Bocconcini di selvaggina sotto strutto (1 utente sta leggendo)

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Jack70
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Ciao a tutti,
Volevo scrivere un metodo molto semplice per utilizzare un po' di carne di selvaggina fresca senza necessariamente congelare e da gustare a proprio piacimento con gli amici... Si prendono dei pezzi di polpa magra di selvaggina, vanno bene spalla, prosciutto , filetto e si tagliano a cubetti della grandezza di una noce circa, si aggiungono sale e pepe in abbondanza , seme e fiore di finocchio selvatico, aglio a fettine e qualche foglia di alloro rigirando bene il tutto. Si lascia riposare e insaporire l'insieme per qualche ora avendo cura di rigirare ogni tanto poi si porta ad ebollizione un po' di strutto di maiale mettendo dentro i bocconcini e lasciando cuocere per circa quindici minuti... Una volta spenta la fiamma si mettono i bocconcini dentro barattoli tipo da conserva con una o due foglie di alloro e si versa lo strutto liquido a riempire il barattolo. Prima che si raffreddi si chiude avvitando il tappo, raffreddandosi il barattolo farà il sottovuoto da solo... Messi in un posto fresco si conservano anche qualche mese, a me piacciono anche freddi , magari spalmando un po' di strutto su una fettina di pane casereccio tostato ( speriamo che medici e dietologi non mi leggano ) , ma scaldati appena su una padella o meglio ancora sulla brace sono sublimi... La mia classifica cinghiale e poi daino e capriolo, ma tutti ottimi ... Questo e' il preparato in fase di raffreddamento, una volta freddo lo strutto ritorna bianco e solido...
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Saluti a tutti! Ottima idea per conservare a lungo. La conservazione sotto strutto è antica e veniva praticata fino agli anni '60 metodicamente, infatti venivano macellati polli e tacchini e oche in quantità nei mesi di dicembre/gennaio...come conservarli? Venivano sbollentati per pochi minuti, riposti in orci di terracotta o di vetro a bocca larga e coperti di strutto di maiale, caldo, al quale venivano aggiunte le spezie dell'orto. I pezzi si mantenevano a lungo, fino ad essere consumati soprattutto durante i grandi lavori come raccolta del fieno e mietitura del grano dove tutti erano impegnati. Tolti dall'orcio e riscaldati in "tecia" nel loro unto con una fetta di polenta il desinare era subito pronto. Oltre allo strutto di maiale, si usava anche il grasso d'oca. Problemi di colesterolo non c'erano, primo perchè si lavorava duramente e poi chi aveva tempo di andare dal dottore per un controllo (oggi check-up) senza essere quasi morto? Buona giornata.
 
Saluti a tutti! Ottima idea per conservare a lungo. La conservazione sotto strutto è antica e veniva praticata fino agli anni '60 metodicamente, infatti venivano macellati polli e tacchini e oche in quantità nei mesi di dicembre/gennaio...come conservarli? Venivano sbollentati per pochi minuti, riposti in orci di terracotta o di vetro a bocca larga e coperti di strutto di maiale, caldo, al quale venivano aggiunte le spezie dell'orto. I pezzi si mantenevano a lungo, fino ad essere consumati soprattutto durante i grandi lavori come raccolta del fieno e mietitura del grano dove tutti erano impegnati. Tolti dall'orcio e riscaldati in "tecia" nel loro unto con una fetta di polenta il desinare era subito pronto. Oltre allo strutto di maiale, si usava anche il grasso d'oca. Problemi di colesterolo non c'erano, primo perchè si lavorava duramente e poi chi aveva tempo di andare dal dottore per un controllo (oggi check-up) senza essere quasi morto? Buona giornata.
verissimo....
dalle mie parti si usava conservare negli orci di pietra anche gli uccelli fatti al girarrosto per poi mangiarli in seguito appena riscaldati...
ciao
jack
 
Ciao a tutti,
Volevo scrivere un metodo molto semplice per utilizzare un po' di carne di selvaggina fresca senza necessariamente congelare e da gustare a proprio piacimento con gli amici... Si prendono dei pezzi di polpa magra di selvaggina, vanno bene spalla, prosciutto , filetto e si tagliano a cubetti della grandezza di una noce circa, si aggiungono sale e pepe in abbondanza , seme e fiore di finocchio selvatico, aglio a fettine e qualche foglia di alloro rigirando bene il tutto. Si lascia riposare e insaporire l'insieme per qualche ora avendo cura di rigirare ogni tanto poi si porta ad ebollizione un po' di strutto di maiale mettendo dentro i bocconcini e lasciando cuocere per circa quindici minuti... Una volta spenta la fiamma si mettono i bocconcini dentro barattoli tipo da conserva con una o due foglie di alloro e si versa lo strutto liquido a riempire il barattolo. Prima che si raffreddi si chiude avvitando il tappo, raffreddandosi il barattolo farà il sottovuoto da solo... Messi in un posto fresco si conservano anche qualche mese, a me piacciono anche freddi , magari spalmando un po' di strutto su una fettina di pane casereccio tostato ( speriamo che medici e dietologi non mi leggano ) , ma scaldati appena su una padella o meglio ancora sulla brace sono sublimi... La mia classifica cinghiale e poi daino e capriolo, ma tutti ottimi ... Questo e' il preparato in fase di raffreddamento, una volta freddo lo strutto ritorna bianco e solido...
Vedi l'allegato 37271
Vedi l'allegato 37272
Grazie d'avvero per averci riproposto questa antica ma sempre attuale "ricetta"....pare la facessero taaaanti anni fa usando addirittura gli orci..naturalmente al posto dei vasi bormioli!
Solo una cosa ....ma basteranno quindici minuti di cottura con pezzi di quella misura???
Grazie Jack,saluti
 
Grazie d'avvero per averci riproposto questa antica ma sempre attuale "ricetta"....pare la facessero taaaanti anni fa usando addirittura gli orci..naturalmente al posto dei vasi bormioli!
Solo una cosa ....ma basteranno quindici minuti di cottura con pezzi di quella misura???
Grazie Jack,saluti
generalmente dai quindici ai venti minuti e' un tempo sufficiente, se li lasci cuocere più a lungo si induriscono un po' troppo...poi quando spegni la fiamma li lasci comunque ancora un po' prima di metterli nei barattoli per cui la cottura continua ancora un po'...
ciao
jack
 

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Help Users
  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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