Dopo 6 anni ritrova il cane smarrito (1 utente sta leggendo)

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Alberto 69
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SALERNO – Porta il suo cane in montagna per una battuta di caccia, ma la bestiola si smarrisce facendo perdere le proprie tracce. A distanza di sei anni, però, il cacciatore ritrova il suo cane che gli viene restituito da un canile grazie al microchip di cui era dotato la stessa bestiola. Sembra un fatto inverosimile o destinato alla scenografia di un film.
È, invece, la storia a lieto fine che ha visto protagonisti Carmine D’Amico ed il suo fedele cane da caccia, di nome Gemma.

Il tutto inizia nel 2007. Carmine D’Amico, originario di San Pietro al Tanagro, esce con il suo cane per la solita battuta di caccia su una delle montagne del Vallo di Diano. Nel corso della battuta il suo cane Gemma si smarrisce. Il cacciatore, aiutato anche dai suoi amici, cerca per ore, ma inutilmente, la sua Gemma. D’Amico non si rassegna e per giorni spera che il suo cane, ritrovando il senso dell’orientamento, riesca a rientrare da solo a casa.
Ma ciò non accade per sei anni. Nei giorni scorsi, il cacciatore di San Pietro al Tanagro è stato contattato dal servizio veterinario dell’ASL Salerno invitandolo a recarsi presso un canile di Cava de Tirreni per ritirare il suo cane. «In un primo momento pensavo che fosse uno scherzo, poi ho capito che era tutto vero», dichiara D’Amico.
In pratica Gemma era stata ritrovata a Vietri sul Mare da una signora del posto la quale, impietosita dalla cagnolina che girovagava per strada, se ne è presa cura portandola presso un canile cavese. Qui i responsabili della struttura si sono accorti che Gemma era dotata di un microchip e, proprio grazie ad esso, essi sono riusciti a risalire all’identità del suo padrone.
«Appena ho potuto riaccarezzarla – continua Carmine D’Amico – ho provato un’emozione incredibile. Anche lei mi ha riconosciuto immediatamente. Mi è saltata addosso con le sue zampe così come faceva quando era contenta prima di ogni battuta di caccia».
 
Alberto, che belle emozioni! I cani hanno una memoria pazzesca ed il tuo racconto mi ha evocato una faccenda altrettanto incredibile capitata ad un amico cacciatore diversi anni fa, che fa il camionista in lungo e largo per l'Italia; in una delle sue peregrinazioni in quel di Bologna, si porta dietro la sua Lola, una setterina di 4 anni, per farla visitare da un suo amico veterinario, per delle perdite ematiche inspiegabili. giunti a destinazione, durante le operazioni di scarico, il cane, che trovava posto in una cuccetta preparata ad hoc dal proprietario, è sparito, forse derubato, forse allontanatosi per inseguire un gatto chissà, ma le ricerche iniziali sono state vane; a nulla valsero annunci e ricerche ogni qualvolta il camionista tornava in zona, per mesi e mesi. Passano anni, 3 per la precisione, ed una sera che eravamo appostati a caccia presso un chiaro, ero con mio e padre e questo suo amico, Vincenzo, tornando verso l'auto, notiamo un cane sostare vicino l'auto di vincenzo, era deperito, guaiva, ma al ns arrivo andà subito verso il suo padrone........che stentò a crederci, a riconoscerla, ma era proprio la sua Lola. Non si sa come abbia fatto, a distanza di 3 anni, a scendere da Bologna alla piana di Foggia alla ricerca del suo padrone. C'era da piangere per davvero. Dopo meno di un mese, Lola si è spenta improvvisamente, forse perchè aveva realizzato l'obiettivo della sua esistenza, cioè ritrovare il suo luogo natio, il suo padrone e la sua sreneità, persa 3 anni prima e ritrovata dopo chissà quante e quali peripezie. E' incredibile, ma è la verità, per questo non pongo limiti alla sensibiltà ed alle capacità "umane" dei nostri amici a 4 zampe.
 
Dipende quando la signora ha ritrovato Gemma........nell'articolo non e' indicato, mi sembra strano non se ne siano accorti al canile in sei anni del microchip, come mi chiedo anche como possa avere girovagato tutto questo tempo prima che fosse ritrovata dalla signora, cmq no problem l'importante sia sana e salva con il suo proprietario.
 

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