REFERENDUM, OGNUNO È LIBERO, MA SIATE SERI

In questi giorni, tutti gli addetti ai lavori sanno che si può firmare un referendum, per i più conosciuto come “contro la caccia”, ma che non si sa bene cosa vuol abrogare, visto che anche le maggiori associazioni animaliste hanno deciso di prendere le distanze da esso o quantomeno non prendere posizione. Però il discorso è un altro, in democrazia è legittimo e fortunatamente ancora permesso esprimere la propria opinione, o apporre la propria firma per qualsiasi atto legale si voglia ma non si devono affermare castronerie o quantomeno limitarsi a scrivere le proprie ragioni, senza offendere un’intera categoria, perché ricordiamoci tutti che i cacciatori posseggono un porto d’armi e quindi sono le persone più pulite a livello giudiziario. Il fatto è che delle volte ho letto frasi del tipo “alla fine della stagione di caccia, si verifica un abbandono di cani utilizzati dai cacciatori”, benissimo allora aboliamo le vacanze estive degli italiani, perché c’è una minima parte di cretini che per andare in vacanza abbandona i cani, poi qualche sostenitore del referendum continua con frasi magari così (ripeto queste le ho trovate scritte sui social), “cartucce che vengono abbandonate sul terreno dai cacciatori”, mi preme far conoscere che c’è la legge che obbliga il cacciatore a raccogliere i bossoli pena una multa a livello pecuniario è come se adesso vietiamo tutti i Pic nic all’aperto perché c’è sempre una minima parte di scellerati che lasciano le cartacce. Insomma io capisco tutto, ma sinceramente battetevi per le vostre tesi, come democrazia vuole, ma per cortesia imparate a conoscere ciò che volete “abolire”, noi cacciatori siamo pronti anche ad invitarvi una giornata a caccia con noi, a farvi vedere come teniamo i cani, perché purtroppo chi maltratta i cani oppure li lascia liberi di girare senza controllo può provenire da qualsiasi categoria ed è da condannare senza se e senza ma, però non bisogna fare di tutta un’erba un fascio. Pensiamo anche ai cacciatori che controllano il territorio, quelli che aiutano a prevenire gli incendi, quelli che aiutano a cercare le persone scomparse nei boschi e molte altre cose svolte in silenzio. Un saluto a tutti, sperando di riuscire a trovare un punto di incontro tra tutti noi, cacciatori e non.

Vittorio Venditti