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Pd: Illegale allungare stagione venatoria
Dichiarazione di Oliverio Nicodemo, capogruppo Pd Commissione Agricolturadella Camera, di Roberto della Seta, capogruppo Pd Commissione Ambiente del Senato e di Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e Politiche faunistiche del Pd
Alcune regioni, tra queste il Lazio, la Puglia e la Sardegna, hanno approvato integrazioni ai rispettivi calendari venatori allungando il periodo di caccia per alcune specie di uccelli. Si tratta di atti che si pongono fuori dalla norma e in distonia con le indicazioni della scienza.
L’intera materia, che oggi vive un grave conflitto sociale per l’atteggiamento propagandistico e double face del centrodestra, non può essere governata con blitz dell’ultima ora ma ha bisogno di avere sempre a riferimento la cifra della sostenibilità per il prelievo venatorio, come ben regolamentato dalle leggi statali e dalle direttive comunitarie.
Le manipolazioni delle leggi durano uno spazio effimero, buono solo per la
caccia al voto, ma assolutamente inutile per rispondere agli interessi
generali della collettività, cacciatori compresi.
Ancora una volta i tribunali e l’Unione Europa, con i procedimenti di infrazione e le pesanti condanne, assumeranno quel rilievo che, di contro, ci piacerebbe fosse assunto dalla buona gestione dell’ambiente e della fauna. Chissà se il ministro Galan si accorgerà finalmente di quello che succede intorno a lui e se uscirà dal torpore al quale si è autocondannato.
Partito democratico
Ufficio stampa
via Sant’Andrea delle Fratte 16 – Roma
tel. 06-695321
[email protected]
Dichiarazione di Oliverio Nicodemo, capogruppo Pd Commissione Agricolturadella Camera, di Roberto della Seta, capogruppo Pd Commissione Ambiente del Senato e di Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e Politiche faunistiche del Pd
Alcune regioni, tra queste il Lazio, la Puglia e la Sardegna, hanno approvato integrazioni ai rispettivi calendari venatori allungando il periodo di caccia per alcune specie di uccelli. Si tratta di atti che si pongono fuori dalla norma e in distonia con le indicazioni della scienza.
L’intera materia, che oggi vive un grave conflitto sociale per l’atteggiamento propagandistico e double face del centrodestra, non può essere governata con blitz dell’ultima ora ma ha bisogno di avere sempre a riferimento la cifra della sostenibilità per il prelievo venatorio, come ben regolamentato dalle leggi statali e dalle direttive comunitarie.
Le manipolazioni delle leggi durano uno spazio effimero, buono solo per la
caccia al voto, ma assolutamente inutile per rispondere agli interessi
generali della collettività, cacciatori compresi.
Ancora una volta i tribunali e l’Unione Europa, con i procedimenti di infrazione e le pesanti condanne, assumeranno quel rilievo che, di contro, ci piacerebbe fosse assunto dalla buona gestione dell’ambiente e della fauna. Chissà se il ministro Galan si accorgerà finalmente di quello che succede intorno a lui e se uscirà dal torpore al quale si è autocondannato.
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