fa piacere sentire i giovani parlare di caccia e preoccuparsi del loro futuro di cacciatori, , la nostra generazione non ha trascurato il rischio estinzione, i cacciatori della mia generazione si sono dovuti scontrare con quei giochi politici che non ti davano scampo,
abbiamo visto nascere i verdi ei partiti ecologisti, politici che facevano la differenza con i loro voti nella formazione dei governi, sia centrale che locali, come si sa , meglio chiudere la caccia che perdere le poltrone, senza contare che "l'uccellino ucciso o l'animaletto predato solo per divertimento" erano argomenti che trascinavano le masse che si sentivano coinvolte da questa nuova onda dell'ecologismo trascinata da tutti quegli eventi e scoperte mediche che bombardavano l'opinione pubblica con messaggi catastrofici (alcuni purtroppo veri) malattie pestilenze estinzioni varie e chi più ne ha più ne metta, questa è stata purtroppo la realtà , oggi (ma anche allora) sappiamo che non è la caccia e non lo è mai stata causa di catastrofi ecologiche, semmai il contrario, anche l'opinione pubblica non è più così facilmente influenzabile in negativo, sono più consapevoli, io come "vecchio" sono proncto ad imbracciare la doppietta per andare a Roma capitale, sempre se tutti uniti partiamo, in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!