Reggio Calabria, 5 novembre 2024 – “Troviamo assolutamente sconcertante e inaccettabile per più motivi la sentenza resa dal TAR Calabria che annulla la Delibera di approvazione del Calendario venatorio regionale per la stagione 2024/25 nella parte che prevedeva la chiusura al 30 gennaio della caccia al tordo bottaccio, al tordo sassello e alla cesena e la sua anticipazione al 9 gennaio 2025.
Per questo motivo nelle ore successive alla sua pubblicazione come Federcaccia abbiamo dato mandato per procedere con l’appello al Consiglio di Stato, dopo che già, unica associazione venatoria, eravamo intervenuti ad opponendum al Tar a fianco della Regione contro il ricorso”.
Così il Presidente regionale e Vicepresidente nazionale Giuseppe Giordano, commentando la decisione del Tribunale amministrativo regionale calabro.
“Diverse a nostro vedere le considerazioni espresse dai giudici amministrativi che non troviamo condivisibili – ha proseguito Giordano – a partire dal fatto che il TAR non può sostituirsi alla Regione e imporre la data del 9 anziché del 30 gennaio. Inaccettabile anche la posizione espressa nella Sentenza, che ritiene praticamente vincolanti il parere Ispra, i K.C. italiani e l’Atlante delle Migrazioni, in base ai quali il TAR ha basato le sue decisioni. Per questo e altri motivi, dopo esserci confrontati con gli Avvocati Alberto Maria Bruni e Biagio Di Vece che ci rappresentano e che colgo l’occasione per ringraziare per il loro impegno e costante attenzione, appelleremo questa assurda sentenza."