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Durante la seduta del primo luglio scorso si è verificato quanto purtroppo era prevedibile. Il Governo ha formalmente richiesto il ritiro di gran parte del pacchetto normativo sulla caccia proposto dalla Lega (con le specifiche modifiche richieste alla legge 157/92, oggetto del Ddl Bruzzone attualmente in stallo alla Camera).

Nel corso della discussione, la senatrice della Lega Mara Bizzotto, apponendo la sua firma agli emendamenti presentati da Dreosto e dai Relatori De Carlo e Bergesio (10.0.1, 10.0.2, 10.0.3, 10.0.4, 10.0.5, 10.0.6, 10.0.7, 10.0.8, 10.0.9, 10.0.10 e 10.0 .12), ha ufficializzato il necessario ritiro.

Si trattava delle proposte che avrebbero garantito la redazione di calendari venatori non soggetti a contestazioni da parte del Tar, di modifiche relative alla definizione dei richiami vivi allevati e alla scelta delle modalità di caccia, nonché l'indicazione dell'obbligo di marcatura solo successivamente al recupero dell'animale e il riconoscimento delle abilitazioni su tutto il territorio nazionale.

Il dibattito rimane aperto presso la Camera dei Deputati; la proposta Bruzzone è ancora in fase di esame ma si dovrà superare l'opposizione ostruzionistica del Movimento 5 Stelle per procedere ulteriormente nella trattazione della questione in oggetto.
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