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Aspettate un attimo, non e' la comunitaria che ci impedisce la caccia al colombo. Ma e' la 157 all'art 18,che impone un rispetto rigido dell'arco temporale, il quale deve esser compreso tra il 1 sett e il 31 gennaio. E un calcolo matematico delle giornate fruibili di questo periodo rapportate a tre volte a settimana. La direttiva uccelli o comunitaria, non pone particolari divieti. Afferma che non si devono cacciare i migratori all'inizio della migrazione prenuziale ,e puo' iniziare la caccia dopo il termine delle cure parentali. Tale divieto nasce dal recepimento integrale nella direttiva e da tutti gli stati aderenti della convenzione di Parigi del 1954. Che stabilisce un divieto di caccia da marzo a fine luglio, tenendo ben presente che codesto divieto e' anch'esso derogabile in art 9. Sicche' nel rispetto dell'art 18 lg.157 se vuoi cacciare il colombo anche al 10 febbraio devi posticiparlo in apertura, contando le giornate fruibili anche in pre-apertura.
 
A proposito di calendari e deroghe.
Da noi nelle Marche possiamo dire che siamo fortunati.
Da qualche tempo colombaccio in pre-apertura per tre giornate, poi stop fino al 1 di Ottobre e deroga fino al 10 Febbraio.
(personalmente sono per partire dal 1 di Ottobre . Troppi piccoli ancora nel nido o appena usciti.)
Piccioni, storno e tortore dal collare in deroga dalla pre-apertura fino al 15 Novembre.
Eppure sono in pochi ad avvalersi di queste deroghe, a parte il colombaccio in pre-apertura.
Puoi cacciare solo nell' ATC dove risiedi, mentre magari, vesto che il nostro calendario lo consente, stai cacciando la migratoria in altro ATC o addirittura hai l'appostamento in altro ATC.
La residenza venatoria in altro ATC rinunciando al tuo non serve.
Devi controllare se dove ti trovi la deroga è valida, perchè si può cacciare solo in territorio di quei comuni che hanno richiesto risarcimento danni e non tutti l'hanno fatto. E' disponibile un elenco ma se sei in giro devi accertarti di quale comune è il territorio dove ti trovi.
Deve esserci una coltura in atto da proteggere e tu devi stare entro 100 metri. Nella coltura devono essere attivi mezzi di dissuasione, perchè prima si deve provare a spaventare e poi , ultima razio, usare il fucile.
Tutto questo dà talmente tanti appigli agli anticaccia che rischi di essere sempre vulnerabile ad ogni controllo. Quest'anno addirittura alcuni ATC e associazioni si sono rese disponibile ad assistere i denunciati.
Con tutto questo io preferisco lasciar perdere e come me tanti altri. Se una specie è da contenere lo si deve poter fare ovunque nel territorio senza troppe condizioni.

Credo che ci sia da riflettere, non tutto oro è quel che luccica.

Non ho capito bene: prima affermi che voi nelle Marche siete fortunati, poi elenchi una serie di condizioni imposte per le cacce in deroga che farebbero impazzire anche un enigmista e quindi concludi dicendo che tu come tanti preferite lasciar perdere ...
Dovessi sottostare io a tali aberrazioni normative, non mi riterrei certo fortunato ...
Un saluto.
 
Non ho capito bene: prima affermi che voi nelle Marche siete fortunati, poi elenchi una serie di condizioni imposte per le cacce in deroga che farebbero impazzire anche un enigmista e quindi concludi dicendo che tu come tanti preferite lasciar perdere ...
Dovessi sottostare io a tali aberrazioni normative, non mi riterrei certo fortunato ...
Un saluto.

Se ho interpretato bene, lui dice che nella parte riguardante la preapertura e la post chiusura al colombaccio le cose sono ben fatte, quindi i marchigiani sono da ritenere fortunati, mentre per ciò che riguarda le deroghe ai nocivi no, per le troppe peripezie interpretative che danno luogo a possibili verbali, tant'è che sono in pochi a mettere in pratica queste deroghe.
Per ciò che riguarda i colombacci al 1° ottobre sono d'accordo, è la specie con un arco cacciabile molto ampio, non vedo bene la preapertura, accetto appena l'apertura che essendo generale non da adito alla persecuzione della specie.
 
Se ho interpretato bene, lui dice che nella parte riguardante la preapertura e la post chiusura al colombaccio le cose sono ben fatte, quindi i marchigiani sono da ritenere fortunati, mentre per ciò che riguarda le deroghe ai nocivi no, per le troppe peripezie interpretative che danno luogo a possibili verbali, tant'è che sono in pochi a mettere in pratica queste deroghe.
Per ciò che riguarda i colombacci al 1° ottobre sono d'accordo, è la specie con un arco cacciabile molto ampio, non vedo bene la preapertura, accetto appena l'apertura che essendo generale non da adito alla persecuzione della specie.

Mah, "sono cose ben fatte" a livello teorico solamente, però ... perché anche lui poi sottolinea che per la preapertura i pulcini sono ancora nel nido o comunque immaturi, quindi non penso sia entusiasta sotto questo aspetto. Come te del resto che non vedi molto bene la preapertura a questa specie, ed infatti sparare su pullus con le penne non ancora ben sviluppate non è che sia una gran mandrakata ... Comunque, per ciò che ci riguarda, attendiamo la fumata bianca per questo benedetto calendario e poi discuteremo su quello, eventualmente.
Per adesso, grazie della risposta ed un salutone dall'Agro Viterberse. [40]
 
Salve a tutti.. Lo storno dalle mie parti non fa danni di più olive ciliegie fichi ecc ecc questo riguarda (l'agricoltura).. Poi come se non bastasse nidifica pure sotto i tetti delle case creando anche serissimi danni anche pericolo di **** visto che a mio zio che a il tetto di legno e il camino sopra non si sa come è successo ma a causa della paglia gli è preso fuoco credetimi e se non era per il vicino che vedeva chiarore a quest'ora... Morale della favola 3000 euro di danno .. Ah dimenticavo io una sera ne ho contati circa 50 rientrare li...
 
Non ho capito bene: prima affermi che voi nelle Marche siete fortunati, poi elenchi una serie di condizioni imposte per le cacce in deroga che farebbero impazzire anche un enigmista e quindi concludi dicendo che tu come tanti preferite lasciar perdere ...
Dovessi sottostare io a tali aberrazioni normative, non mi riterrei certo fortunato ...
Un saluto.


La questione deroghe non è una questione solo marchigiana ma nazionale.
Qui il parere ISPRA è vincolante,quindi detta lei le condizioni e le Regioni non possono fare altro che adeguarsi.
Per il resto le Marche ha il miglior calendario possibile con le attuali normative e dimostra come nel totale rispetto dei tempi imposti dalla 157 il colombaccio si possa cacciare sia in preapertura che fino al 10 Febbraio.
 
La questione deroghe non è una questione solo marchigiana ma nazionale.
Qui il parere ISPRA è vincolante,quindi detta lei le condizioni e le Regioni non possono fare altro che adeguarsi.
Per il resto le Marche ha il miglior calendario possibile con le attuali normative e dimostra come nel totale rispetto dei tempi imposti dalla 157 il colombaccio si possa cacciare sia in preapertura che fino al 10 Febbraio.

Ne ho perfetta contezza. Cionondimeno, mi arrogo il diritto di definire tali deroghe aberrazioni cervellotiche, condizionate da un organismo tutt'altro che super partes, quale invece dovrebbe essere.
 
Ne ho perfetta contezza. Cionondimeno, mi arrogo il diritto di definire tali deroghe aberrazioni cervellotiche, condizionate da un organismo tutt'altro che super partes, quale invece dovrebbe essere.

Hai perfettamente ragione....
Pensa che nel 2010 quando per la prima volta e in Emilia Romagna...xchè noi avendo ISPRA in casa testiamo alla grande le cervellotiche elocubrazioni dei loro tecnici faunistici..uscirono queste modalità qui si tentò di fare le cose in grande,proponendo a tutti i cacciatori di fermarsi negli abbattimenti degli storni,sia in deroga che in controllo....non ti dico come andò questa iniziativa xchè essendo stato uno degli organizzatori dopo 8 anni ho ancora il sangue acido....
Siamo la peggior causa dei nostri "mali"....credimi.
 
La questione deroghe non è una questione solo marchigiana ma nazionale.
Qui il parere ISPRA è vincolante,quindi detta lei le condizioni e le Regioni non possono fare altro che adeguarsi.
Per il resto le Marche ha il miglior calendario possibile con le attuali normative e dimostra come nel totale rispetto dei tempi imposti dalla 157 il colombaccio si possa cacciare sia in preapertura che fino al 10 Febbraio.

iL PARERE DELL'ISPRA E' VINCOLANTE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in lettera C per i fringillidi. In lettera A e B no. Le regioni possono applicarle anche superando il parere dell'ispra come ha fatto le marche ed altre regioni motivando adeguatamente l'atto derogatorio
 
iL PARERE DELL'ISPRA E' VINCOLANTE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in lettera C per i fringillidi. In lettera A e B no. Le regioni possono applicarle anche superando il parere dell'ispra come ha fatto le marche ed altre regioni motivando adeguatamente l'atto derogatorio


Non mi risulta che le Marche abbiano modalità di caccia in deroga diversa dalle altre Regioni....parlo di deroga x danni.
Ricordo che qualche anno fà a seguito di un ricorso al TAR anche là si sono dovuti adeguare al parere ISPRA....caccia senza uso di richiami,entro 100 mt da frutteti e uliveti CON frutto pendente e in presenza di dissuasori attivi.
 
Non mi risulta che le Marche abbiano modalità di caccia in deroga diversa dalle altre Regioni....parlo di deroga x danni.
Ricordo che qualche anno fà a seguito di un ricorso al TAR anche là si sono dovuti adeguare al parere ISPRA....caccia senza uso di richiami,entro 100 mt da frutteti e uliveti CON frutto pendente e in presenza di dissuasori attivi.

L'atto elle marche fu sottoposto anche al giudizio della corte eu, e fu "assolto" in formula piena. Cerchiamo di fare una distinzione, il vincolo del parere ispra riguarda non le prescrizioni dei richiami, 10 mt dai frutteti, ma riguarda il calcolo della piccola quantità, relativa alla lettera C e la successiva ripartizione e approvazione in conferenza stato regioni, nel merito,le regioni non possono fare autonomamente il calcolo sulla mortalità naturale e ricavarne la piccola percentuale dell'1%. Cio' che le Marche ed altre regioni hanno fatto nell'atto amministrativo derogatorio, riguarda un percorso di libera scelta, in quanto in lettera A e B non esiste nessuna indicazione a ciò che prescrive ispra sui richiami e dal frutto pendente. E sempre lo stesso percorso amministrativo, se la regione disattende motivando bene, i ricorsi li perdono gli animalisti. Diversamente li vincono. Anche in caso di vittoria animalista la regione può anche riproporre un atto bene motivato superando ispra e sentenza del tar che casso l'atto precedente.
 
L'atto elle marche fu sottoposto anche al giudizio della corte eu, e fu "assolto" in formula piena. Cerchiamo di fare una distinzione, il vincolo del parere ispra riguarda non le prescrizioni dei richiami, 10 mt dai frutteti, ma riguarda il calcolo della piccola quantità, relativa alla lettera C e la successiva ripartizione e approvazione in conferenza stato regioni, nel merito,le regioni non possono fare autonomamente il calcolo sulla mortalità naturale e ricavarne la piccola percentuale dell'1%. Cio' che le Marche ed altre regioni hanno fatto nell'atto amministrativo derogatorio, riguarda un percorso di libera scelta, in quanto in lettera A e B non esiste nessuna indicazione a ciò che prescrive ispra sui richiami e dal frutto pendente. E sempre lo stesso percorso amministrativo, se la regione disattende motivando bene, i ricorsi li perdono gli animalisti. Diversamente li vincono. Anche in caso di vittoria animalista la regione può anche riproporre un atto bene motivato superando ispra e sentenza del tar che casso l'atto precedente.


Sarà così...
Fatto sta che anche x le deroghe A e B tutte le Regioni italiane si sono adeguate al parere ISPRA in toto...la Regione Marche è stata l'ultima in ordine di tempo ma anche là si caccia in deroga in maniera farsesca.
Evidentemente non è più così semplice aggirare i paletti ISPRA.
 
La Corte Costituzionale ha bocciato la legge della Regione Marche che prevedeva il prelievo in deroga dello storno.
Va bene la protezione della produzione - è il ragionamento della Consulta, che si legge sul Quotidiano La Stampa - ma ogni deroga alla legge generale, ossia un preciso calendario venatorio, si può accettare soltanto per un periodo di tempo determinato. La legge n. 7 del 2015 della Regione Marche, invece, prevedeva una generica autorizzazione a sparare agli storni "in prossimità di nuclei vegetazionali produttivi sparsi". E senza limitazioni temporali, sarebbe diventata una caccia aperta per 12 mesi.

Perciò la legge è stata dichiarata incostituzionale. La Corte ha accettato la seguente tesi dell’Avvocatura dello Stato: la legge regionale, subordinando il prelievo dello storno ad una condizione generica "e priva di specifiche limitazioni spaziali e temporali" avrebbe privato la deroga del carattere eccezionale e temporaneo che pure è prevista dalla normativa nazionale e comunitaria, "per trasformarla in un rimedio di carattere continuativo e stabile nel tempo".

In allegato il testo integrale del ricorso
 
La Corte Costituzionale ha bocciato la legge della Regione Marche che prevedeva il prelievo in deroga dello storno.
Va bene la protezione della produzione - è il ragionamento della Consulta, che si legge sul Quotidiano La Stampa - ma ogni deroga alla legge generale, ossia un preciso calendario venatorio, si può accettare soltanto per un periodo di tempo determinato. La legge n. 7 del 2015 della Regione Marche, invece, prevedeva una generica autorizzazione a sparare agli storni "in prossimità di nuclei vegetazionali produttivi sparsi". E senza limitazioni temporali, sarebbe diventata una caccia aperta per 12 mesi.

Perciò la legge è stata dichiarata incostituzionale. La Corte ha accettato la seguente tesi dell’Avvocatura dello Stato: la legge regionale, subordinando il prelievo dello storno ad una condizione generica "e priva di specifiche limitazioni spaziali e temporali" avrebbe privato la deroga del carattere eccezionale e temporaneo che pure è prevista dalla normativa nazionale e comunitaria, "per trasformarla in un rimedio di carattere continuativo e stabile nel tempo".

In allegato il testo integrale del ricorso


Grazie Romano....
Ricordavo bene.....dopo questa sentenza la Regione Marche attua prelievi in deroga x lo storno identici alle restanti Regioni italiane...
 
Sarà così...
Fatto sta che anche x le deroghe A e B tutte le Regioni italiane si sono adeguate al parere ISPRA in toto...la Regione Marche è stata l'ultima in ordine di tempo ma anche là si caccia in deroga in maniera farsesca.
Evidentemente non è più così semplice aggirare i paletti ISPRA.

In lettera B ispra non c entra nulla. riguarda gli aeroporti ..perche' farsesca? E' più semplice come scelta regionale dare indicazioni ispra piuttosto che aggirarle , l'atto delle marche sulle tre specie e' fatto benissimo in alcune premesse spiegano come aggirare gli ostacoli, ma per una continuità di applicazione sui contenimenti e per evitare impicci, fanno altro.
 
In lettera B ispra non c entra nulla. riguarda gli aeroporti ..perche' farsesca? E' più semplice come scelta regionale dare indicazioni ispra piuttosto che aggirarle , l'atto delle marche sulle tre specie e' fatto benissimo in alcune premesse spiegano come aggirare gli ostacoli, ma per una continuità di applicazione sui contenimenti e per evitare impicci, fanno altro.


Perchè andare a storni con il dissuasore in atto dietro al sedere,e con stampi di merlo,perchè quelli di storno sono vietati quando lo stesso ISPRA in una sua relazione ha espresso parere favorevole al reinserimento dello storno tra le specie cacciabili non mi fà venire in mente altro che quella parola.....FARSA!!!
Tutti gli atti regionali sono fatti bene....ma come dici evidentemente è davvero difficile x gli uffici regionali aggirare i pareri ISPRA.
 
E comunque...... dove sta sto calendario ??

Era già "pronto" a Natale..... era affisso in tutte le cabine Elettorali del Lazio...... e mo ??!!
Era alla firma.....no..era già firmato.....era pure stirato e profumato......
Sparito ??!!

Passata la Festa.... gabbato lo Santo !!
 
Perchè andare a storni con il dissuasore in atto dietro al sedere,e con stampi di merlo,perchè quelli di storno sono vietati quando lo stesso ISPRA in una sua relazione ha espresso parere favorevole al reinserimento dello storno tra le specie cacciabili non mi fà venire in mente altro che quella parola.....FARSA!!!
Tutti gli atti regionali sono fatti bene....ma come dici evidentemente è davvero difficile x gli uffici regionali aggirare i pareri ISPRA.

Probabilmente non e' chiaro le Marche nella richiesta di deroga ha il parere POSITIVO dell'ispra...
Con nota n. 5xxxxx del 12.06.2017 l'ISPRA ha trasmesso il relativo parere in cui considera le motivazioni e le modalità di attuazione proposte dalla Regione Marche coerenti con lo spirito ed il dettato della nonnativa comunitaria di riferimento (art. 9, par. 1, letto a, Direttiva 2009/147 ICE) esprimendo un parere favorevole condizionato alla verifica di eventuali prescrizioni degli strumenti gestionali, alla definizione del numero massimo di capi annualmente abbattibili e che il prelievo avvenga in presenza del frutto pendente ad una distanza non superiore a 100 metri dalle colture in frutto nel periodo compreso tra la q uarta domenica di settembre al 10 dicembre 2017.

L'ISPRA confenna pertanto che l'impianto del documento così come proposto e formulato dalla Regione Marche, identico tra l'altro a quelli adottati negli anni passati, è condivisibile e coerente con la nonnativa comunitaria pur condizionandolo a specifiche modifiche tecniche in parte già determinate nell'atto. ecc,ecc, c'e' anche come superare la questione richiami
 
Probabilmente non e' chiaro le Marche nella richiesta di deroga ha il parere POSITIVO dell'ispra...
Con nota n. 5xxxxx del 12.06.2017 l'ISPRA ha trasmesso il relativo parere in cui considera le motivazioni e le modalità di attuazione proposte dalla Regione Marche coerenti con lo spirito ed il dettato della nonnativa comunitaria di riferimento (art. 9, par. 1, letto a, Direttiva 2009/147 ICE) esprimendo un parere favorevole condizionato alla verifica di eventuali prescrizioni degli strumenti gestionali, alla definizione del numero massimo di capi annualmente abbattibili e che il prelievo avvenga in presenza del frutto pendente ad una distanza non superiore a 100 metri dalle colture in frutto nel periodo compreso tra la q uarta domenica di settembre al 10 dicembre 2017.

L'ISPRA confenna pertanto che l'impianto del documento così come proposto e formulato dalla Regione Marche, identico tra l'altro a quelli adottati negli anni passati, è condivisibile e coerente con la nonnativa comunitaria pur condizionandolo a specifiche modifiche tecniche in parte già determinate nell'atto. ecc,ecc, c'e' anche come superare la questione richiami


Alessandro....stiamo dicendo la stessa cosa.
Anche l'Emilia Romagna ha il parere positivo di ISPRA sull'atto amministrativo che consente il prelievo in deroga di storno e piccione.
Il problema è che il parere positivo è relativo alle modalità,tempi e dinamiche con cui TUTTE le Regioni italiane attuano le deroghe x danni negli ultimi anni : entro 100 mt da frutteti,uliveti o oliveti con frutto pendente in cui siano in atto mezzi di dissuasione incruenti,senza l'uso di richiami ( e qui le Regioni o le singole Provincie inseriscono la parolina "appartenenti alla specie ...." x poter usare stampi di altri uccelli ). Controllo degli abbattimenti 2 volte nella stagione per verificare che non si sfori la quantità prelevabile stabilita a livello regionale.
Da un ente che dichiara di non essere in grado di stabilire "le piccole quantità" x le deroghe in lettera C e di avere dato parere favorevole al reinserimento dello storno tra le specie cacciabili mi pare una vera e propria FARSA. e presa x i fondelli. Aggravata dal fatto che in primavera in controllo di fatto permette "lo sparo libero" a chiunque abbia una pianta di ciliegio in giardino....
 
Alessandro....stiamo dicendo la stessa cosa.
Anche l'Emilia Romagna ha il parere positivo di ISPRA sull'atto amministrativo che consente il prelievo in deroga di storno e piccione.
Il problema è che il parere positivo è relativo alle modalità,tempi e dinamiche con cui TUTTE le Regioni italiane attuano le deroghe x danni negli ultimi anni : entro 100 mt da frutteti,uliveti o oliveti con frutto pendente in cui siano in atto mezzi di dissuasione incruenti,senza l'uso di richiami ( e qui le Regioni o le singole Provincie inseriscono la parolina "appartenenti alla specie ...." x poter usare stampi di altri uccelli ). Controllo degli abbattimenti 2 volte nella stagione per verificare che non si sfori la quantità prelevabile stabilita a livello regionale.
Da un ente che dichiara di non essere in grado di stabilire "le piccole quantità" x le deroghe in lettera C e di avere dato parere favorevole al reinserimento dello storno tra le specie cacciabili mi pare una vera e propria FARSA. e presa x i fondelli. Aggravata dal fatto che in primavera in controllo di fatto permette "lo sparo libero" a chiunque abbia una pianta di ciliegio in giardino....

Più che farsa, direi; è stato voluto dal Governo che Ispra avesse codesto potere di vietare l'uso della deroga in lettera C. Sulle modalità, tempi, luoghi d'applicazione e' l'art 9 lett. A che norma la deroga, diversamente non sarebbe una deroga per danni e contenimento, deve avere un filo logico come da direttiva . Sui richiami stampi, le regioni, torniamo sempre allo stesso discorso, devono superarlo argomentandolo, ma per scelta di continuità o chiamala opportunismo, si adeguano o trovano l'angolo morto, con frasi della specie x o y.
Sulla lettera A il Governo ha normato recentemente ...... finalmente le Regioni potranno farlo serenamente;
4. All'articolo 19-bis della legge 11 febbraio 1992, n. 157, e' aggiunto, in fine, il seguente comma:
«6-bis. Ai fini dell'esercizio delle deroghe previste dall'articolo 9 della direttiva 2009/147/CE, le regioni, in sede di

rilascio delle autorizzazioni per il prelievo dello storno (Sturnus vulgaris) ai sensi del presente articolo, con riferimento

alla individuazione delle condizioni di rischio e delle circostanze di luogo, consentono l'esercizio dell'attivita' di prelievo

qualora esso sia praticato in prossimita' di nuclei vegetazionali produttivi sparsi e sia finalizzato alla tutela della

specificita' delle coltivazioni regionali».
 
Notizie molto affidabili del nuovo calendario gia' pronto: preapertura 1 - 2 settembre, tortore merlo, no colombaccio. Beccaccia fino al 20 gennaio come l' anno scorso. Tordi fino al 31 gennaio. Chiusura caccia 10 febbraio ( ghianaie, colombaccio, cornacchie, gazze). Naturalmente fino alla sua pubblicazione nessuno puo' escludere modifiche, speriamo in meglio a riguardo del colomaccio in preapertura. Saluti.
 
Gira il calendario in rete, manca solo la firma. Nulla è cambiato rapporto la passata stagione, i tordi sono direttamente portati al 31 gennaio senza quindi deroghe in corso. Abbiamo 10 minuti in più di caccia nella prima quindicina di novembre e 5 in meno l'ultima di gennaio
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

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    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
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    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
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    ### 4. **Winchester 572**
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    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
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    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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