'intera annualità sia durante l'esercizio venatorio che in qualsiasi altra occasione e luogo.
Tutte le tessere prevedono Responsabilità Civile Terzi ivi compresa quella derivante dalla proprietà del cane regolarmente
iscritti all’anagrafe canina, per le attività previste dalla Legge n°157/92 e Leggi regionali e per
l’attività di ricerca tartufi nel rispetto delle normative, valida per l'intero anno solare.
Quindi mi sembra logico che l'assicurazione della mia associazione per le tessere tutte tranna la base preveda assicurazione infortuni in tutto il mondo, ma la responsabilità civile legata all'attività secondo la nostra legge 157, per cui penso che se tutte le associazioni abbiano simile coperture, per cacciare all'estero convenga stipulare polizza ad hoc per il lasso di giorni interessati all'attività.
Và da se che l'assicurazione personale per tutte le coperture obblighi al pagamento della concessione, ma comunque rimane scoperta la responsabilità civile all'estero.
Secondo il mio personale parere, se non si vuole sborsare il balzello governativo con licenza e pda valido, conviene stipulare assicurazione specifica nel paese che ospiterà le nostre scorribande venatorie e se questo non chiede la regolarità dei versamenti, ma solo la validità del pda, siamo in regola
 
Per completezza di informazione e anche per correttezza verso coloro che leggono questa discussione e che giungono a delle conclusioni che potrebbero essere non del tutto corrette, vi informo che su un altro forum è stata aperta la stessa discussione con interlocutori probabilmente più motivati/informati e sono state fornite delle informazioni diverse.
 
Questo è il msg scritto da un utente che di professione è un avvocato:
[TABLE="align: center, border: 0, cellpadding: 6, cellspacing: 0"]
[TR]
[TD]Ho sentito un dirigente e l'ufficio legale di una nota associazione venatoria : se non si paga la tassa governativa la licenza italiana non è operativa, quindi in caso di incidente, in Italia come all'estero, l'assicurazione può eccepire la inoperatività della polizza per mancanza di un presupposto amministrativo essenziale (operatività della licenza) ... non solo ... se il danneggiato si trova di fronte ad una situazione del genere avrà facoltà di sporgere specifica denuncia con la conseguenza che il danneggiante rischia il ritiro della licenza di caccia ... infine all'estero non si può ottenere la licenza di caccia locale se non si è in possesso di valida e operativa licenza di caccia italiana, diverso è il discorso di chi ti mette in mano un fucile e via .... invito a non dare ascolto a chi consiglia di non pagare la tassa di concessione governativa[/TD]
[/TR]
[/TABLE]
E questo è di un altro utente che ha rivisto parzialmente le proprie opinioni :):rolleyes: [TABLE="align: center, border: 0, cellpadding: 6, cellspacing: 0"]
[TR]
[TD]Ho dato una spulciata sui siti degli operatori che organizzano la caccia all'estero e tutti escludono l'assicurazione che rimane a carico del cliente. Tutti chiedono anche pda valido e credo che questa lo possa essere anche senza concessione governativa. Quindi affittando l'arma in loco, credo che il problema possa essere esclusivamente relativo all'assicurazione. Quest'ultima però, nel caso della mia associazione, riguardo la responsabilità civile, recita :



Responsabilità Civile Terzi ivi compresa quella derivante dalla proprietà del cane regolarmente iscritti all’anagrafe canina, per le attività previste dalla Legge n°157/92 e Leggi regionali e per l’attività di ricerca tartufi nel rispetto delle normative, valida per l'intero anno solare.


Sta di fatto che la 157/92 per le attività previste, obbliga al pagamento della tassa di concessione governativa.


Per tanto, credo che se si voglia andare a caccia all'estero senza il pagamento della tassa di concessione governativa si è obbligati a stipulare una polizza personalizzata di responsabilità civile che contempli l'utilizzo delle armi. A questo punto potrebbe essere conveniente pagare la tassa italiana e l'assicurazione classica, legata all'associazione venatoria che ti tutela anche legalmente
[/TD]
[/TR]
[/TABLE]
Poi ognuno tragga le proprie idee.
 
L'organizzatore dove vado mi chiede porto d'armi valido x l'annata in corso e quindi con i 173 euro pagate xche all'arrivo x prendere un suo fucile riempie un foglio che ci registra il porto d'armi vidimato poi dalla Guardia Civil e lo devo portare dietro x qualsiasi controllo.

IO e il MIo Amico si gestisce la gita Venatoria in Spagna da soli non con un organizzatore Italiano è lo Spagnolo che ci chiede il porto d'armi valido con la tassa pagata.
 

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