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Bari, 9 lug. - Si e' conclusa prima del tempo e soprattutto in maniera burrascosa ieri sera a Polignano a Mare, in provincia di Bari, la presentazione del libro 'L'Italia delle Meraviglie' di Vittorio Sgarbi, nell'ambito della rassegna 'Il Libro Possibile'. Tutto e' iniziato con un passaggio di Sgarbi contro le pale eoliche e il fotovoltaico in Puglia.
E' partita a quel punto la contestazione di una parte del pubblico al grido di 'buffone' per il tono piuttosto alto e colorito delle argomentazioni e in particolare di uno spettatore presente che poi il critico d'arte ha apostrofato con parole piuttosto pesanti: ''ubriacone, drogato, cafone, ****, schifoso, vai arrestato perche' spacci la ****'', gli ha detto. Il giovane contestatore e' stato allontanato dalla Polizia municipale. Il dibattito e' continuato per un po'.
Poi Sgarbi si e' allontanato scortato dalla Polizia. Il clima si era fatto piuttosto pesante nei suoi confronti. Sul palco erano presenti il vicepresidente della Provincia Nuccio Altieri, la direttrice artistica della rassegna Rosella Santoro e il conduttore, il direttore del Tg Norba Enzo Magista'. Alla fine c'e' stato uno scambio di battute piuttosto acceso anche con il presidente de Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna presente a Polignano.
Poi e' cominciata la bagarre. Tutto e' avvenuto nella piazzetta San Benedetto mentre in altre piazze della splendida cittadina del sud barese, patria di Domenico Modugno, si svolgevano le presentazioni di altri libri. ''Il peggior servizio alla Puglia che io amo - ha detto Sgarbi - e' averla crocifissa con le pale eoliche. Non perdonero' a nessuno, a destra e a sinistra, di avere sconvolto una parte della Puglia con quegli orrori che sono stupri e violenza mafiosa. Non lo posso tollerare, lo trovo inaudito, intollerabile. Se piace a voi, tenetevelo''. A questo punto sono partiti alcuni fischi e qualche contestazione.
''Se a qualcuno piacciono le pale eoliche vuol dire che gli piace la mafia - ha continuato - se la mafia lavora oggi e continua a prosperare, e' nell'affare dell'eolico, e' un dato assolutamente oggettivo''. Nonostante Magista' abbia cercato di passare a un altro argomento, la filippica e' continuata. ''Se a qualcuno piace il fotovoltaico, distrugga l'ulivo e la vite. Io lo condanno fino a che avro' voce. Sono contro il nucleare, il fotovoltaico e le pale eoliche e sono contro gli uomini di governo che danno incentivi miliardari a pale eoliche tutte ferme. Il paesaggio e' l'integrita' del paesaggio, non la sua distruzione''.
''Quella e' violenza mafiosa. Per me lo stupro di una collina - ha sottolineato il critico - e' come lo stupro di una persona. Si tratta di uno stupro oggettivo contro la Puglia e del suo paesaggio patrimonio universale. Contro tutti, non contro i pugliesi ma anche di quelli che arrivano dall'altra parte del mondo''.
E' partita a quel punto la contestazione di una parte del pubblico al grido di 'buffone' per il tono piuttosto alto e colorito delle argomentazioni e in particolare di uno spettatore presente che poi il critico d'arte ha apostrofato con parole piuttosto pesanti: ''ubriacone, drogato, cafone, ****, schifoso, vai arrestato perche' spacci la ****'', gli ha detto. Il giovane contestatore e' stato allontanato dalla Polizia municipale. Il dibattito e' continuato per un po'.
Poi Sgarbi si e' allontanato scortato dalla Polizia. Il clima si era fatto piuttosto pesante nei suoi confronti. Sul palco erano presenti il vicepresidente della Provincia Nuccio Altieri, la direttrice artistica della rassegna Rosella Santoro e il conduttore, il direttore del Tg Norba Enzo Magista'. Alla fine c'e' stato uno scambio di battute piuttosto acceso anche con il presidente de Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna presente a Polignano.
Poi e' cominciata la bagarre. Tutto e' avvenuto nella piazzetta San Benedetto mentre in altre piazze della splendida cittadina del sud barese, patria di Domenico Modugno, si svolgevano le presentazioni di altri libri. ''Il peggior servizio alla Puglia che io amo - ha detto Sgarbi - e' averla crocifissa con le pale eoliche. Non perdonero' a nessuno, a destra e a sinistra, di avere sconvolto una parte della Puglia con quegli orrori che sono stupri e violenza mafiosa. Non lo posso tollerare, lo trovo inaudito, intollerabile. Se piace a voi, tenetevelo''. A questo punto sono partiti alcuni fischi e qualche contestazione.
''Se a qualcuno piacciono le pale eoliche vuol dire che gli piace la mafia - ha continuato - se la mafia lavora oggi e continua a prosperare, e' nell'affare dell'eolico, e' un dato assolutamente oggettivo''. Nonostante Magista' abbia cercato di passare a un altro argomento, la filippica e' continuata. ''Se a qualcuno piace il fotovoltaico, distrugga l'ulivo e la vite. Io lo condanno fino a che avro' voce. Sono contro il nucleare, il fotovoltaico e le pale eoliche e sono contro gli uomini di governo che danno incentivi miliardari a pale eoliche tutte ferme. Il paesaggio e' l'integrita' del paesaggio, non la sua distruzione''.
''Quella e' violenza mafiosa. Per me lo stupro di una collina - ha sottolineato il critico - e' come lo stupro di una persona. Si tratta di uno stupro oggettivo contro la Puglia e del suo paesaggio patrimonio universale. Contro tutti, non contro i pugliesi ma anche di quelli che arrivano dall'altra parte del mondo''.