Munizioni 30.06 per Battuta al Cinghiale (1 utente sta leggendo)

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Beh, se fanno tante munizioni diverse come grammatura che come struttura di palla è perchè ognuno ha la propria ricetta.
Personalmente tiro solo cartucce commerciali, niente ricarica, adesso sparo RWS EVO 184gn, RWS UNI 180 gn e GECO TM 180 gn.
Se ti dovessi dire quale va meglio sarei in difficoltà

Ciao

Claudio - siena
 
winchester powermax 180gr.
geco star 165gr.

ogive non troppo morbide o si sfracellano viste le brevi distanze.

*I nomi delle munizioni commerciali non rispecchiano quelli delle palle tradizionali montate: https://geco-ammunition.com/it/ammunition/hunting-world
Le Teilmantel sono RWS non GECO.

ps: qualcuno usa le freccianera 165-180gr. A me solo problemi ad ogni peso e distanza
 
Ultima modifica:
Se le trovi Geco Teilmantel 170. Se ce cogli ( come dicono a Roma)non va via nessun animale
se "cogli" pure il famoso "double lung shot", l'animale percorre ugualmente metri, specie sotto adrenalina.
Solo colpire cervello, midollo e/o rompere entrambe le spalle inchioda l'animale.
Il resto sono leggende.

 
Ho sia le Geco Teilmantel da 165 che le RWS KS da 162. Come precisione si equivalgono come danni alla spoglia la Geco rovina di più.
Solo colpire cervello, midollo e/o rompere entrambe le spalle inchioda l'animale.
Il resto sono leggende.
Se il resto fosse leggenda, qualcuno mi deve spiegare il perché alcune volte il cinghiale crolla sulle zampe dopo essere stato, colpito dietro la spalla, al massimo fa un salto e crolla.

Io parlerei di probabilità e non di leggende. Per lasciare il cinghiale sul punto dello sparo colpendolo dietro la spalla, ci devono essere delle giuste condizioni per ciò che si possa verificare l'uccisione sul punto dello sparo. A differenza della testa che l'unica condizione è infilare la palla nella testa.
 
se una scheggia, o un'onda d'urto fortunata, non lesionano il siatema nervoso centrale, il cinghiale non resta in anschuss e neppure nelle vicinanze.
Farà decine o centinaia di metri.

Il colpo "in piena spalla" pur non colpendo direttamente, disloca con l'impatto le vertebre dorsali e/o investe di schegge ossee il midollo perciò è sia mortale che "paralizzante".

Lo shock da inibizione riflessa, non colpendo direttamente il SNC, è possibile, più con proiettili molto veloci e massicci: ma è imprevedibile.

La m.rte da emorragia/ipossia dovuta ai colpi tradizionali ai vitali (cuore polmoni e grossi vasi) è certa, ma (quasi) certi anche dei secondi di vita in cui il cinghiale potrà percorrere x distanza.
questa x distanza puó essere una forra o una palude impenetrabile...o un bel campo arato se si è fortunati.
 
Ho solo detto che il colpo tirato dietro la spalla non è una una fiaba. Come ho avuto modo di dire, se ci fossero le condizioni giuste c'è anche la probabilità che il cinghiale rimane sul colpo.
In ogni caso da me, il 90% di quelli che fanno selezione tirano dietro la spalla, anche se quelli che tirano alla testa sono in aumento, eppure di cinghiali se ne perdono pochissimi, e sono quelli sbagliati.
Devo anche dire che abbiamo un servizio di recupero abbastanza efficace. Tuttavia l'intervento del cane non è frequente come si potrebbe pensare.

Credo che i recuperi fatti dal cane possono essere del 5/6% ovvio che il 99% caccia da altana col cinghiale che mangia a 30/40 metri. Adesso con i visori è tutto più facile. Prima con il buio il tiro alla testa a 40 metri con l'ottica munita solo di puntino rosso non sempre era fattibile.
 
il colpo al blatt è un colpo letale, nessuno dice il contrario (è il colpo tradizionalmente consigliato per la caccia ai cervidi - non ben identificabile come localizzazione, ma grossomodo coincide col double lung shot americano), e potenzialmente risolutivo.
Il problema è che di avere due polmoni bucati un grosso verro può ricordarsene anche 500m dopo, perchè il cinghiale è un ottimo incassatore, percorre molti più metri di altri selvatici a pari gravità di ferita e cerca sempre il posto più brutto e scomodo per indovarsi e "percorrere il ponte arcobaleno" (perchè al sistema di censura lessicale, m0rte come parola non piace proprio).

Il potenzialmente significa che, in assenza di shock neurogeno diretto (quindi troncare cervello e/o midollo), per poter immobilizzare un animale ci si appella a quello riflesso (per ottenere il quale è necessario che sia colpito un grosso plesso, con un notevole shock idrostatico/dinamico quindi più è pesante e veloce la palla più è probabile) che è però notoriamente, come dici anche tu, possibile...ma scarsamente prevedibile e ripetibile.

Basarsi sul solo shock ipovolemico e ipossico (quindi perdita di sangue o di volume polmonare perfuso+ventilato o entrambe) significa dover attenderlo per secondi o minuti in cui l'animale può essere più o meno debilitato e percorrere da pochi metri se magari è un piccolo animale non adrenalinizzato a centinaia di metri se l'animale è massiccio e/o carico di adrenalina perchè inseguito dalla muta.

Qui non ci sono cani da sangue, in nessuna squadra o atc.
Non ci sono sistemi di aiuto al recupero organizzati.
E soprattutto, in piena notte anche un piccolo ostacolo diventa grande, perchè saremo pure muniti di termici per tirare meglio ma non siamo comunque animali notturni e basta un piccolo dislivello o una frasca...o peggio acqua, fango, pietraie per rischiare non solo di perdere l'animale ma anche la propria integrità fisica fra cadute e incespicamenti.

Motivo per cui non mi piace affatto il tiro alla testa (il collo non l'ho neppure menzionato per una valida ragione: la colonna vertebrale cervicale del cinghiale è mobile e tortuosa, e più è grande il cinghiale più è difficile identificarne il decorso - tantovale tirare alla base del cranio, le orecchie sono un miglior punto di riferimento) ma a volte serve - così come quello all'articolazione della spalla che rovina tanta carne, ma meglio 2-3kg di carne da buttare che l'animale perso a marcire in un fosso.

Scrivo e scriverò sempre le stesse cose purtroppo, ma credo di avere cognizione di causa sufficiente per dire ciò che dico, come casistica personale esperita in primissima persona.

Non metto bocca su altri selvatici di cui so poco o addirittura nulla.
 
ps: il "blatt" del cinghiale - la paletta, la scapola penso voglia dire e i relativi organi nobili retrostanti, area cardiopolmonare- è posta molto più avanti e in basso che nei cervidi.
Pertanto un tiro al "blatt" al cinghiale è praticamente un tiro in ascella, mentre sparando un suino ove spareremmo a un cervide rischieremmo di pungere solamente le basi polmonari, o addirittura di impanciarlo.
 
Ho solo detto che il colpo tirato dietro la spalla non è una una fiaba. Come ho avuto modo di dire, se ci fossero le condizioni giuste c'è anche la probabilità che il cinghiale rimane sul colpo.
In ogni caso da me, il 90% di quelli che fanno selezione tirano dietro la spalla, anche se quelli che tirano alla testa sono in aumento, eppure di cinghiali se ne perdono pochissimi, e sono quelli sbagliati.
Devo anche dire che abbiamo un servizio di recupero abbastanza efficace. Tuttavia l'intervento del cane non è frequente come si potrebbe pensare.

Credo che i recuperi fatti dal cane possono essere del 5/6% ovvio che il 99% caccia da altana col cinghiale che mangia a 30/40 metri. Adesso con i visori è tutto più facile. Prima con il buio il tiro alla testa a 40 metri con l'ottica munita solo di puntino rosso non sempre era fattibile.
È l ambiente in cui cacci che permette recuperi fattibili.
Dove caccio io, come ha detto anche Francy, anche 20/30 MT possono essere un problema.
 
Un paio di anni fa, in battuta sparai un verro di un quintale e venti pulito, non avevo la carabina ma l'M1 con la slag. Prima che cadesse gli tirai tre colpi, il primo gli feci la riga per tutto il groppo, (veniva frontale), il secondo non so dove sia finito, il terzo lo beccai al "blatt" o spalla. Cadde stroncato. Alla macellazione vedemmo che ad ucciderlo non era stata la palla della winchester che gli sparai, ma le schegge d'ossa che gli perforarono cuore, polmoni, milza, fegato, e budella....impressionante! non aveva un organo interno sano. Dimenticavo, pur se tirato ad un massimo di 20 metri, la palla non fuoriuscì, la trovammo spiattellata contro le ossa. Non so che potenza potrebbe avere quella cartuccia, ma so che a 20 metri una palla del cal. 12 dovrebbe essere devastante e questo non accadde. Questo per dire quanto siano coriacei i cinghiali, la cotica era spessa 4/5 cm e dura come un callo.
 
È l ambiente in cui cacci che permette recuperi fattibili.
Con un cinghiale colpito bene dietro la spalla, il recupero è sempre fattibile, a meno che il cinghiale non sia caduto in una foiba. Sempre fattibile non perché si facile, specialmente di notte, i recuperi diventano difficile quando il cinghiale è stato colpito male. In questo caso si fanno parecchie centinaia di metri dietro a un buon cane da traccia.

Stiamo parlando di un colpo di carabina, non stiamo mica parlando di una freccia, anche questa se tirata con precisione dietro la spalla, al cinghiale non gli farà fare più di una ottantina di metri, metro più, metro meno.

La difficoltà del tiro nel blatt di notte, (quando ancora non era consentito il visore notturno) era quello di non avere un punto di riferimento, si tirava al bersaglio grosso.

Questo potrebbe essere uno dei motivi del perché i cinghiali facevano più strada del dovuto. Al 90% il tiro nel blatt non richiede l'intervento del cane, altrimenti ci vorrebbe un cane per ogni cacciatore.
Per fortuna i visori notturni hanno ridotto gli interventi di recupero fatto dai cani.
 
Ho visto Blattschüsse far allungare cinghiali anche ed oltre i 300m dall'anschuss.
Questo tiro per la mia esperienza non è l'ideale per il cinghiale, anche quando eseguito magistralmente.
Probabilmente distanze minime in pastura (30-40m) con calibri ad elevate velocità (30-06, 300wm) producono un maggior shock idrodinamico, specie in animali non imponenti.
Con le Vulkan 9.3x62 ho arrestato un verro di oltre un quintale a circa 120m, tirando in blatt, senza ledere direttamente il midollo.
ma...uno. una rondine, pure di 105kg, non fa primavera.
Tanti altri hanno invece allungato, dal 308w al 30-06 alla 300wm alla 338wm alla 93x62.
Tirando in spalla piena, o quando sicuro della tranquillità dell'animale e della stabilità dell'appoggio, dietro l'orecchio, non ho avuto fughe di più di ...qualche scalciamento a terra.

Per i verracci selvaggi che "seleziono" esclusivamente (qualcuno qui ha maggiori dettagli e foto delle avventure e disavventure, non mi piace pubblicare nulla di personale. per scelta personale; evito scrofe ed animali immaturi, il piano di abbattimento mi lascia libertà, tiro solo ai capi che gradisco. a meno di coltivatori che mi implorano di fare diversamente), per arrestarli il più vicino possibile all'anschuss prediligo altri colpi.
Rispetto le idee altrui, ma reputo il tiro alla testa-nuca o spalla piena molto più sicuri.
 
Mamma mia quanto siete tecnici, il blatt, l'anschuss, etc. ve li lascio volentieri. Chi frequenta veramente le battute e in specialmodo nella macchia mediterranea usa dire "spara nel pelo" perchè vorrei vedere chicchessia tirare a un animale che ti passa in un piccolo strappo a tutto velocità scegliendo di tirare in un punto anzichè in un altro. Poi se ha i cani dietro se allunga qualche metro non è un problema.
Ciao

Claudio - siena
 
Mamma mia quanto siete tecnici, il blatt, l'anschuss, etc. ve li lascio volentieri. Chi frequenta veramente le battute e in specialmodo nella macchia mediterranea usa dire "spara nel pelo" perchè vorrei vedere chicchessia tirare a un animale che ti passa in un piccolo strappo a tutto velocità scegliendo di tirare in un punto anzichè in un altro. Poi se ha i cani dietro se allunga qualche metro non è un problema.
Ciao

Claudio - siena
Ciao Claudio, stiamo parlando di tiri in selezione, quindi ponderati, a fermo e con ottica.

In braccata è impossibile, come dice Germano, mirare e colpire non l animale ma un punto preciso.

Si tira "nel pelo".....il vantaggio è proprio che per il recupero, i cani sono subito disponibili.

Come ben sai, in selezione o contenimento all aspetto le problematiche e le tecniche sono completamente differenti
 
Mamma mia quanto siete tecnici, il blatt, l'anschuss, etc. ve li lascio volentieri. Chi frequenta veramente le battute e in specialmodo nella macchia mediterranea usa dire "spara nel pelo" perchè vorrei vedere chicchessia tirare a un animale che ti passa in un piccolo strappo a tutto velocità scegliendo di tirare in un punto anzichè in un altro. Poi se ha i cani dietro se allunga qualche metro non è un problema.
Ciao

Claudio - siena
infatti non faccio braccata..
 
Da vivo è sempre uguale, da morto (lo dicono gli esperti) quello spaventato che ha sprigionato adrenalina è meno buono da mangiare, se confrontato a quello caduto senza accorgersene. Sicurissimamente non sarei in grado di distinguere quello con da quello senza adrenalina.
:)
 
Da vivo è sempre uguale, da morto (lo dicono gli esperti) quello spaventato che ha sprigionato adrenalina è meno buono da mangiare, se confrontato a quello caduto senza accorgersene. Sicurissimamente non sarei in grado di distinguere quello con da quello senza adrenalina.
:)
Quel che è certo è che sparato in selecontrollo con visore, non capendo neppure da dove arriva la fucilata, mediamente percorre meno strada nei secondi di vita residui e hai il tempo eventuale di doppiare. (rispetto a un cinghiale lanciato già a 50kmh con dietro i cani, che però facilitano non poco il recupero)
Sfiga permettendo.

Il fatto della carne dicono che i muscoli risultano meno carichi di sangue se sparato al pascolo...con miglior sapore.
Personalmente credo che non sia un fatto di adrenalina, quanto che in selezione magari l'animale lo spari al fresco di sera e lo tratti subito, senza aspettare fine braccata in piena calura che qui ancora a mezzogiorno supera i 20gradi.
 
le munizioni non cambiano, il selvatico no, il piazzamento neanche: cambia solo che magari in braccata ci sarà da scarpinare di più se il colpo è subottimale. e le distanze sono mediamente minori.

Magari convengono ogive più pesanti (180 non lo supererei in .30-06, visti pure i passi medi di rigatura e i moncherini di canne), round nose per massimo trauma iniziale e non piombo scoperto ma a punta protetta per evitare il "trauma" del ciclo del semiauto.
Magari ogive più dure o con sistemi anti-"detonazione" per non sfaldarsi sottopelle o osso a breve distanza.
ex: powermax win, DK, partition, alaska, oryx
 
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