Toscana: Cambia la normativa sugli appostamenti fissi (1 utente sta leggendo)

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Non mi sembra che si stia configurando la situazione che descrivete...

La nuova normativa definisce il possibile utilizzo di legno, materiali leggeri e tradizionali, e rimanda ai regolamente comunali il dettaglio di cosa esattamente significhi...

Per cui ci sarà da lavorare con i Comuni ma non credo sia poi così trascendentale inserire i "tubi Innocenti" tra questi...

Semmai il pericolo riguarderà aree a vincolo ambientale dove gli scenari saranno ovviamente + complicati...

Per i capanni alla minuta secondo me problemi...zero.

Sandro

Spero proprio tu abbia ragione.
 
1capanno centrale 2 trampolini di ribattuta e 4 piccionaie fatte in tubi innocenti dai 10 ai 12 metri di altezza dovrei smontarli e rifare il tutto in legno, con uno che ha piu' di 70 anni e qualche problemuccio di salute ed un'altro di 65 anni. Ah questo punto spero che la prossima estate( brutto a dirsi lo so!) che scoppi un incendio e sicuramente non vado a spegnerlo come ho sempre fatto, cosi' riparto da terra e mi ci metto con una seggiola in vimini. No di plastica perche' non e' naturale. qua stiamo andando fuori di testa , ma forse i piu' fuori di testa siamo noi che continuiamo a pagare il porto d'armi.
 
1capanno centrale 2 trampolini di ribattuta e 4 piccionaie fatte in tubi innocenti dai 10 ai 12 metri di altezza dovrei smontarli e rifare il tutto in legno, con uno che ha piu' di 70 anni e qualche problemuccio di salute ed un'altro di 65 anni. Ah questo punto spero che la prossima estate( brutto a dirsi lo so!) che scoppi un incendio e sicuramente non vado a spegnerlo come ho sempre fatto, cosi' riparto da terra e mi ci metto con una seggiola in vimini. No di plastica perche' non e' naturale. qua stiamo andando fuori di testa , ma forse i piu' fuori di testa siamo noi che continuiamo a pagare il porto d'armi.

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Via libera a modifiche a legge su postazioni fisse

Via libera a modifiche a legge su postazioni fisse

Alcuni emendamenti introducono una semplificazione delle norme che in ogni caso tengono conto della recente evoluzione della giurisprudenza costituzionale
Via libera all’unanimità, da parte della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Loris Rossetti del Pd, alla proposta di modifica della legge per la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio, in altre parole delle norme che regolano gli appostamenti fissi in Toscana.
Il testo, brevemente illustrato da funzionari della Giunta, è stato emendato e modificato nel corso di un dibattito che ha visto la partecipazione, fra gli altri, dei consiglieri Antonio Gambetta Vianna di Più Toscana Fcp, Giuseppe Benedetti del Pdl, Pier Paolo Tognocchi del Pd, Claudio Marignani del Pdl e Marco Spinelli del Pd.
La proposta di legge, recependo una recente sentenza della Corte Costituzionale, prevede che la realizzazione dei manufatti per gli appostamenti sia soggetta alle leggi regionali sul governo del territorio e in materia di attività edilizia.
Gli emendamenti approvati in commissione determinano tuttavia una semplificazione della proposta avanzata dalla Giunta. Adesso sul testo è chiamata a lavorare l’Assemblea regionale. (mc)


31/10/2013 11.56

Regione Toscana
 
Assessore su nuova normativa per appostamenti fissi

Assessore su nuova normativa per appostamenti fissi

06/11/2013

Apprezzamento per il testo approvato oggi dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta, in merito agli appostamenti fissi di caccia. E' quanto intende esprimere l'assessore all'agricoltura e alla caccia Gianni Salvadori, in relazione a un provvedimento che pone fine alla situazione di incertezza derivante dalla recente evoluzione della giurisprudenza in materia.



"I manufatti realizzati dai cacciatori toscani esclusivamente a fini venatori sono da oggi inquadrati nella più ampia disciplina del governo del territorio di cui alla legge regionale 1/2005 - spiega l'assessore - Si procede infatti a indicarne le caratteristiche strutturali degli appostamenti, che devono essere in legno o altro materiale leggero, semplicemente ancorati a terra, privi di opere di fondazione e di qualunque dotazione che ne consenta l'utilizzo abitativo, nonché a delineare gli adempimenti autorizzativi da seguire".



L'assessore sottolinea anche l'importanza dei tempi previsti per l'adeguamento delle strutture esistenti alla nuova normativa. Adeguamento che dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2014.


05/11/2013 18.10
Regione Toscana


fonte:
met.provincia.fi.it
 
Appostamenti, accolte le proposte di FIDC e Arcicaccia.

Appostamenti, accolte le proposte di FIDC e Arcicaccia.

fidc.jpglogo-arcicaccia.jpg


Con la sentenza della Corte che aveva dichiarato illegittime le disposizioni della legge regionale del Veneto in materia di appostamenti fissi di caccia si era determinata una situazione di grande incertezza, con il rischio di estesi contenziosi a carico dei titolari di autorizzazione di appostamento anche nella nostra Regione.

La sentenza, prescrivendo in sostanza l’obbligo di abilitazione edilizia e di autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di tutti i manufatti degli appostamenti indipendentemente dalle loro caratteristiche, apriva la via a contestazioni infinite, amministrative e penali, che avrebbero messo in pericolo persino la permanenza di una forma storica e tradizionale di caccia: circa 12.000 gli appostamenti ad oggi in esercizio in Toscana.
Alla immediata iniziativa assunta da Federcaccia ed Arcicaccia della Toscana, con la collaborazione di Anuu migratoristi, per trovare le soluzione possibili – mentre altre associazioni venatorie preferivano ignorare il problema o sceglievano di diffondere messaggi di pessimismo e scoraggiamento fra i cacciatori – ha subito dato positivo riscontro la Giunta regionale con la predisposizione di una proposta di legge per modificare la normativa regionale vigente: proposta che, pur non completamente soddisfacente nel contenuto, ha avuto il grande merito di porre subito all’ordine del giorno dell’organo legislativo, il Consiglio della Regione, la questione in tutta la sua
urgenza, dando modo di avviare tempestivamente l’iter che ha permesso a Federcaccia ed Arcicaccia di presentare puntuali ed argomentate proposte alla Commissione competente, che ha licenziato un nuovo testo che, recependo le richieste delle due associazioni a parziale modifica del testo trasmesso dalla Giunta, è approdato in aula il 5 novembre ed è stato approvato all’unanimità.

E’ doveroso, e non rituale, esprimere l’apprezzamento sincero per la sensibilità che, non per la prima volta, le Istituzioni regionali e le forze politiche che in esse siedono – di maggioranza e di opposizione – hanno dimostrato dando risposte tempestive e puntuali .
Le nuove disposizioni regionali, in sintesi, definiscono la nozione di appostamento fisso, individuano le caratteristiche dei manufatti eventualmente realizzati e dettano, nel rispetto delle norme in materia urbanistica, edilizia e paesaggistica, i casi nei quali debbono essere richieste le relative autorizzazioni, con l’obbligo in ogni caso di dare comunicazione al Comune dell’avvenuto impianto: per gli appostamenti con manufatti conformi alle disposizioni non sono necessarie né abilitazioni edilizie né autorizzazioni paesaggistiche. Se i manufatti sono realizzati conformemente alla caratteristiche indicate, infine, non è necessario procedere alla loro rimozione entro il 28 febbraio 2014, potendo rimanere in essere fino a permanere dell’autorizzazione dell’appostamento.

Alleghiamo il testo proposto dalla Commissione portato all’approvazione del Consiglio Regionale della Toscana nella seduta del 5 novembre 2013, che sarà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale.

Firenze, 6 novembre 2013

FEDERCACCIA TOSCANA
ARCI CACCIA TOSCANA


Allegati:


 
Adesso diventa fondamentale la verifica a livello comunale di cosa è possibile considerare "materiale leggero" e "tradizionale", e di conseguenza capire esattamente se il proprio appostamento risponde ai requisiti (in quel caso non c'è da fare niente) oppure no...

E' chiaro che per chi non risponde ai requisiti si aprono strade talmente incasinate, (SCIA e Autorizzazione paesaggistica), che probabilmente farà prima a disfare tutto entro il 28/02/14 e ricostruire a norma...

Come detto, a mia sensazione, nessun problema per gli appostamenti fissi alla minuta selvaggina normali (certo per quelli murati sarà un casino...) mentre sarà necessario approfondire bene quanto riguarda gli appostamenti ai colombacci e gli appostamenti in padule....

Certo chi lo avesse non a norma in quest'ultima casistica come a Fucecchio, dovrà chiamare i sommozzatori per toglierlo entro il 28/2, adesso ci sono almeno 70 cm d'acqua che non andranno via prima dell'estate 2014....

Un saluto

Sandro
 
Adesso diventa fondamentale la verifica a livello comunale di cosa è possibile considerare "materiale leggero" e "tradizionale", e di conseguenza capire esattamente se il proprio appostamento risponde ai requisiti (in quel caso non c'è da fare niente) oppure no...

E' chiaro che per chi non risponde ai requisiti si aprono strade talmente incasinate, (SCIA e Autorizzazione paesaggistica), che probabilmente farà prima a disfare tutto entro il 28/02/14 e ricostruire a norma...

Come detto, a mia sensazione, nessun problema per gli appostamenti fissi alla minuta selvaggina normali (certo per quelli murati sarà un casino...) mentre sarà necessario approfondire bene quanto riguarda gli appostamenti ai colombacci e gli appostamenti in padule....

Certo chi lo avesse non a norma in quest'ultima casistica come a Fucecchio, dovrà chiamare i sommozzatori per toglierlo entro il 28/2, adesso ci sono almeno 70 cm d'acqua che non andranno via prima dell'estate 2014....

Un saluto

Sandro

ad esempio, io ho usato per dietro e davanti 2 pannelli coibentati, il resto e' legno e lamiera, saran considerati materiali leggeri???
mah, ci si informera' prima del 28.....
 
Mi sembra tutta una grande caxxata...onestamente non sanno più come romperci le scatole.

Come si fà a parlare di impatto paesaggistico per un capanno in bosco, che nessuno vede...
E il bello che tutta stà gente, che prende i soldi dei cittadini italiani, ne stà pure a parlare in aula.

Non ho parole
 
Mi sembra tutta una grande caxxata...onestamente non sanno più come romperci le scatole.

Come si fà a parlare di impatto paesaggistico per un capanno in bosco, che nessuno vede...
E il bello che tutta stà gente, che prende i soldi dei cittadini italiani, ne stà pure a parlare in aula.

Non ho parole

Ma i tubi innocenti arrugginiti un sono del colore del bosco, oppure a Pisa li verniciate gialli perché un ci picchino gli aerei.

Enrico
 
Ma i tubi innocenti arrugginiti un sono del colore del bosco, oppure a Pisa li verniciate gialli perché un ci picchino gli aerei.

Enrico
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Si fanno gialli,verdi e marroni...mimetici[lol2.gif]

Mi piacerebbe domandare a questa gente che tira fuori cavolate simili, se le pale eoliche con tanto diluce intermittente rossa che si vede da decine e decine di km, sono di buon impatto ambientale...
 
I manufatti realizzati a fini venatori in genere in legno o materiali leggeri senza fondazione o dotazioni da permettere uso abitativo che andranno adeguati entro il 28 febbraio 2014 sono inquadrati nella disciplina del territorio L.R.T. del 2005. Il discorso cambia per i centinaia di manufatti storici in pietra o muratura disseminati sull'appennino che da una funzione originaria rurale-venatoria hanno assunto un valore storico culturale che non sono previsti dalle nuove norme ma a cui la regione Toscana dovrà dare risposte certe, tenendo conto anche che sono un pezzo di storia.
 
I manufatti realizzati a fini venatori in genere in legno o materiali leggeri senza fondazione o dotazioni da permettere uso abitativo che andranno adeguati entro il 28 febbraio 2014 sono inquadrati nella disciplina del territorio L.R.T. del 2005. Il discorso cambia per i centinaia di manufatti storici in pietra o muratura disseminati sull'appennino che da una funzione originaria rurale-venatoria hanno assunto un valore storico culturale che non sono previsti dalle nuove norme ma a cui la regione Toscana dovrà dare risposte certe, tenendo conto anche che sono un pezzo di storia.
ciao romano, proprio ieri ho avuto uno scambio di e-mail con la polizia provinciale, al momento anche loro non sanno che pesci prendere, l' argomento e' tuttora in via di discussione, mi hanno detto di ricontattarli a fine gennaio inizio febbraio, per ora l' unica cosa certa e' che entro il 28/2 i capanni che non sono in regola, vanno rifatti o almeno disfatti.
 
Le perplessità dei sindaci di Palazzuolo e Marradi

Le perplessità dei sindaci di Palazzuolo e Marradi

Dal Consiglio regionale della Toscana arriva la norma che cambia le regole per gli appostamenti fissi di caccia. La nuova legge interviene sulle modalità di costruzione dei capanni. Si potranno costruire manufatti che non alterino il paesaggio, realizzati in legno o materiali leggeri, ancorati al suolo ma senza opere di fondazione.
Sul tema i Sindaci di Palazzuolo sul Senio, Cristian Menghetti e di Marradi, Tommaso Triberti evidenziano alcune perplessità. «Questa norma - affermano i primi cittadini - non tiene in considerazione delle centinaia di capanni storici in pietra e muratura disseminati nell’Appennino. Per questo abbiamo voluto intraprendere iniziative su più fronti per mettere in luce il problema e dare una mano ai tanti appassionati che anno dopo anno curano i propri capanni generazione dopo generazione». Oltre alle associazioni venatorie ed altre amministrazioni comunali, i Sindaci hanno coinvolto la Provincia di Firenze, trovando ampia disponibilità da parte dell’Assessore Renzo Crescioli, il quale ha condiviso sin da subito la necessità di verificare lo stato di fatto, chiarire tutti gli aspetti tecnici, e portare all’attenzione della Regione Toscana la questione. Non a caso lo stesso assessore Crescioli ha sottolineato come «ci siamo già attivati con l’Assessore regionale Salvadori per affrontare questo tema e siamo in attesa di incontrarlo. Vi è un legame tra questi manufatti e la loro funzione originaria che va tutelato perché rappresenta un valore storico e sociale per l’area appenninica».
Il sindaco marradese Triberti ricorda inoltre come «in un incontro organizzato a Marradi con la Provincia abbiamo valutato delle soluzioni concrete che proporremo alla Regione. Il bisogno che ha mosso la norma è comprensibile ma non si può sacrificare un pezzo di storia locale e questo non riguarda certamente solo i nostri due comuni. L’impegno a trovare una soluzione è massimo e i tempi stretti quindi chiediamo la disponibilità a velocizzare gli incontri per non giungere a ridosso della scadenza già troppo vicina e creare il caos tra chi vive il territorio». Ed ancora: «viviamo luoghi con delle criticità ma anche tante risorse, il nostro impegno - conclude il primo cittadino di Marradi - deve essere quello di minimizzare le prime e valorizzare le seconde attraverso la nostra storia e il nostro ambiente».
A queste considerazioni fa eco il collega di Palazzuolo sul Senio. Per il Sindaco Menghetti infatti «la nuova norma era necessaria per fare chiarezza sulla tipologia di capanni che possono essere costruiti ed evitare abusi, purtroppo però è talmente generica che non tiene in considerazione la nostra cultura rurale e le centinaia di capanni storici presenti sul crinale appenninico, alcuni dei quali anche accatastati, che a causa di questa modifica legislativa potrebbero chiudere i battenti dopo secoli di tradizione. Per questo - conclude Menghetti - ci siamo attivati subito coinvolgendo le associazioni venatorie ed altri amministratori comunali e provinciali, con l’obiettivo di sensibilizzare la Regione Toscana e dare una risposta ai tanti appassionati».


09/01/2014 13.55

Comune di Palazzuolo sul Senio


provincia.fi.it
 
Prorogato al 28 maggio il termine per rimuovere le postazioni fisse dei cacciatori

Prorogato al 28 maggio il termine per rimuovere le postazioni fisse dei cacciatori

Via libera a maggioranza, dall’aula alla proposta di modifica della legge per la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio, le norme che regolano gli appostamenti fissi in Toscana. La legge in oggetto intende prorogare il termine del 28 febbraio al 28 maggio per la rimozione dei manufatti per gli appostamenti fissi che non hanno le caratteristiche di legge. L’atto è passato con 37 voti a favore, 3 contrari (Gazzarri, Romanelli e Mattei) e 2 astenuti (Chiurli e Tognocchi). “La proroga dei termini – ha detto Giovanni Santini, capogruppo Forza Italia nell’illustrare la modifica – dà la possibilità di avviare un rapporto di sollecitazione, di controllo e di messa in regola sul territorio. La preoccupazione legittima dei cittadini era quella che scattassero pesanti ammende e sanzioni penali. Ricordo che in Toscana si parla di 12 mila appostamenti fissi utilizzati da oltre 20 mila cacciatori e di altrettanti proprietari di fondi”. Santini, il capogruppo Pd Ivan Ferrucci e il capogruppo di Più Toscana-Ncd Antonio Gambetta Vianna avevano presentato un emendamento per prorogare i termini di 120 giorni, poi modificato a 90. Favorevole alla proroga il consigliere Pd Marco Spinelli. “La legge regionale – ha detto – stabilisce caratteristiche specifiche che le strutture devono rispettare per non rientrare nella categoria di ‘inusuali opere edilizie’. Questa modifica – ha concluso – offre uno strumento in più per mettere in chiaro la situazione”. Marta Gazzarri, capogruppo Idv, ha espresso un no convinto “a titolo personale, perché – ha detto – si tratta di un ennesimo favore ai cacciatori. Quei ‘cittadini speciali’ hanno avuto tutto il tempo per mettere in regola i capanni abusivi che proliferano nei nostri boschi”. Anche Mauro Romanelli (Gruppo misto) ha motivato il suo voto contrario: “I cacciatori per la politica toscana – ha detto – sono più urgenti delle frane. Hanno avuto tutto il tempo per ottemperare agli obblighi di legge”. Voto contrario anche da Fabrizio Mattei (Pd) “Ci sarebbe stato tempo – ha detto – per un’analisi approfondita in commissione. Non vedo la necessità di urgenza, mi sembra un blitz, una forzatura eccessiva”. “Insoddisfatto” si è dichiarato il consigliere Pd Pier Paolo Tognocchi. “Credo – ha detto – che della questione se ne sarebbe dovuta occupare la commissione competente e non sarebbe dovuta arrivare direttamente in aula. La Regione dovrebbe attenersi alle specifiche leggi in materia che descrivono in modo puntuale cosa si intende per abuso edilizio”. Marco Manneschi (Idv) ha spiegato che “la proposta è in vista di un riordino complessivo delle disciplina dei manufatti per l’esercizio della caccia da appostamento fisso all’interno della legge sul governo del territorio”. “In quest’ottica e con questi tempi – ha aggiunto il consigliere – la proroga è votabile”. Non si può parlare di sanatoria per il consigliere Loris Rossetti (Pd). “L’obiettivo – ha spiegato – era quello di dare dei chiarimenti in merito alle strutture. La norma si riferisce solo ai fabbricati con determinate caratteristiche, come quella di essere facilmente rimovibili. La proroga viene quindi incontro solo a questa categoria di strutture”. La proposta di legge, recependo una recente sentenza della Corte Costituzionale, prevede che la realizzazione dei manufatti per gli appostamenti sia soggetta alle leggi regionali sul governo del territorio e in materia di attività edilizia. La contrarietà del WWF Con una decisione dell’ultimo minuto, la Regione Toscana concede una proroga ai cacciatori titolari di appostamenti fissi non in regola con la recente legge che la stessa Regione ha emanato. Come se fosse una questione di primaria importanza, è stata approvata una leggina ad hoc per far slittare il termine del 28 febbraio; data in cui gli appostamenti fissi, che non rispondevano alle recenti norme emanate, dovevano essere rimossi. Ci sorprende la sollecitudine con cui la Regione Toscana ha agito in questo caso, mentre altre problematiche, di maggior rilievo e ben più urgenti, richiedono invece tempi di intervento lunghissimi. Questo sembra non valere per i cacciatori toscani ai quali da sempre viene riservato un trattamento speciale e di favore. Per venir loro incontro, si modifica e si adatta ogni norma alle loro esigenze. Per gli altri cittadini tutto questo non accade. Ai titolari degli appostamenti fissi non in regola era già stato concesso di terminare la stagione di caccia fissando al 28 febbraio il termine per lo smantellamento, ma questo non è bastato e temiamo altre sorprese riguardo quegli appostamenti. Ancora una volta, è necessario sottolineare l’asservimento della Regione Toscana alla lobby dei cacciatori. La Regione dovrebbe lavorare nell’interesse della collettività e non nell’interesse di una categoria.


fonte:gonews.it
 
Via libera a maggioranza, dall’aula alla proposta di modifica della legge per la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio, le norme che regolano gli appostamenti fissi in Toscana. La legge in oggetto intende prorogare il termine del 28 febbraio al 28 maggio per la rimozione dei manufatti per gli appostamenti fissi che non hanno le caratteristiche di legge. L’atto è passato con 37 voti a favore, 3 contrari (Gazzarri, Romanelli e Mattei) e 2 astenuti (Chiurli e Tognocchi). “La proroga dei termini – ha detto Giovanni Santini, capogruppo Forza Italia nell’illustrare la modifica – dà la possibilità di avviare un rapporto di sollecitazione, di controllo e di messa in regola sul territorio. La preoccupazione legittima dei cittadini era quella che scattassero pesanti ammende e sanzioni penali. Ricordo che in Toscana si parla di 12 mila appostamenti fissi utilizzati da oltre 20 mila cacciatori e di altrettanti proprietari di fondi”. Santini, il capogruppo Pd Ivan Ferrucci e il capogruppo di Più Toscana-Ncd Antonio Gambetta Vianna avevano presentato un emendamento per prorogare i termini di 120 giorni, poi modificato a 90. Favorevole alla proroga il consigliere Pd Marco Spinelli. “La legge regionale – ha detto – stabilisce caratteristiche specifiche che le strutture devono rispettare per non rientrare nella categoria di ‘inusuali opere edilizie’. Questa modifica – ha concluso – offre uno strumento in più per mettere in chiaro la situazione”. Marta Gazzarri, capogruppo Idv, ha espresso un no convinto “a titolo personale, perché – ha detto – si tratta di un ennesimo favore ai cacciatori. Quei ‘cittadini speciali’ hanno avuto tutto il tempo per mettere in regola i capanni abusivi che proliferano nei nostri boschi”. Anche Mauro Romanelli (Gruppo misto) ha motivato il suo voto contrario: “I cacciatori per la politica toscana – ha detto – sono più urgenti delle frane. Hanno avuto tutto il tempo per ottemperare agli obblighi di legge”. Voto contrario anche da Fabrizio Mattei (Pd) “Ci sarebbe stato tempo – ha detto – per un’analisi approfondita in commissione. Non vedo la necessità di urgenza, mi sembra un blitz, una forzatura eccessiva”. “Insoddisfatto” si è dichiarato il consigliere Pd Pier Paolo Tognocchi. “Credo – ha detto – che della questione se ne sarebbe dovuta occupare la commissione competente e non sarebbe dovuta arrivare direttamente in aula. La Regione dovrebbe attenersi alle specifiche leggi in materia che descrivono in modo puntuale cosa si intende per abuso edilizio”. Marco Manneschi (Idv) ha spiegato che “la proposta è in vista di un riordino complessivo delle disciplina dei manufatti per l’esercizio della caccia da appostamento fisso all’interno della legge sul governo del territorio”. “In quest’ottica e con questi tempi – ha aggiunto il consigliere – la proroga è votabile”. Non si può parlare di sanatoria per il consigliere Loris Rossetti (Pd). “L’obiettivo – ha spiegato – era quello di dare dei chiarimenti in merito alle strutture. La norma si riferisce solo ai fabbricati con determinate caratteristiche, come quella di essere facilmente rimovibili. La proroga viene quindi incontro solo a questa categoria di strutture”. La proposta di legge, recependo una recente sentenza della Corte Costituzionale, prevede che la realizzazione dei manufatti per gli appostamenti sia soggetta alle leggi regionali sul governo del territorio e in materia di attività edilizia. La contrarietà del WWF Con una decisione dell’ultimo minuto, la Regione Toscana concede una proroga ai cacciatori titolari di appostamenti fissi non in regola con la recente legge che la stessa Regione ha emanato. Come se fosse una questione di primaria importanza, è stata approvata una leggina ad hoc per far slittare il termine del 28 febbraio; data in cui gli appostamenti fissi, che non rispondevano alle recenti norme emanate, dovevano essere rimossi. Ci sorprende la sollecitudine con cui la Regione Toscana ha agito in questo caso, mentre altre problematiche, di maggior rilievo e ben più urgenti, richiedono invece tempi di intervento lunghissimi. Questo sembra non valere per i cacciatori toscani ai quali da sempre viene riservato un trattamento speciale e di favore. Per venir loro incontro, si modifica e si adatta ogni norma alle loro esigenze. Per gli altri cittadini tutto questo non accade. Ai titolari degli appostamenti fissi non in regola era già stato concesso di terminare la stagione di caccia fissando al 28 febbraio il termine per lo smantellamento, ma questo non è bastato e temiamo altre sorprese riguardo quegli appostamenti. Ancora una volta, è necessario sottolineare l’asservimento della Regione Toscana alla lobby dei cacciatori. La Regione dovrebbe lavorare nell’interesse della collettività e non nell’interesse di una categoria.


fonte:gonews.it

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A codesta Marta Gazzarri, proporrei un bell'ombrello di incerato da mettere ed aprire dove dico io............


Mi piacerebbe sapere quanti capanni ha visto con i suoi occhi.

Che lesionati!
 
Un aggiornamento.....che spero si rilevi...fondato.

Ieri è scaduto il termine di smantellamento dei capanni non conformi dopo la progroga al 28/5. Ma, uso il condizionale, la Giunta Regionale avrebbe predisposto un ulteriore proroga sostanziosa per trovare il tempo necessario ed integrare una volta per tutte all'interno della legge quadro sul territorio (mi sembra sia la 205) le famose modifiche introdotte dalla LR 65/2013...

Perchè in sostanza, tutti sappiamo che, ad oggi, praticamente NESSUN Comune Toscano ha integrato le proprie normative edilizie recependo la norma approvata ed il rischio, in caso di controllo, di poter dimostare anche in presenza di conformità evidente la regolarità dell'appostamento stesso è.....notevole.

Per non parlare di chi NON è a norma, non ha smantellato e magari ha di fatto bloccata la pratica di SCIA in Comune, come potrebbe uscirci di fronte ad un controllo ?

Speriamo che il buon senso abbia prevalso e di poter leggere presto la delibera ufficiale di rinvio....

Un saluto

Sandro
 
Differito termine per la rimozione dei capanni di appostamento non a norma

Differito termine per la rimozione dei capanni di appostamento non a norma

Mercoledì 18 Giugno 2014

La proposta di legge è stata approvata a maggioranza. Contrari i consiglieri Romanelli, Gazzarri e Taradash
Il termine per rimuovere i manufatti per gli appostamenti fissi dei cacciatori che non corrispondono alle caratteristiche fissate dalla legge 65/2013 sarà prorogato. Non più il 28 maggio, ma il 31 dicembre 2014, poiché “la proposta di legge sul governo del territorio è ancora all’esame del Consiglio regionale e, ritenendo opportuno inserire in quella sede un riordino della disciplina, si rende necessario differire il termine”. A prevederlo è una proposta di legge, firmata dai consiglieri Marco Spinelli (Pd), Andrea Agresti (Ncd), Loris Rossetti (Pd), Paolo Marini (Fds-Verdi), Marco Carraresi (Udc), Giovanni Donzelli (FdI), Marina Staccioli (FdI), Antonio Gambetta Vianna (Più Toscana-Ncd), Giovanni Santini (Fi), approdata questa mattina in aula.

L’atto è stato approvato a maggioranza, con i soli voti contrari dei consiglieri Mauro Romanelli (Gruppo misto), Marta Gazzarri (Idv) e Marco Taradash (Ncd).

Giovanni Santini ha espresso il timore “di dover arrivare a una nuova proroga, viste le difficoltà, a suo tempo da noi segnalate, di applicazione della normativa”. Secondo Santini “il vero vulnus è il conflitto con la legislazione nazionale. O risolviamo il problema alla radice o rischiamo di trovarci davanti una serie di pesanti conflitti e sanzioni”.

Marco Spinelli ha osservato che “il problema non è la legittimità della legge 65, visto che non è mai stata impugnata. Dobbiamo essere consapevoli – ha proseguito il consigliere – che ci sono situazioni sanabili, altre, come i capanni fatti in cemento, che noi non vogliamo sanare”.

Romanelli, e subito dopo di lui Gazzarri, si sono detti contrari in termini generali alle proroghe e hanno criticato il fatto che la proposta di legge sia stata iscritta in aula all’ultimo momento, senza concedere la possibilità di una sua valutazione nel merito. Per questo hanno annunciato voto contrario.

18/06/2014 14.43
Regione Toscana


fonte:met.provincia.fi.it
 

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