[h=1]Ancora un confronto tra Nino 2015-16 e Nino 1997-98: andamenti termici molto simili; probabile presenza della Nina dalla prossima Estate.[/h]
Per effettuare un confronto tra gli andamenti dei due principali eventi del Nino degli ultimi trent’anni, possiamo prendere in esame le anomalie delle temperature terrestri secondo il database HADCRUT4, come ha fatto lo scienziato Bob Tisdale, da cui deriva questo grafico molto interessante.
Notiamo come i due Nino, quello del 1997-98 e del 2015-16, abbiano un andamento piuttosto simile nella loro influenza sulle anomalie positive della temperatura globale terrestre, e. dopo un picco molto alto di anomalia appena raggiunto, le temperature sono destinate a scendere di diversi decimi di grado nel corso dei prossimi dieci mesi.
La quantità di calore liberata nell’atmosfera dalla massa oceanica equatoriale del Pacifico è stata massiccia, occorreranno dunque alcuni mesi perchè sia dissipata e la situazione termica terrestre torni alla normalità.
Nel frattempo, un confronto tra le previsioni della maggior parte dei centri di calcolo mostrano la prevalenza di previsioni dell’inizio della Nina già nel corso della prossima Estate, fatto che, nuovamente, cambierebbe il clima mondiale e sposterebbe le aree dove si registano le maggiori anomalie climatiche.
Il grafico sottostante mostra le previsioni delle anomalie termiche della cruciale zona di Nino 3.4, nel pieno dell’Oceano Pacifico, per il prossimo mese di Agosto 2016.
Ogni modello matematico mostrerebbe la presenza della Nina, solamente quello del NOAA mostra una presenza residua del Nino.
Freddofili
Per effettuare un confronto tra gli andamenti dei due principali eventi del Nino degli ultimi trent’anni, possiamo prendere in esame le anomalie delle temperature terrestri secondo il database HADCRUT4, come ha fatto lo scienziato Bob Tisdale, da cui deriva questo grafico molto interessante.
Notiamo come i due Nino, quello del 1997-98 e del 2015-16, abbiano un andamento piuttosto simile nella loro influenza sulle anomalie positive della temperatura globale terrestre, e. dopo un picco molto alto di anomalia appena raggiunto, le temperature sono destinate a scendere di diversi decimi di grado nel corso dei prossimi dieci mesi.
La quantità di calore liberata nell’atmosfera dalla massa oceanica equatoriale del Pacifico è stata massiccia, occorreranno dunque alcuni mesi perchè sia dissipata e la situazione termica terrestre torni alla normalità.
![30-mar-16-figure-25.png](http://freddofili.it/images/2016/03/30-mar-16-figure-25.png)
Nel frattempo, un confronto tra le previsioni della maggior parte dei centri di calcolo mostrano la prevalenza di previsioni dell’inizio della Nina già nel corso della prossima Estate, fatto che, nuovamente, cambierebbe il clima mondiale e sposterebbe le aree dove si registano le maggiori anomalie climatiche.
Il grafico sottostante mostra le previsioni delle anomalie termiche della cruciale zona di Nino 3.4, nel pieno dell’Oceano Pacifico, per il prossimo mese di Agosto 2016.
Ogni modello matematico mostrerebbe la presenza della Nina, solamente quello del NOAA mostra una presenza residua del Nino.
![03-apr-16-Cattura-1.jpg](http://freddofili.it/images/2016/04/03-apr-16-Cattura-1.jpg)
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