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Bracconiere condannato a Bergamo non aveva neanche licenza di caccia (1 utente sta leggendo)

Alberto 69
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Uno dei casi più gravi di bracconaggio, considerato che l’uomo ora condannato a Bergamo non aveva neanche licenza di caccia. Tra i reati contestati ed ora rientranti tra quelli patteggiati dal bracconiere, anche il furto. Un reato delitto, impossibile da contestare ai bracconieri che sono trovati in possesso di regolare porto d’armi uso caccia.Eppure nonostante l’enormità dei reati contestati (oltre al furto è rientrato nel patteggiamento anche il porto abusivo di arma da fuoco, maltrattamento di animali e violazione delle norme sulla caccia) il bracconiere fermato nel 2012 ad Adrara San Rocco ha patteggiato una condanna ad un anno e quattro mesi, pena sospesa.Quando venne scoperto dalla Polizia Provinciale, così come ricordato da L’eco di Bergamo, il bracconiere aveva tentato la fuga. Da quanto scoperto nel corso della perquisizione domiciliare si era poi evinto come il soggetto non era forse uno sprovveduto. Trappole illegali per uccellini (vennero pure ritrovati due pettirossi morti) e per cinghiale. Poi oltre cento uccellini congelati e 36 chili di carne di cinghiale.
 
SONO SINCERO MI SPIACE LEGGERE QUESTI FATTI SULLA MIA CITTA' E NEMMENO POSTARE QUESTI......:Animali in pessime condizioni
A Filago Denunciato 71enne


22 giugno 2013


Una volpoca




Teneva volatili in gabbie non a norma e in pessime condizioni, ma anche cani malnutriti e animali da cortile in stato di abbandono, oltre a specie protette non autorizzate. Un 71enne di Filago è stato denunciato per maltrattamenti su animali dopo un blitz messo a segno nella giornata di venerdì 21 giugno.

Nella località di Marne di Filago l'operazione è stata messa a segno dalla polizia provinciale, i carabinieri di Treviglio, la Forestale e l'Asl. Gli agenti hanno verificato un'ampia area adiacente a una cascina e hanno trovato numerose voliere con uccelli rinchiusi in pessime condizioni, oche e animali da cortile, ma anche diversi cani malnutriti.

Anche nella cascina, il proprietario aveva allestito su tutti e tre piani una vera e propria piccionaia, con gabbie e voliere non a norma. Nel cortile anche un cigno selvatico, una volpoca e due oche dalla faccia bianca, tutti animali specie protetta che gli agenti hanno trasferito all'Oasi Valpredina. Tutti gli animali sono stati sequestrati e l'uomo denunciato.




Per fortuna non sono cacciatori............
 
Uno dei casi più gravi di bracconaggio, considerato che l’uomo ora condannato a Bergamo non aveva neanche licenza di caccia. Tra i reati contestati ed ora rientranti tra quelli patteggiati dal bracconiere, anche il furto. Un reato delitto, impossibile da contestare ai bracconieri che sono trovati in possesso di regolare porto d’armi uso caccia.Eppure nonostante l’enormità dei reati contestati (oltre al furto è rientrato nel patteggiamento anche il porto abusivo di arma da fuoco, maltrattamento di animali e violazione delle norme sulla caccia) il bracconiere fermato nel 2012 ad Adrara San Rocco ha patteggiato una condanna ad un anno e quattro mesi, pena sospesa.Quando venne scoperto dalla Polizia Provinciale, così come ricordato da L’eco di Bergamo, il bracconiere aveva tentato la fuga. Da quanto scoperto nel corso della perquisizione domiciliare si era poi evinto come il soggetto non era forse uno sprovveduto. Trappole illegali per uccellini (vennero pure ritrovati due pettirossi morti) e per cinghiale. Poi oltre cento uccellini congelati e 36 chili di carne di cinghiale.



Meglio cosi' almeno non possono dire che era un cacciatore
 

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