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Il fucile calibro 28, a lungo considerato un "piccolo" e relegato a nicchie di appassionati o alla caccia da capanno, sta vivendo una vera e propria rinascita. La sua leggerezza, la maneggevolezza e la minore rumorosità lo rendono un'opzione sempre più interessante per i cacciatori che cercano un'esperienza più sportiva, etica e, in fin dei conti, appagante. Non è più solo un calibro per "signori", ma un'ottima scelta per chiunque voglia affinare le proprie abilità di tiro e vivere la caccia in modo più consapevole.

La scelta del tipo di fucile è fondamentale e dipende molto dallo stile di caccia e dalle preferenze personali.

  • Semiautomatico:
    • Vantaggi: Offre la possibilità di sparare più colpi in rapida successione (generalmente 3 con limitatore), rendendolo versatile per la caccia alla migratoria o dove è richiesta una pronta reazione al volo. La canna singola e l'assenza di bascula lo rendono più leggero in proporzione rispetto agli altri tipi a parità di colpi disponibili. Il rinculo è spesso percepito come più morbido grazie al sistema di riarmo.
    • Svantaggi: Richiede una maggiore manutenzione rispetto ai basculanti. L'estetica può essere meno "classica" per alcuni puristi. Il caricamento può essere leggermente più lento in alcune situazioni di caccia dinamica.
    • Ideale per: Caccia alla piccola e media migratoria (tordi, allodole, quaglie), selvaggina da piuma in genere, dove il numero di colpi e la rapidità di ingaggio sono un plus.
  • Sovrapposto:
    • Vantaggi: Unisce eleganza e praticità. Le due canne sovrapposte consentono di avere due strozzature diverse pronte all'uso, ideali per tiri a distanze variabili. È robusto, affidabile e relativamente facile da pulire. L'apertura e il caricamento sono veloci.
    • Svantaggi: Generalmente più pesante di una doppietta e, a parità di colpi, più di un...
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