Non so se sia questa la stanza giusta dove postare il mio disgusto, però sicuramente è il posto dove avrà maggior visibilità e sul quale molti di noi potranno meditare...
Ieri sera, durante il Tg1 (una volta chiamato il Tg delle famiglie, arrivato ora a mio parere a profondità mai toccate prima), con i soliti toni allarmistici hanno tirato le somme della appena conclusa stagione venatoria: purtroppo si sono avute 25 vittime.
C'era una nuova e spumeggiante brambillina che, di fronte a Montecitorio, furoreggiava contro il popolo di Diana facendo fuoco e fiamme dalle suadenti narici, snocciolando dati e numeri incontrovertibili...
Provo ad allegare il link:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... d-tg1.html
Non voglio tirare in ballo ancora una volta le tragedie automobilistiche che accadono il sabato notte anzi, visto che mi capita spessissimo di incontrare i nostri giovani nelle mie uscita di caccia, direi piuttosto della domenica mattina... con cifre necrologiche da guerre mondiali... e nemmeno ricordare i centauri che perdono la vita sull'asfalto...
Mi chiedo piuttosto: in una stagione sportiva più o meno della stessa durata, quanti appassionati di jogging o di maratona sono morti a causa della loro passione?
Oppure sciatori più o meno dilettanti?? O appassionati di windsurf o di deltaplano??
Mi sa che non ci allontaniamo poi più di tanto...
Perché questo ritorno di fiamma contro la caccia, che sta concludendo la sua stagione per "cause naturali" senza bisogno delle brambille di turno in cerca di un "Reality-Show" pseudo-politico che ne risollevi le scemanti popolarità??
Forse perchè il popolo di Diana è perlopiù composto di tranquilli padri di famiglia che hanno da tempo perso la voglia di combattere contro i loro mulini a vento e risulta pertanto più facile, demagogico e propagandistico sparare sulla Croce Rossa??
Oppure perchè l'associazionismo venatorio risulta spaccato, politicizzato, asservito e facile da insolentire??
A Voi la sentenza...
Ieri sera, durante il Tg1 (una volta chiamato il Tg delle famiglie, arrivato ora a mio parere a profondità mai toccate prima), con i soliti toni allarmistici hanno tirato le somme della appena conclusa stagione venatoria: purtroppo si sono avute 25 vittime.
C'era una nuova e spumeggiante brambillina che, di fronte a Montecitorio, furoreggiava contro il popolo di Diana facendo fuoco e fiamme dalle suadenti narici, snocciolando dati e numeri incontrovertibili...
Provo ad allegare il link:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... d-tg1.html
Non voglio tirare in ballo ancora una volta le tragedie automobilistiche che accadono il sabato notte anzi, visto che mi capita spessissimo di incontrare i nostri giovani nelle mie uscita di caccia, direi piuttosto della domenica mattina... con cifre necrologiche da guerre mondiali... e nemmeno ricordare i centauri che perdono la vita sull'asfalto...
Mi chiedo piuttosto: in una stagione sportiva più o meno della stessa durata, quanti appassionati di jogging o di maratona sono morti a causa della loro passione?
Oppure sciatori più o meno dilettanti?? O appassionati di windsurf o di deltaplano??
Mi sa che non ci allontaniamo poi più di tanto...
Perché questo ritorno di fiamma contro la caccia, che sta concludendo la sua stagione per "cause naturali" senza bisogno delle brambille di turno in cerca di un "Reality-Show" pseudo-politico che ne risollevi le scemanti popolarità??
Forse perchè il popolo di Diana è perlopiù composto di tranquilli padri di famiglia che hanno da tempo perso la voglia di combattere contro i loro mulini a vento e risulta pertanto più facile, demagogico e propagandistico sparare sulla Croce Rossa??
Oppure perchè l'associazionismo venatorio risulta spaccato, politicizzato, asservito e facile da insolentire??
A Voi la sentenza...