Le Fantasie dell'ISPRA Atto II (1 utente sta leggendo)

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Da ANLC:

LE FANTASIE DELL’ISPRA, ATTO II°.
Continua da parte della nostra Associazione il tentativo di demolire le amenità pseudo-scientifiche dell’ISPRA, isolata “mentalmente” dal resto d’Europa e rinchiusa nella sua gabbia intellettuale animal-ambientalista.
Per dare forza al nostro lavoro abbiamo però bisogno, come già detto, dell’aiuto di TUTTI e anche queste considerazioni sono state trasmesse immediatamente alla FACE Italia.
Poiché la questione Tordi-ISPRA sarà la vera lotta dura da affrontare nel più breve termine dalla FACE ITALIA sono andato a “spulciare” in modo approfondito, per quanto possa il mio francese, i dati elaborati in anni di studi da parte dell’Osservatorio Nazionale Francese.
Le sorprese ce ne sono tante, pure troppe. Se analizziamo bene i dati sulle popolazioni possiamo notare immediatamente quanto le 4 specie in oggetto siano decisamente in buona salute, con popolazioni che sfiorano addirittura i 100 milioni di singoli individui. Tralasciando la parte che riguarda la riproduzione è necessario effettuare alcune riflessioni sull’analisi delle migrazioni.
Il primo dato che ci sobbalza all’occhio è sicuramente “l’interscambio” che avviene nel periodo di metà Ottobre e Novembre tra Italia, Francia e Spagna nel periodo di migrazione post-nuziale. In pratica, secondo l’osservatorio francese, i tordi che arrivano nel nostro paese si incrociano durante gli spostamenti con quelli diretti ai nostri vicini di casa. Questo dato è un punto importante che dimostra quanto i KC elaborati per l’Italia, in modo particolare per la migrazione pre-nuziale siano completamente errati. E’ difatti confermato che, se in Spagna o in Francia, gli spostamenti effettuati per tornare nei luoghi di nidificazione avvengono tra la fine di Febbraio e il mese di Marzo anche l’Italia ne è parte integrante.
Se scendiamo nel particolare c’è un passaggio ECCEZIONALE che ci riguarda: …” L’Italia ospita tra 0,05 e 0,1 milioni di coppie e ci si chiede perché lo status di attenzione nel paese, mentre lo stato di conservazione della specie è eccellente…” e ancora …” Quindi tutto il lavoro effettuato durante le notti a partire da settembre ai primi di maggio. La partenza della migrazione pre-nuziale di questo volatile, svernanti in Africa del Nord, inizia a fine Marzo e prosegue fino a metà aprile. In questo periodo, gli uccelli lasciano i loro areali di svernamento anche in Portogallo, Spagna e sud della Francia…”
La Corte Suprema ha autorizzato la caccia dei Tordi fino al 20 febbraio in 17 dipartimenti del sud, mentre la caccia di queste specie altrove in Francia chiude il 10 febbraio.
Per questo, la IMPCF ha dimostrato che la migrazione pre-nuziale inizia nel bacino del Mediterraneo durante la terza decade di febbraio, risultati convalidati, tra le altre cose dall’Osservatorio nazionale della fauna selvatica e dei suoi habitat (ONFSH.2005)….”
Questi tre passaggi nel Tordo Bottaccio mettono nero su bianco quanto sia inesatto e clamoroso affermare l’esatto opposto: l’ISPRA non può assolutamente affermare che in Italia il Bottaccio effettua il ritorno nei luoghi di nidificazione alla fine del mese di Dicembre!

…” In Italia, il tordo sassello, arriva più tardi (fine ottobre-novembre), rispetto al Tordo bottaccio. Stazioni di bioacustica e contemporaneamente nel Nord Italia (Udine, Arosio) e nel sud della Francia mostrano che i primi uccelli hanno sorvolato l’Italia in autunno dalla metà di ottobre così come nel sud della Francia, è proprio verso la fine di questo mese e nel mese di novembre che tali incroci vengono spesso registrati…” Altro tassello fondamentale per la nostra tesi. I cugini francesi denotano una stretta relazione sulle rotte migratorie tra Italia e Francia.
Certo è che l’ISPRA ora ci dovrà sicuramente rispondere su quali basi afferma le proprie conclusioni. Dal testo “I TORDI IN ITALIA” realizzato con la collaborazione (economica e finanziaria) con ARCICACCIA vengono tralasciati due comportamenti naturali e soprattutto strettamente legati ai volatili migratori tutti: lo svernamento e gli spostamenti erratici. Nei tordi soprattutto si è visto chiaramente , in Sassello e Cesena soprattutto, che le condizioni meteo e la scarsità di alimentazione portano ad enormi spostamenti di massa. A dicembre non è migrazione pre-nuziale, si chiama ERRATISMO!
Non voglio neanche lontanamente pensare che questo studio abbia portato a formulare conclusioni così platealmente e palesemente errate per secondi fini, certo è che il dubbio in noi sorge. Ci sembra altresì strano, e ci duole dirlo vista la partecipazione di ARCICACCIA, che nessun dirigente di questa associazione abbia fatto osservazioni sulle conclusioni finali. Conclusioni che minano esclusivamente a chiudere il cerchio di un progetto che gli ambientalisti stanno cavalcando da parecchio tempo: giocare sull’arco temporale dei selvatici cacciabili. Lo sanno bene questi signori che un ulteriore impoverimento dei tempi di caccia sarebbe il salasso finale per il mondo venatorio italiano. Chiedo dunque che FACE ITALIA tralasci tutte le altre questioni in ballo (modifica della 157/92 in primis) e si metta al lavoro IMMEDIATAMENTE per elaborare attraverso le persone e i canali giusti un dialogo con le Istituzioni che permetta di dirimere questa fondamentale matassa. La vera battaglia da vincere non sono le deroghe o la modifica della 157/92 è la questione dell’arco temporale.
Concludo annunciando che la prossima puntata di questa analisi sarà effettuata per gli anatidi per i quali l’Osservatorio Nazionale Francese, ha effettuato degli studi davvero approfonditi e anche lì ci saranno molte molte sorprese.
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

come ha gia' detto Mirko Botha,l' unica soluzione sono gli osservatori regionali e sul CAMPO,NON SULLA CARTA STANDO SEDUTI NEGLI UFFICI.finche' dipenderemo dall'ispra non ci sara' niente da fare.tutto il resto sono chiacchere al vento.l'ispra E' CONTRO LA CACCIA.NON SI PUO' PENSARE CHE FACCIA LEGGI A FAVORE!
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

Ci sembra altresì strano, e ci duole dirlo vista la partecipazione di ARCICACCIA, che nessun dirigente di questa associazione abbia fatto osservazioni sulle conclusioni finali. Conclusioni che minano esclusivamente a chiudere il cerchio di un progetto che gli ambientalisti stanno cavalcando da parecchio tempo: giocare sull’arco temporale dei selvatici cacciabili. Lo sanno bene questi signori che un ulteriore impoverimento dei tempi di caccia sarebbe il salasso finale per il mondo venatorio italiano. Chiedo dunque che FACE ITALIA tralasci tutte le altre questioni in ballo (modifica della 157/92 in primis) e si metta al lavoro IMMEDIATAMENTE per elaborare attraverso le persone e i canali giusti un dialogo con le Istituzioni che permetta di dirimere questa fondamentale matassa. La vera battaglia da vincere non sono le deroghe o la modifica della 157/92 è la questione dell’arco temporale.
Concludo annunciando che la prossima puntata di questa analisi sarà effettuata per gli anatidi per i quali l’Osservatorio Nazionale Francese, ha effettuato degli studi davvero approfonditi e anche lì ci saranno molte molte sorprese.

La cosa bellissima è proprio questa, è proprio vero che come ha detto qualcuno in merito alle AA.VV che fare l'assicurazione con Arcicaccia è come farla con i verdi. Ricordiamoci comunque che l'ISPRA è un ente collegato e controllato dal nostro Ministero dell'Ambiente, sapendo come vanno attualmente le cose in politica sul tema caccia fare 2+2 è semplice, per me c'è troppa faziosità soprattutto, è corretto che la migrazione dei migratori sia controllata come del resto fa egregiamente l'Osservatorio Nazionale Francese, ma deve essere esente ciò da interessi esterni e contrastanti come nel caso molto probabile dell'ISPRA. Come molti di noi del resto discutevamo nel forum, Italia Spagna e Francia e gli altri paesi europei fanno parte della stessa area di migrazione, come può essere che a distanza di poche migliaia di chilometri fra loro nei vari paesi ci siano differenze rilevanti in termine di migrazione pre e post nuziale? Qualcosa che non va c'è per forza, questa ne è la prova, il punto è se si farà qualcosa in tal senso alla luce di tali osservazioni...
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

zona alpi 72 ha scritto:
come ha gia' detto Mirko Botha,l' unica soluzione sono gli osservatori regionali e sul CAMPO,NON SULLA CARTA STANDO SEDUTI NEGLI UFFICI.finche' dipenderemo dall'ispra non ci sara' niente da fare.tutto il resto sono chiacchere al vento.l'ispra E' CONTRO LA CACCIA.NON SI PUO' PENSARE CHE FACCIA LEGGI A FAVORE!

Che l'ISPRA sia contro la caccia non ci piove sopra. Se non fosse così non saremmo i più bistrattati d'Europa. Purtroppo gli osservatori regionali esistono solo sulla carta, e prima che siano messi in condizioni di funzionare e poi producano degli studi attendibili passeranno molti anni.
Gli studi attendibili sono stati fatti dagli organismi scientifici delle altre nazioni, ed hanno dimostrato che i turdidi non ripassano fino all'ultima decade di febbraio.
Poichè le altre nazioni ci circondano completamente e i flussi migratori sono gli stessi, non è pensabile che i tordi in Corsica, in Grecia, in Spagna, ecc. ripassino alla fine di febbraio e in Italia alla fine di Dicembre.
Si tratta quindi di convincere chi comanda sull'ISPRA, o chi ha voce in capitolo, della sua faziosità.
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

Che l'ISPRA sia contro la caccia non ci piove sopra. Se non fosse così non saremmo i più bistrattati d'Europa. Purtroppo gli osservatori regionali esistono solo sulla carta, e prima che siano messi in condizioni di funzionare e poi producano degli studi attendibili passeranno molti anni.
Gli studi attendibili sono stati fatti dagli organismi scientifici delle altre nazioni, ed hanno dimostrato che i turdidi non ripassano fino all'ultima decade di febbraio.
Poichè le altre nazioni ci circondano completamente e i flussi migratori sono gli stessi, non è pensabile che i tordi in Corsica, in Grecia, in Spagna, ecc. ripassino alla fine di febbraio e in Italia alla fine di Dicembre.
Si tratta quindi di convincere chi comanda sull'ISPRA, o chi ha voce in capitolo, della sua faziosità.

E' questo il punto: a livello politico qui da noi chi è che dirà all'ISPRA come stanno realmente le cose? Chi è che a livello legislativo proporrà l'abolizione dell'ISPRA e l'allungamento della stagione venatoria?
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

bottaccio90 ha scritto:
i soldi spesi da veneziano per dire queste str*****e era meglio che li spendeva in qualche altro modo...

I soldi spesi dai cacciatori per Arcicaccia a questo punto c'è da dire anche che era meglio che li spendevano per un'altra AA.VV o meglio ancora una privata...(questa è anche la prova di come ancora una volta per me ci deve essere un'UNICA associazione venatoria italiana che agisca in nome della caccia e dei cacciatori)
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

Credo e spero che molti cacciatori si rendano conto che non è la stessa cosa fare la tessera con una AAVV oppure un'altra. In particolare quelli che si affidano all'Arcicaccia facciano il mea culpa!
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

Caro Marbizzaboy,
qui non si tratta di abolire l'ISPRA, non otterremmo nulla. Si tratta di rendere evidente la sua Faziosità con la speranza che qualche persona di buon senso ci metta a capo una persona Giusta e Iparziale. Tutto qui.
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

ggramoli ha scritto:
Credo e spero che molti cacciatori si rendano conto che non è la stessa cosa fare la tessera con una AAVV oppure un'altra. In particolare quelli che si affidano all'Arcicaccia facciano il mea culpa!

Franco per il discorso delle AA.VV a mio parere c'è anche molta ignoranza in merito alle attività di ogni singola AA.VV, per farti un esempio molti cacciatori delle mie parti si tesserano o in base ai massimali più convenienti o dove gli viene comodo per qualche motivo o in base ai gadgets offerti, quelli che sono costantemente informati sulle attività di una AA.VV sono pochi per me...
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

ggramoli ha scritto:
Caro Marbizzaboy,
qui non si tratta di abolire l'ISPRA, non otterremmo nulla. Si tratta di rendere evidente la sua Faziosità con la speranza che qualche persona di buon senso ci metta a capo una persona Giusta e Iparziale. Tutto qui.

In ogni caso il problema rimane: chi lo fa?
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

Rudi4x4 ha scritto:
L'Ipsra è pilotato alla grande!
Inutile incazzarsi tanto in ITALIA E PER COLPA NOSTRA NON SI ARRIVERA mai a nulla!!!!!!!!!
I posti giusti alle persone sbagliate (per noi) !
Basterebbe mollare di botto tutte le AAVV !!!!!!

Rudi a mio parere la cosa dipende anche da noi cacciatori. E' giusto il discorso tuo delle AA.VV, il punto è però che se ad abbandonare le AA.VV sono 100 su 100000 per dire è una cosa ridicola, dovrebbe essere un fenomeno comune da parte di tutti i cacciatori, cosa che vedo difficile attuare. Per quanto riguarda l'ISPRA già basta il fatto che c'è la Prestigiacomo anche di mezzo ed è tutto dire....che dire? Mi sa che il 2012 è vicino pure per la caccia...
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

Ho sempre sostenuto in epoca NON sospetta che l'obiettivo primario POLITICO di qualsiasi aavv, partito, ns rappresentanti in Parlamento, lobby, ecc. sia:
RIDARE ALL' ISPRA UNA MISSION CHIARA E TRASPARENTE X TUTTI:
- società civile, opinione pubblica, ambientalisti, animalisti, cacciatori, pescatori, agricoltori:
LA RICERCA CONTINUA DI SCIENTIFICITà NELLE SUE RICERCHE, SENZA SECONDI FINI E SGANCIANDOSI DA INDIRIZZI POLITICI PREMEDITATI, SULLA BASE DI DATI CENSITI O RILEVATI E CON INTERSCAMBIO INFORMATIVO A LIVELLO EUROPEO.

SE i politici amassero il proprio paese e fossero ONESTI INTELLETTUALMENTE, tutti, di ds e sn, NON potrebbero che mentalmente essere d'accordo con simile "mission" e con la ricerca di coerente attenzione ai dati, alle specie, ed a tutto quello che naviga intorno alla scientificità dell'Ispra.
Essere ONESTI e SCIENTIFICI significa anche una conseguente flessibilità di gestire i dati e di consentire a fermi/ripristini, chiusure/aperture temporanee, specie vecchie/nuove, specie da chiudere/da aprire, ..... dando indirizzi anche gestionali e raccomandazioni.
STAREBBE POI AL PARLAMENTO FARE EVENTUALMENTE PROPRIE TALI CONSIDERAZIONI E NORMARE: io penso che un cacciatore serio, sa che potrebbe ad es. vedersi chiuso x 3 anni ad es. l'allodola (si fa x dire) x avere che so i fringuelli xchè ce n'è una invasione o vedersi dare le oche e chiudere la moretta x un pò ..... insomma un calendario che tiene conto dei censimenti e dei dati pluriennali x programmare interventi temporanei ad elastico o ripetuti fino ad ottenere un miglioramento delle condizioni numeriche e di salute degli animali.
Solo così la disinformazione verrebbe mitigata se non sconfitta ed il bene dei ns selvatici migratori verrebbe tutelato e si caccerebbe con senso, senza però oltranzismi e fondamentalismi tecnicamente e scientificamente inaccettabili, ma riconducibili a velleità SOLO politiche-partitiche. Utopia probabilmente ..... eppure, se si lavorasse seriamente tutti insieme, x il bene di ambiente e specie oltre che x chi pratica un proprio diritto, sarebbe una cosa LOGICA ED ONESTA da farsi.
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

I compagni dell'Arcicaccia continuano a blaterare in merito a studi piu' o meno scientifici differenti in tutta Europa, ma il loro lavoro e' presto catalogato, loro vogliono non mandarci piu' a caccia alla migratoria con assurde e pretestuose ipotesi legate a una caccia che loro giudicano plausibile, in altro forum mi sono duramente attaccato con il sig. Ciarafoni che dice di essere un cacciatore e che vuole vietare a noi di cacciare i tordi adducendo studi assurdi di rtisalita prenuziale del tordo che non ha riscontri logici se non data da studi contorti fatti dai suoi amichetti sinistrorsi dell'Ispra, cosi' in tutta Europa i tordi vengono cacciati minimo fino al 28 febbraio ma in Italia gia' sarebbero in amore e quindi vogliono chiudere detta caccia al 20 gennaio e addirittura vorrebbero portarla al 31 dicembre dicendo secondo loro, che si puo' fare confusione tra' un tordo e un merlo......

Fatto sta' che viene fuori poi che il sig. Ciarafoni responsabile per le biodiversita' del PD, e' un cacciatore di selezione al quale molto probabilmente danno fastidio i tordaioli che cacciano a gennaio e febbraio nei boschi impedendogli di sparare ai caprioli e quindi per questo motivo e non solo vorrebbe chiudere loro la stagione prima per poter andare nei boschi a fare i cazzi suoi nel piu' assoluto silenzio.
E il bello e' che dice che in Italia noi si caccia piu' degli altri paesiu europei, e certo a lui e' permesso in alcune regioni di cacciare fino a maggio, mentre noi al 31 dicembre dovremmo stare tutti a casa.
eccoli i comunisti alleati ai verdi con i discorsi di caccia compatibile.....compatibile per i cazzi loro e basta.
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

ora più che mai gli intenti dell'ispra e le connivenze di alcune aavv si sono palesati, spero che i cacciatori e le aavv che veramente hanno a cuore la caccia serrino le fila per contrastare questi che sono un vero cancro per cacciatori. in bocca al cocker!!
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

cicalone ha scritto:
I compagni dell'Arcicaccia continuano a blaterare in merito a studi piu' o meno scientifici differenti in tutta Europa, ma il loro lavoro e' presto catalogato, loro vogliono non mandarci piu' a caccia alla migratoria con assurde e pretestuose ipotesi legate a una caccia che loro giudicano plausibile, in altro forum mi sono duramente attaccato con il sig. Ciarafoni che dice di essere un cacciatore e che vuole vietare a noi di cacciare i tordi adducendo studi assurdi di rtisalita prenuziale del tordo che non ha riscontri logici se non data da studi contorti fatti dai suoi amichetti sinistrorsi dell'Ispra, cosi' in tutta Europa i tordi vengono cacciati minimo fino al 28 febbraio ma in Italia gia' sarebbero in amore e quindi vogliono chiudere detta caccia al 20 gennaio e addirittura vorrebbero portarla al 31 dicembre dicendo secondo loro, che si puo' fare confusione tra' un tordo e un merlo......

Fatto sta' che viene fuori poi che il sig. Ciarafoni responsabile per le biodiversita' del PD, e' un cacciatore di selezione al quale molto probabilmente danno fastidio i tordaioli che cacciano a gennaio e febbraio nei boschi impedendogli di sparare ai caprioli e quindi per questo motivo e non solo vorrebbe chiudere loro la stagione prima per poter andare nei boschi a fare i cazzi suoi nel piu' assoluto silenzio.
E il bello e' che dice che in Italia noi si caccia piu' degli altri paesiu europei, e certo a lui e' permesso in alcune regioni di cacciare fino a maggio, mentre noi al 31 dicembre dovremmo stare tutti a casa.
eccoli i comunisti alleati ai verdi con i discorsi di caccia compatibile.....compatibile per i cazzi loro e basta.

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Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

58beppe ha scritto:
Ho sempre sostenuto in epoca NON sospetta che l'obiettivo primario POLITICO di qualsiasi aavv, partito, ns rappresentanti in Parlamento, lobby, ecc. sia:
RIDARE ALL' ISPRA UNA MISSION CHIARA E TRASPARENTE X TUTTI:
- società civile, opinione pubblica, ambientalisti, animalisti, cacciatori, pescatori, agricoltori:
LA RICERCA CONTINUA DI SCIENTIFICITà NELLE SUE RICERCHE, SENZA SECONDI FINI E SGANCIANDOSI DA INDIRIZZI POLITICI PREMEDITATI, SULLA BASE DI DATI CENSITI O RILEVATI E CON INTERSCAMBIO INFORMATIVO A LIVELLO EUROPEO.

SE i politici amassero il proprio paese e fossero ONESTI INTELLETTUALMENTE, tutti, di ds e sn, NON potrebbero che mentalmente essere d'accordo con simile "mission" e con la ricerca di coerente attenzione ai dati, alle specie, ed a tutto quello che naviga intorno alla scientificità dell'Ispra.
Essere ONESTI e SCIENTIFICI significa anche una conseguente flessibilità di gestire i dati e di consentire a fermi/ripristini, chiusure/aperture temporanee, specie vecchie/nuove, specie da chiudere/da aprire, ..... dando indirizzi anche gestionali e raccomandazioni.
STAREBBE POI AL PARLAMENTO FARE EVENTUALMENTE PROPRIE TALI CONSIDERAZIONI E NORMARE: io penso che un cacciatore serio, sa che potrebbe ad es. vedersi chiuso x 3 anni ad es. l'allodola (si fa x dire) x avere che so i fringuelli xchè ce n'è una invasione o vedersi dare le oche e chiudere la moretta x un pò ..... insomma un calendario che tiene conto dei censimenti e dei dati pluriennali x programmare interventi temporanei ad elastico o ripetuti fino ad ottenere un miglioramento delle condizioni numeriche e di salute degli animali.
Solo così la disinformazione verrebbe mitigata se non sconfitta ed il bene dei ns selvatici migratori verrebbe tutelato e si caccerebbe con senso, senza però oltranzismi e fondamentalismi tecnicamente e scientificamente inaccettabili, ma riconducibili a velleità SOLO politiche-partitiche. Utopia probabilmente ..... eppure, se si lavorasse seriamente tutti insieme, x il bene di ambiente e specie oltre che x chi pratica un proprio diritto, sarebbe una cosa LOGICA ED ONESTA da farsi.
concordo con te...
però bisogna dire una cosa che nessuno dice, tutti invocano una gestione programmata della selvaggina migratoria (sono il primo ha volerla) ma nn è possibile metterla in atto perche nn ci sono studi sulle migrazioni pre e post nuziali, nn ci sono studi suule popolazioni, dicono sempre che nn ci sono soldi per farle e quello che mi fa in******e di piu è che nn ci sono le sedi dove effettuarle e dove ci sono nn è possibile usarle [****.gif]
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

L'ISPRA è di destra o di sinistra? Secondo me è semplicemente anticacaccia. Basta ricordare che i presidente Prof. Bernardo De Bernardinis, già dirigente di altissimo livello della Protezione Civile (terremoto L'Aquila, la "Cricca"....), è stato fortemente voluto dalla ministra Presigiacomo (magari con il suggerimento della Brambi). Como possono questi essere un ente autonomo? Purtroppo siamo in queste mani e qualche Asociazione Venatoria, per puro opportunismo, ci va dietro. Roba da pazzi.....
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

rom1964 ha scritto:
L'ISPRA è di destra o di sinistra? Secondo me è semplicemente anticacaccia. Basta ricordare che i presidente Prof. Bernardo De Bernardinis, già dirigente di altissimo livello della Protezione Civile (terremoto L'Aquila, la "Cricca"....), è stato fortemente voluto dalla ministra Presigiacomo (magari con il suggerimento della Brambi). Como possono questi essere un ente autonomo? Purtroppo siamo in queste mani e qualche Asociazione Venatoria, per puro opportunismo, ci va dietro. Roba da pazzi.....

Alla luce di ciò spero che nessuno voti più PDL e nessuno pensi più di fare l'assicurazione con associazioni come l'Arcicaccia, se non si sa con chi farla meglio fare la privata a questo punto!
 
Re: Le Fantasie dell'ISPRA Atto II

bottaccio90 ha scritto:
colombaccio51 ha scritto:
Pero`caro bottaccio,sputano sentenze,e tutti compresa arcicaccia gli danno retta.
il modo piu veloce di entrare nelle loro grazie è quello di dargli sempre ragione...

......consentendogli di mettertelo in quel posto! L'Arcicaccia gli da sempre ragione perchè è della stessa pasta e vuol farsi bella ai fini politici. Penso che la maggioranza dei cacciatori l'abbia capito.
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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