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Una svolta significativa potrebbe finalmente risolvere la complessa questione dei valichi montani in Lombardia. Un emendamento al disegno di legge sulla Montagna, presentato alla Camera da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, mira a superare le criticità emerse dalla sentenza del TAR e dalla successiva decisione del Consiglio di Stato, che aveva respinto la sospensiva sulla delibera regionale riguardante proprio i valichi.

Come spesso accade, non sono mancate le polemiche infondate. Alcuni, come il parlamentare di AVS Angelo Bonelli, hanno prontamente attaccato l'emendamento definendolo un "attacco frontale alla biodiversità e alla legalità", accusando il Parlamento di voler "cancellare anni di conquiste ambientali solo per compiacere una minoranza organizzata e aggressiva come la lobby venatoria".

Tuttavia, queste affermazioni si basano su una disinformazione ideologica. L'emendamento, come spiega Federcaccia Lombardia, non intende eliminare i valichi né indebolire la tutela ambientale. Al contrario, il suo obiettivo è allineare la normativa italiana in materia di tutela dell'avifauna migratoria alla Direttiva Uccelli e al diritto comunitario europeo.

L'idea è semplice e rispetta pienamente le direttive europee: una volta individuati i valichi, si intende istituire in quelle aree delle Zone di Protezione Speciale (ZPS). All'interno delle ZPS, l'attività venatoria sarà consentita, ma sempre nei limiti imposti dalla normativa comunitaria, che regolamenta la tutela dell'avifauna migratoria.

Inoltre, la proposta di legge introduce criteri per definire le caratteristiche orografiche dei valichi montani e valutarne la rilevanza per le migrazioni. Questo permetterà di identificare in modo preciso i siti che sono effettivamente attraversati dalle rotte migratorie, garantendo una tutela mirata ed efficace.

Non c'è alcun tentativo di aggirare divieti o sentenze. L'intento del legislatore è unicamente quello di adeguare la normativa nazionale a quella comunitaria, correggendo le "storture applicative" della vecchia legislazione, emerse chiaramente nel caso della Lombardia.

In sostanza, si tratta di una modifica dell'istituto dei valichi per armonizzarlo con la tutela dell'avifauna prevista dal diritto europeo. Se il parlamentare Bonelli ritiene che la Direttiva Uccelli e il diritto europeo autorizzino un abbattimento indiscriminato dell'avifauna, allora "se la prenda con l'Europa". È paradossale che spesso si invochi l'Europa quando conviene, per poi criticarla quando le sue direttive vengono applicate.
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