Re: Remington Hypersonic steel
Giovanni mi tiri x la giacca.
Non difendo il no tox, ci mancherebbe ma è nato in seno ai cacciatori, a Ducks Unlimited e all'US Wildlife service, quindi che fossero manovre anticaccia mi pare un tantino sopra le righe e poi, non credi che negli Usa, con la forza che hanno le associazioni settoriali, se così fosse da tempo non avrebbero preso adeguate difese??!!. Ricordo un filmato fatto da Ducks unlimited di una quindicina di anni fa, prima del boom venatorio agli acquatici, che illustrava le turbe psicologiche dei cacciatori di fronte a divieti e/o limiti senza fondamento in particolare a specie numerose e venatoriamente interessanti (in particolare l’anatra nera americana) ….. quindi se i waterfowler americani non fossero decentemente convinti che alla base c’è del vero da tempo col cavolo che si sarebbero fatti evirare cosi pesantemente. Che poi questo problema sia stato cavalcato dagli anticaccia non c'è dubbio ma x ignoranza non certo x scelta tecnica. Tutto ciò che è contro la caccia va bene, nel bene e nel male, ma questa è politica e non tecnica.
Andiamo x ordine e sia chiaro, ancora una volta, che faccio la parte del diavolo ovvero del bastian contrario non perché perori la causa no tox ma proprio per limitarne e anticiparne al massimo danni, cause e soprattutto conseguenze. Agli acquatici e ai cacciatori d’acquatici (di cui io, modestamente, faccio parte e non disinteressatamente ….!!). Credere che sia solo una grande bufala non ci eviterà conseguenze spiacevoli.
Le morie x botulino, almeno x la mia esperienza europea, sono micidiali e soprattutto velocissime e totali. Nel giro di pochi giorni (talvolta ore) migliaia di anatre ne possono essere colpite ed, ovviamente, non possono essere naturalmente “smaltite” , ci vorrebbero migliaia di predatori che a loro volta farebbero una ben misera fine. Non a caso si parla di morie e non di episodi singoli e polverizzati su larga superficie. Ho visto valli e appostamenti con centinaia di germani e altro (muore di tutto dal trampoliere all’anatra al predatore che se ne sia nutrito) morti in una sola notte.
Stesso discorso, sostanzialmente, per gli effetti di prodotti chimici e di malattie aviarie. In genere hanno un effetto letale veloce e quasi totale, per fortuna localizzato, mentre il saturnismo è una **** lenta, generalizzata, largamente distribuita. Basta solo pensare che un’anatra che abbia ingerito 3-4 pallini di piombo può, nel giro di qualche giorno, spostarsi di decine/centinaia di km prima che il veleno entri in circolo nel sangue e rendendo impossibile la focalizzazione di ove sia avvenuta l’ingestione. Dopo che questa è avvenuta però il discorso meglio la salute cambia e per la ns Susie la vita diventa difficile. Inoltre, ma qui entriamo in personali punti di vista, un predatore sa difendersi da una carcassa morta per chimica o aviaria mentre un’anatra agonizzante per saturnismo non da odori o “sensazioni” pericolose o poco invitanti e, sempre a mio avviso, più facilmente predata.
Il punto più pericoloso per il saturnismo pare siano le rive e i pochi cm d’acqua ove per effetto del peso e del movimento dell’acqua si concentrano i pesanti pallini. Nelle acque profonde in genere il problema appare molto più contenuto.
Il discorso acciaio non può che trovarmi d’accordo non solo per la scarsa resa, i danni diretti (feriti) e il demotivante risultato venatorio (in altre parole…carniere) ma anche per i quasi altrettanti nefasti effetti collaterali (rischi incidenti, usura armi, difficoltà di resa su piccoli selvatici ecc.) . Tuttavia è una scelta che i cacciatori ancora fanno e la vedo più utilizzata del tungsteno (altre soluzioni tipo tinzinc, bismuto, polimeri ecc. sono molto meno comuni per varie motivazioni). Quanto poi alla mentalità del cacciatore che segna solo i capi recuperati tocchiamo un tasto molto particolare che vale però anche col piombo. Siamo onesti, non so negli usa ma ti assicuro che qui soprattutto in periodi di carestia, nella stagione inoltrata e nei casi di incontro “fortuito” (si sta cacciando altro e si incrocia un acquatico) i tiri “forzati” o con pallini non idonei o tiri a branco ecc. causano tanti feriti e conseguenti mancati recuperi. L’etica su queste cose ci porterebbe lontano anche dal saturnismo.
Diciamo però, senza alcun problema da parte mia, che l’acciaio non è certo una soluzione soddisfacente. Ma la “malattia” saturnismo non si può fingere che sia inesistente perché la”medicina/cura” causa più danni che benefici.
Possiamo affermare che le ricerche su sangue e in tempi recenti con la spettrometria, isotopi radioattivi ecc. ed altro in cui si è dimostrata la presenza di piombo nel sangue degli acquatici e, peggio, di chi se ne alimenta mentre dopo qualche anno dal divieto questo è diminuito sono di parte e senza un fondamento? Come spiegare che queste analisi rivelano il massimo dei valori in coincidenza con la fine della stagione venatoria o subito dopo mentre i valori sono minori all’inizio della stagione di caccia?
Credo che questo dobbiamo avere la serietà intellettuale di non ignorarlo e chiederci se e quanti di questi dati sono derivati dai pallini di piombo o invece da ben altro (inquinamento per esempio).
Certo qui prodest è una bella domanda ma io ti rispondo che è meglio prevenire che curare (in questo caso i divieti) e se in giro tira vento no tox non ribattere punto su punto diventa estremamente pericoloso.
Se come è probabile si arriverà a un’interdizione più o meno globale preferisco arrivarci preparato e far si che le normative siano per quanto possibile tecniche e non emotive ed esserci al tavolo in cui se ne discute. I cacciatori su questo ne devono magiare di polenta per imparare a difendersi.
Pensare e magari avere ragione non è sufficiente ad evitare “democratiche” crociate e l’aviaria, in Europa, ci ha imposto molto.
Coerentemente e per dovere intellettuale da tempo utilizzo il no tox ma ho fatto anche adeguate scorte di Federal Premium con 1 7/8 di oncia di lead per le occasioni importanti. Prima che le togliessero dal mercato ……. vuoi mai che un voletto di codoni si posasse un pò lungo e pensasse che noi italiani non gli vogliamo bene ….. !!!! lo spirito cerca di essere forte ma la selvaggina … ops…. la carne una grande tentazione!!
Gabriele
giovannit. ha scritto:
arsvenandi ha scritto:
Gabriele non fanno una piega i tuoi argomenti, ma il sospetto che sul saturnismo si sia esagerato con la pericolosità rimane, alcuni paesi del nord europa sono tornati sulle proprie decisioni....mi riesce difficile tra l'altro comprendere l'abbandono di soluzioni per rendere il pb meno pericoloso , preferendo invece alternative commercialmente più redditizie come le leghe di tungsteno, bismuto ecc., metalli pregiati che dovrebbero essere destinati, come lo sono, a ben altri usi. il nostro mondo accecato dal profitto cerca sempre un nemico, che sia il saturnismo, i cfc per il buco dell'ozono( del quale non si parla più) e via discorrendo, per questo io mi chiedo sempre in questi casi:Cui prodest? [lol.gif]
Io invece mi domando sempre: Cui prUdest??? [lol.gif]
Scherzi a parte, Gabriele ed io siamo buoni amici... epistolari. Ma devo esprimere un parere contrario al suo per quanto riguarda il saturnismo come carnefice di anatre. Certo, il piombo e' pericoloso, lo sanno tutti. Ma qual'e' la possibilita' statistica dell'ingestione da parte di Susie, un'ipotetica femmina di germano, di un numero di pallini di piombo sufficienti a farla ammalare o morire? La maggior parte dei pallini cadono in acqua troppo profonda perche' Susie possa trovarli e ingerirli per sbaglio. Nelle acque piu' basse i pallini affondano nel motriglio del fondo e basta pochissimo tempo perche' siano irrangiugibili a Susie. Nelle acque in movimento i pallini vengono in poco tempo abrasi dalla frizione con i ciottoli e trasformati in trucioli minuscoli e sparpagliati e Susie dovrebbe ingerire quattro kg di ghiaietta o sabbia per assorbire abbastanza piombo da farle male. Certo, forse una sorella o cugina di Susie e' morta di saturnismo. Ma tanti altri parenti di Susie hanno incassato uno o due o tre pallini di acciaio che, sebbene non avendo abbastanza penetrazione da ucciderli, li anno menomati al punto di perdere peso o mobilita' e di non essere in grado di migrare o sfuggire ai rapaci. Purtroppo la maggioranza dei cacciatori non guarda al numero di uccelli colpiti, ma al numero di uccelli raccolti e incarnierati prima di smettere di cacciare. Se il limite di carniere e' sette anatre, il cacciatore, in una buona giornata di passo, smettera' di cacciare dopo averne recuperate sette. Ma magari ne ha colpite altre quattro, almeno tre delle quali moriranno di stenti, d'infezione, o da rapace. Statisticamente, l'acciaio causa piu' perdite del piombo. E non si parla di tiri lunghi. Ho colpito bene tante di quelle anatre a trenta metri con i pallini d'acciaio del 2 o del 3 da una cartuccia da 76 mm, e se ne sono andate a cadere lontane e irrecuperabili. Io le contavo come incarnierate, ma quanti non l'avrebbero fatto?
E poi ci sono tante altre cose che avvelenano anatre e altra selvaggina, come il metaldehyde usato per uccidere limacce e lumache in agricoltura, in piccole esche che sembrano semi. Quante anatre muoiono cosi'. E il botulismo e il colera aviario, che uccidono anatre a centinaia di migliaia? Eppure le anatre **** di botulismo o colera o di avvelenamento da sostanze agricolturali si trovano, eccome! Com'e' che sono quelle **** di saturnismo o di debilitazione dovuta al piombo ingerito quelle che non si trovano? HMMMM! Se quello che dici, Gabriele, e' vero, allora neanche quelle uccise da altri veleni artificiali o tossine naturali si dovrebbero trovare.
Quando il piombo fu bandito negli U.S. centinaia di cacciatori di anatre smisero di cacciare, perche' a nessuno piace ferire inutilmente la selvaggina. Anch'io quasi smisi. Poi grazie al tungsteno ho ricominciato alla grande.
Gabriele, dici che non c'e' soluzione? Io invece dico che non c'era un problema, e che lo scopo del bando al piombo fu proprio un tentativo da parte di gente anticaccia e antiarmi di ridurre il numero dei cacciatori.